Pov's Giulia
Mi svegliai, non riuscivo a muovermi, girai la testa e vidi Andrea davanti a una grande finestra.
《Dove sono?》dissi, ancora frastornata dal fortissimo mal di testa.
Si girò di scatto e si avvicinò al letto su cui ero distesa, posò una mano sul letto e l'altra la mise sulla mia testa accarezzando i miei capelli.《Mentri attraversavi la strada una macchina ti è venuta addosso e ti sei rotta e tagliata sul braccio. Ti abbiamo portato in ospedale, ma hanno detto che devi rimanere ricoverata per accertamenti.》disse sedendosi accanto a me.
《Dov'è Nicco?》chiesi, cercando di alzarmi con la schiena《Anzi non voglio sapere dov'è Nicco, ora vattene, ritorna a Cattolica con lui. Quando sto bene avverto Vale.》aggiungo.
《Giulia, lasciami spegare!》disse supplicandomi.
《No, ora vattene. Ti cerco io quando è se ti perdonerò. Vattene, Ora.》risposi voltandomi dall'altra parte.
Si diresse alla porta ma prima di uscire parlò.
《Prima o poi ritorni mia.》disse, poi uscì chiudendo la porta.
Guardai la finestra, dato che non potevo alzarmi dal letto, perché ho la flebo al braccio.
Guardo la grossa cicatrice che mi trovo sul braccio. È enorme e tutto per colpa di Nicco che ha portato Andrea a Milano.
Prendo il cellulare e noto che ho tantissimi messaggi della Riders Academy.
Bussarono alla porta.
《Signorina Giulia le sue analisi sono a posto, può tornare a casa.》disse un'infermiera mentre mi toglieva la flebo.
《La ringrazio.》dissi mentre l'infermiera uscì dalla stanza.
Prendo la mia borsa e le mie cose ed esco dalla stanza.
Vidi mia mamma che stava arrivando con la macchina, salii in auto e l'abbracciai.
Arrivammo a casa dopo un quarto d'ora, andai in camera mia e mi sedetti sul letto.
Sentii qualcosa cadere.
Una scatolina ancora incartata.
L'aprii e vi trovai una collana con il numero 46 e un lucchetto.
La misi e poi scesi in cucina per cenare con la mia famiglia....
Ho deciso di partire per Tavullia, perdonerò Andrea. Mi manca terribilmente.
...
Sono in treno, sono quasi arrivata alla stazione di Tavullia.
Alla stazione trovo Valentino ad aspettarmi, così andremo insieme alla Riders Academy.
Scendo dal treno e mi dirigo verso Vale correndo, quando sono davanti a lui lo abbraccio forte.
《Bentornata, andiao che sono tutti ansiosi di rivederti.》disse prendendo la mia valigia.
Arrivati agli studi della Riders correvo come se fissi una bambina che vedeva per la prima volta il suo idolo.
Salii le scale alla svelta e appena in cima salutai tutti.
《Ciao ragazzi!》dissi. Erano tutti in costume.
《Giulia! Bentornata!》urlarono tutti insieme.
Vidi Andrea che mi osservava attentamente. Gli sorrisi e lui ricambiò.
《Ti aspettavamo per andare in piscina.》disse Nicolò.
《Allora andiamo.》risposi.
Ci diressimo sul retro e tutti corsero in acqua. Io mi tolsi la maglietta e i pantaloncini e mi tuffai.
Qualcuno mi prese per il polso e mi girò, era Andrea che all'improvviso mi baciò.
Mi erano mancate le sue labbra, la sua lingua picchiettava sulla mia bocca chiedendomi l'accesso. Gli diedi l'accesso e le nostre lingue cominciarono a danzare insieme. I ragazzi e Camilla cominciarono ad applaudire.《Ti perdono!》dissi tra un bacio e l'altro. Ci staccammo per riprendere fiato.
Appoggiò la sua fronte sulla mia, ci guardammo per qualche minuto senza staccare lo sguardo l'uno dall'altro.LO AMO! LO AMO DA MORIRE!
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Un Amore Nato Per Sbaglio {Andrea Migno}
FanfictionQuesta storia, nata per caso in una pista di moto, racconta la storia tra una fan e il proprio idolo. Lei: Giulia Thompson 17 anni occhi azzurri; capelli castani con punte rosse; alta; magra; simpatica e molto timida; di origini americane; Lui: Andr...