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Ci troviamo uno di fronte all'altro.
Si alza. Merda, si alza. Viene vicino a me, il mio stato? *impassibile, immobile.* Mette il naso vicino alla mia guancia e mi da un piccolissimo bacio sul collo e dice :
''Volevi lo facessi eh mocciosetta?''
E se ne va. Alcuni ridono, atri si incazzano. E poi ci sono io. che mi alzo dal tavolo, e me ne vado. Me ne vado proprio dalla festa.
Non volevo lo facesse, ma almeno un po di coerenza no eh?...
Arrivata a casa, controllo l'orario 21.20.. non è passata nemmeno un'ora da quando sono andata. Salgo in camera senza salutare nessuno, chiudo la porta a chiave, e mi butto sul letto. Non so perchè sono ritornata a casa, ma sono incazzatissima e sinceramente una festa me la voglio godere, e non ho proprio l'umore giusto. Quindi vado in bagno e mi metto il pigiama : una maglietta larga corta grigia e dei pantaloncini, a dir poco comodo.
Mi faccio una coda bassa morbida, lasciando i ciuffi fuori, e tolgo con una salvietta il trucco applicato prima di scendere. Esco dal bagno, prendo un libro dalla libreria, e mi metto a leggere, e ad ascoltare un po di musica. Ad un tratto sento un rumore vicino la finestra, ma sarà stata solo un'impressione così metto le cuffie nelle orecchie e riprendo a leggere. Dopo nemmeno due minuti, mi ritrovo Cameron in stanza. Mi trattengo dal non urlare.
''Come mai te ne sei andata dalla festa bambolina?''
Non ce la faccio. sono troppo incazzata per riuscire a parlare... prima la settimana del cazzo, poi la festa, adesso che entra... merda.
''Ehi mocciosetta ci sei?''
Ma poi scoppio.
''PER TE?! PER TE NO. NON CI SONO. Non ti conosco nemmeno e per tutta la settimana ti permetti di prendermi per il culo e a dire e a fare ciò che ti pare. Alla festa, bhe, figura di merda avanti a tutti, non che lo volessi quello stupidissimo bacio ma, cazzo Cameron un po di coerenza?! E adesso t presenti qui. In camera mia. Posso solo pensare una cosa. Anzi. Sono sicura, che tu vuoi solo giocare, eh sì, sei proprio quel tipo di ragazzo che non se ne fotte di nessuno m pensa solo a se stesso. Sei presuntuoso, stronzo e maleducato. Soprattutto stronzo. Non so che minchia hai in quella testa di cazzo. Ripeto, non ti conosco e sinceramente non voglio conoscerti. Mi fai schifo.''
Non so se dalla rabbia ho sparato cazzate... sono troppo incazzata per controllare tutto quello che dico. Addirittura me ne sono resa conto solo adesso del fatto che sto piangendo di rabbia e, credetemi. Piangere di rabbia è una delle cose più brutte che ci sia. Per fortuna dall'urlo di mio padre, ho percepito che, insieme a mia madre, stanno guardando la partita, e che quindi non hanno sentito quanto ho urlato.. spero.
''Ah bambinetta, hai centrato. Amo divertirmi e.. sì cara, sono stronzo. Fiero di esserlo. Ma nonostante tutto, con le ragazze mi sento un vero e proprio Romeo.''
''Non troverai mai la tua Giulietta. Mai, stronzo.'' continuo dicendo ''E adesso fammi il favore di uscire dalla mia stanza e dalla mia vita. Anzi. Nella mia vita non ci sei entrato, e mai ci entrerai.''
A queste parole cambia espressione, la quale non riesco a capire se sia incazzata o triste.
Così, apre la finestra e inizia ad uscire.
''Ciao Courtney''
... è la prima volta che mi chiama per nome...
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