Pov's Linda
Guardavo quella ragazza coricata su un letto dell'ospedale con una flebo nella mano destra.
Sapevo solo che si chiamava Giulia e aveva 17 anni. Per fortuna che nella borsa che aveva con se, aveva anche i documenti.
Vidi che pian piano aprì gli occhi.《Dove sono?》mi chiese
《Sei in una stanza d'ospedale, sei svenuta e ti abbiamo pertato qui.》gli risposi facendola tranquillizzare.
Guardò sul comodino e vide il suo cellullare, lo prese e mandò subito un messaggio a sua madre.
Pov's Giulia
Dopo essermi svegliata e dopo aver chiesto a Linda dov'ero, presi il mio cellulare e inviai un messaggio a mia madre per digli che stavo bene.
Bussarono alla porta
《Avanti.》dissi. Entrò nella stanza Nicolò con la mia borsa. Ringrazio il cielo che l'abbiano presa per vedere i documenti.
Linda uscì dalla stanza mi lasciò sola con Nicolò
《Stai meglio?》mi chiese, sedendosi sulla sedia accanto al letto.
《Si, grazie. Dov'è Andrea?》chiesi.
《È qui fuori, vuoi parlargli?》mi chiese sorridente.
Annuii e lui si alzò e aprì la porta per chiamare Andrea.Andrea entrò sorridente.
《Ei, come stai?》mi chiese sedendosi sulla sedia.
《Meglio, grazie per aver chiamato l'ambulanza.》dissi rivolgendogli un sorriso tirato.
《Figurati. Cosa mi volevi chiedere prima di svenire?》mi chiese. Quella era la domanda a cui non volevo rispondere, ma dovetti rispondere.
《Quando esco dall'ospedale te lo dico.》risposi.
《Ok.》rispose alzandosi dalla sedia, sedendosi sul letto.
Bussarono alla porta.
《Avanti》risposi, pensando a chi poteva essere.
Entrò un infermiere, che mi tolse la flebo e mi disse che potevo uscire dall'ospedale. Mi diede un foglio con prescritte delle vitamine. Lo presi e ringraziai.
Usciti dalla stanza vidi che Linda e Nicolò erano tornati ai paddock.《E adesso come torno indietro?》chiesi ad Andrea.
《Per stanotte dormi nel mio paddock, perché ora non ti fanno più uscire.》disse. Intanto eravamo saliti sul motorino ed eravamo quasi arrivati ai paddock. Mi srinsi a lui e appoggiai la testa sulla sua schiena.
Arrivati al suo paddock, mi fece entrare e mi mostrò dove potevo mettere la roba.
《Giulia, io ora devo andare con Romano Fenati a vedere una cosa per le moto, rimani qui?》mi chiese.
《Si. Non ti preoccupare.》gli risposi. Spontaneamente mi diede un bacio sulla fronte e uscì.
Dato che ero da sola, decisi di farmi una doccia veloce. Per fortuna nell mia borsa avevo dei vestiti puliti. Uscita dalla doccia mi asciugaui e mi vestii. Misi i vestiti sporchi nella borsa e mi sedetti su una sedia.
Mi ricordai di dover avvertire mia madre, così, presi il cellulare e chiamai mia madre*Inizio Chiamata*
Mamma: Amore, dove sei?
Io: Mamma sto bene, sono nel paddock di Andrea Migno, per stanotte devo dormire qui.
Mamma: Per fortuna stai bene, ci sentiamo domattina ok?
Io: Si buona notte.
*Fine chiamata*
Dato che era un po tardi e di fame non ne avevo, decisi di coricarmi sul letto. Vidi una maglia di Andrea sotto il letto, la presi e me la portai al naso per sentire il suo profumo. Per quella sera mi addormentai così.
SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutte questo è un nuovo capitolo spero vi piaccia.
Lasciate qualche stellina e qualche commentino per farmelo sapere.
~Giulia💕
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Un Amore Nato Per Sbaglio {Andrea Migno}
FanfictionQuesta storia, nata per caso in una pista di moto, racconta la storia tra una fan e il proprio idolo. Lei: Giulia Thompson 17 anni occhi azzurri; capelli castani con punte rosse; alta; magra; simpatica e molto timida; di origini americane; Lui: Andr...