Piacere, la ragazza killer.

2.8K 56 0
                                    

Una mattina come tante.. la pioggia aveva smesso per un po, invece di venire giu come aveva giá fatto per i tre giorni precedenti; io alle 7:30 come tutte le mattine mi preparo per andare a scuola: Mi lavo, poi Infilo la mia felpa, il jeans stretto, le converse e scendo. Il solito insomma..
Mamma è in cucina, come ogni santo giorno a litigare con quell'uomo seduto sul divano, mi viene la nausea a chiamarlo "papa'" dopo quello che mi fa passare.

Diciamo che io sono un po' la pecora nera della famiglia, ogni colpa di qualsiasi cosa viene data a me.

Scendo le scale, loro nemmeno si girarono a salutarmi quando dico "Mamma scendo!!".. E mi ci sono abituata ormai, chiudo la porta e mi incammino verso scuola, non prima di aver alzato il cappuccio sulla mia testa e infilato le cuffiette...

Mentre cammino ascolto la voce di Emis Killa, l'unico che riesce a darmi conforto in questa vita di merda, l'unico che riesce ad oltrepassare le grida dei miei genitori che ogni giorno tornando da scuola sono costretta a sentirmi, è come se quando ascolto le sue canzoni, lui mi parlasse in maniera diretta, ed io ascolto i suoi consigli come fosse un fratello maggiore a cui dare ascolto, che sa quello che dice date le sue esperienze.

Sono quel tipo di persona che fatica ad approcciarsi con le persone, che quando però lo fa, ci mette l'anima.

Persa nei miei pensieri sono arrivata a scuola faccio un sorriso alla mia amica che stava li ad aspettarmi.

-"Ehi Fanny" mi accoglie con il suo bellissimo sorriso spensierato "Ciao Denise" le rispondo secca, questo tempo mi mette decisamente di cattivo umore.
"Che fai oggi, so che la nostra classe vuole organizzare un uscita" mi dice, ci prova di nuovo, sarà almeno la quarta volta che ci prova in questo mese, pur sapendo la mia risposta, avrei mai potuto dire «non posso ho un padre alcolizzato che non vuole che esca, e se lo faccio mi mena»? NO, mi limitavo a dire -"Mi dispiace Deni, non mi sento tanto bene oggi." mi guarda con espressione corrucciata "Fanny nell'ultimo mese l'hai detto giá a tutte le nostre uscite, ma cos'hai?" ah ma allora se ne accorge, credevo di potermi avvalere di quasta scusa almeno un altro paia di volte, ma no, cambio tattica, "Niente Dè cosa devo avere?" le rispondo scocciata, "Vabbe' come vuoi" mi dice, con aria delusa "Andiamo va, è suonata" le rispondo e mi avvio verso la nostra classe.

Quella classe mi sembrava una prigione già di primo mattino, raggiungo il mio banco alla fine della fila destra, e mi siedo aspettando la prof..
Arriva pochi secondi dopo, la guardo, ma è come se la mia mente pensa sempre ad altro, scocciata prendo il mio cellulare e mi metto a girovagare su twitter, oggi dovrebbero uscire le date e le mete dei prossimi instore, per il firmacopie di Mercurio, il nuovo CD di Emis. Come non detto, eccole lì che spuntano:

«@Realemiskilla: Prossimi instore Napoli 24 Ottobre,Roma 27 Ottobre,Milano 28 Ottobre»

Credo di stare a sognare, Emis a Napoli? Emis ...instore .... a Napoli... nella mia città? ... No vabbeh, è uno scherzo?
Dove sono le telecamere e il coglione con la scritta "Scherzi a parte"?...
Quando realizzo che tutto è reale e non sto vivendo un sogno, ancora stento a crederci, uno dei miei più grandi sogni, poteva essere avverato.
Avrei finalmente visto lui.
Emis, o meglio, la sua voce è la cosa più vicina a me, più di quanto qualcuno possa immaginare, con i suoi testi lo sento accanto, come una voce che dice cosa fare, che ti calma, che ti consiglia...
Senza accorgermene stavo gia sognando ad occhi aperti, quando proprio la prof mi porta di nuovo sulla terra "Tiffany sei ancora con noi?" mi chiede, e la classe ride, che imbarazzo "Si prof mi scusi mi ero distratta" dico, imbarazzata: in questo momento mi stanno tutti a fissare, che cosa odiosa.
"Va bene, stai attenta" mi incita la prof, con la sua dolcezza da far invidia al mondo, non capisco come possa ancora essere così dolce con le persone, le persone sono uno schifo con tutti. "Si prof" le dico.
A quel punto Denise mi da una gomitata, la guardo come per dire <che diavolo?!> " Denise ma sei rincoglionita?" le dico "Shhhh idiota, non urlare che la prof ci becca, dimmi che hai.", mi luccicano gli occhi dalla contentezza, ci credo che se ne è accorta "Tieniti..." dico tenendola per un braccio. Lei mi guarda come fossi un marziano disceso in terra.
"Emi farà un instore, qui, A NAPOLII" sussurro con tutta la mia eccitazione. Lei assimila per un attimo la notizia, poi pian piano apre gli occhi fino a spalancarli: "Oh. Mio. Dio!! Non ci credo, giura!" mi dice "Posso mai mentirti su una cosa come questa?" affermo "No hai ragione, dio mio. È un sogno che diventa realtà, noi ci andremo, vero?"
sussurra per non farsi sentire "Anche a costo di scappare di casa" la imito.

La ragazza Killer.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora