Prologo

3 0 0
                                    

Il cuore rallentava e le membra si accasciavano lentamente al suolo, ormai prive di forza vitale.

"Molti uomini nei secoli hanno chiesto il mio aiuto; uomini saggi, stolti, ricchi o con manie di grandezza. Ma mai, in tutto questo tempo, il mio riposo è stato turbato da un lurido, piccolo presuntuoso come te!"

"Quindi vuol dire che ho fatto colpo..."

La gelida morsa che gli stringeva il collo si serrò ancor di più e rimase qualche secondo ad annaspare nella disperata ricerca d'aria.

"Lo sai, vero? Lo sai chi succede a chi mi invoca, piccola scimmia da circo?"

"Muore."

"Oh no, muorire è troppo semplice e il dolore che procura una morte è troppo poco perché io possa godermelo o sazziarmi completamente..."

La creatura avvicinò il lungo muso all'orecchio del bambino e sussurrò:

" Farli impazzire...farli impazzire è molto più gratificante e divertente.
E sai perché lo faccio?"

"Perché tu ti nutri di caos, dolore; distruggere è il tuo unico scopo, e quelli hanno tentato di impedirelo, non è così? Ma io voglio il caos, il mio unico desiderio è veder distrutto questo sporco mondo che mi ha messo in catene! Io sono come te!"

"Come me? Sono parole gravi, soprattutto per un bambino; ne sei all'altezza?"

"Mettimi alla prova!"

L'essere ghignò.
Poi si scagliò contro il fanciullo.

SciamachyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora