La piscina ( Marco )

9 1 0
                                    

Marco
Ero appena sceso dalla macchina e vidi una ragazza bella, anzi, bellissima. Lei non aveva nulla di speciale. Non aveva gli occhi azzurrissimi o grigi, quelli che amano tutti, no. Lei aveva dei bellissimi occhi verdi.
Lei non aveva un fisico pazzesco con la pancia piatta e i muscoli, aveva anche lei la sua pancetta, ma era perfetta così.
Lei non era una modella, ma era riuscita a togliermi il fiato.
Purtroppo ho le mani legate.
Non posso neanche stargli vicino, perchè io sono fidanzato con Alessia.
Non mi sono messo con lei per amore, ma perchè i miei genitori mi hanno obbligato.
È da quando ero piccolino che i miei genitori mi volevano far innamorare di lei, ma non ci sono mai riusciti. Adesso però sono riusciti, dopo settecento anni , a farci mettere insieme.
Mio papà riuscì a convincermi solo per asfissiamento. Ormai, Alessia, era diventato il nostro discorso principale, non si parlava più di altro.
Ah mi sono dimenticato di dirvi che anche Alessia è un vampiro. Un giorno si svegliò con un forte dolore al collo. Quel giorno scoprì che i suoi genitori erano morti.
Lei, ormai rimasta orfana, vagabondava di notte nel suo piccolo paese. I miei genitori la trovarono sulla collina ad osservare le stelle. I miei genitori a volte andavano là quando c'era la luna piena, dicevano che portasse bene ogni tanto guardare la luna. Così la trovarono e da lì iniziò il mio inferno.

Ma ora torniamo alla realtà.
Appena arrivati in piscina, mi cambiai. Poi presi subito l'ombrellone e lo spostai verso di me. Non volevo far sapere a Lilly che ero un vampiro, chissà come l'avrebbe presa. Sicuramente si sarebbe messa ad urlare.
Lei, invece, si mise a prendere il sole. Io per tutto il tempo la osservai attentamente.
Era così bella!
Poi Lilly disse che andava in piscina. Io la seguii, non mi interessava se lasciavo Alessia da sola. Lei sapeva di non piacermi, ma non so il perchè voleva stare comunque insieme a me!

Io e Lilly andammo in piscina. Nuotammo fino nell' acqua dei tre metri, e lì iniziammo a giocare spruzzandoci l'acqua a vicenda.
Dopo un po' lei si stancò e si aggrappò alla sponda della vasca.
Io, con molta calma, mi avvicinai sempre di piú a lei, fino a sentire il suo cuore battere sul mio petto.
Non so' il perchè, forse per istinto, forse per amore, gli misi le mani sui fianchi e gli dissi:

Sei simpatica, non ho mai conosciuto una come te. Tu sei tenera. Le altre sono tutte fredde.

Poi gli sorrisi.
Lei arrosì velocemente.
Fu lì il momento in cui persi il controllo della mia bocca.
Volevo baciarla!
Mi avvicinai lentamente alla sua bocca.
Poi vidi una figura piombare sopra Lilly.
Dopo poco sentii il fischietto del bagnino suonare.
L'odore di sangue aveva invaso la piscina.
Ci misi circa cinque secondi per capire che era il sangue di Lilly.
Nonostante il sangue cercai di rimanere lucido e salvare Lilly.
Lei aveva gli occhi chiusi. La portai velocemente in superficie. Ma lei non apriva gli occhi.
Era ferita alla testa e aveva dei graffi sulla schiena.
Dopo mi accorsi che in acqua c'era anche Alessia

Sei stata tu!
Perchè l'hai fatto???

Urlai

Non ti devi azzardare a baciare un altra se stai con me!

Rispose impassibile

Tranquilla tanto da ora in poi potrò baciare chiunque mi pare e piace perchè io ti lascio. Ora vattene!

Lei piangendo se ne andò.

L'ambulanza arrivò poco dopo.
Salii sopra l'ambulanza e andai con Lilly in ospedale. Alessia invece andò in centrale con la polizia.

Io rimasi tutta la notte sveglio ad aspettare che Lilly si risvegliasse.
A volte gli massaggiavo la mano e gli attorcigliavo i capelli. Dopo un po' gli passai la mano sulla fronte. Scottava. Andai a chiedere ad una infermiera del ghiaccio. Tornai e glielo misi delicatamente sulla testa. Rimasi sveglio per quasi tutta la notte ma ad un certo punto crollai in un sonno profondo.

Vita disordinataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora