Ciao, sono Angela. Sono una ragazza normale, ho 16 anni, alta, magra, occhi blu e capelli biondissimi. Frequento il liceo scientifico da ormai un anno e mi trovo abbastanza bene con i miei compagni e i professori. La mia famiglia è composta da mia mamma, mio padre, i miei nonni paterni e il mio cagnolino Digo. Nel tempo libero mi piace giocare a tennis: è sempre stato un sport in cui mi trovo bene, che mi aiuta a sfogare tutta la mia rabbia e i miei dispiaceri. Ho molti amici che mi vogliono bene, in particolare una, Martina che mi è sempre stata vicina nel bene e nel male. Raccontata così la mia storia potrebbe sembrare perfetta, no? Proprio così, no. La mia vita non è perfetta da quando c'è lei: la depressione. Ho cominciato ad essere depressa quando avevo 13 anni. Non c'è un motivo, un giorno la mia vita è cambiata. Non conosco la causa, so solo da quel giorno sto sempre male, sono sempre triste e continuo a discutere con tutti, famiglia compresa. Oggi è il 12 aprile 2014, ho iniziato a frequentare una psicologa per cercare la motivazione di questo mio malessere. Lei dice che dentro ho una guerra. Io la sento questa guerra, sento le mie emozioni e sentimenti che si fanno del male a vicenda, che sfregiano la mia anima indifesa. Anna mi ha prescritto dei farmaci, degli antidepressivi per essere precisi. Torno a casa. Mi vesto, mi lavo e corro al campo da tennis. Nemmeno questo riesce più a rendermi felice. Dopo la partita litigo con mia mamma in maniera molto pesante. Si mette in mezzo anche mio padre, mi vogliono cacciare di casa. Sono molto tristi in questo periodo perché hanno problemi con il lavoro e io non li sto aiutando con la mia voglia di non fare mai nulla. Ho deciso: il suicidio è l'unica soluzione. Mi metto sul balcone della mia camera a fumare una sigaretta... È così rilassante! Guardò giù, wow è molto alto. Mi sporgo un pochino.. Mi butto. Non sento più niente. La mia vita finalmente è giunta al termine, penso che non importerà a nessuno, d'altronde ho discusso anche con i miei amici più cari, inclusa Martina. Adesso sono in cielo, adesso non sento più nulla, adesso sono in pace.