Run away with me

Capitolo 4

Pv Harry

La limousine si fermo' proprio davanti al grande cancello della villa al lago, senza spegnere il motore e i fari; quella villa non era nemmeno nostra, sicuramente era di qualche altra persona ricca sfondata, ma noi quasi sempre ogni domenica sera andavamo in posti come quello per fare il bagno nella loro piscina che era situata proprio davanti al grande lago. Lì tutti possedevamo un lago o una struttura che affacciava sul mare, dove abitavo io avevo un grande ruscello, ma la nostra specialità era proprio infastidire le persone e fare baldoria.

I ragazzi già erano lì, la serata era ancora calda visto che eravamo ad Agosto.

-Puoi andare..- Uscii dall'auto e chiusi la portiera prima che la limousine potesse ripartire; alzai lo sguardo verso quel grande cancello nero, dovevo anche scavalcare dal momento che non avevamo le chiavi.

-Ehi Bro! Ti stavo aspettando, ma dove cazzo eri finito?- Zayn spunto' da dietro al cancello guardandomi.

-E' una lunga storia, che ti spieghero' piu' tardi.- Mi arrampicai prima di lasciarmi andare dall'altro lato del cancello una volta che lo superai, portando un braccio intorno al collo del moro che era di fianco a me, dirigendomi verso il retro della villa, dove si trovava il lago.

Sentii le urla di alcuni ragazzi che si lanciavano dal piccolo molo, tuffandosi in acqua mentre la musica era abbastanza alta.

-Non vi sembra di esagerare un po' con la musica? Infondo non è casa nostra..- Ma prima che continuassi a parlare, Zayn mi blocco' guardandomi e scuotendo di poco la testa.

-Amico, rilassati. Siamo in aperta campagna, non c'è nessuno. I vicini saranno a un miglio di distanza.- Mi rassicuro' prima di ridere. Annuii prima di togliermi la giacca e la camicia.

-Cazzo, non lo sopportavo piu' quel completo di merda.- Gettai a terra gli indumenti, prima di avvicinarmi agli altri del gruppo salutandoli.

-Styles, ma che fine avevi fatto?- Mormoro' il biondo che già era completamente bagnato,visto che era in piscina. -Ho capito, ti sei scopato Melanie, vero?-Rise, muovendo di poco le sopracciglia.

Scoppiai a ridere per la sua faccia da cretino e scossi la testa, avvicinandomi al frigo per prendere una birra. Intravidi alcune ragazze ballare proprio accanto alle grandi casse e mi voltai a guardare il moro che aveva le braccia incrociate al petto mentre mi fissava.

-Posso sapere come cazzo hai fatto a portare le casse, il tavolo e le birre se dovevi scavalcare?- Domandai passandomi una mano fra i capelli ricci, lasciando che si sistemassero poi da soli.

-Beh, sai..- Si morse il labbro, avvicinandosi a me. -In realtà sei tu che hai voluto scavalcare il cancello, perchè di là è aperto..- Disse prima di scoppiare a ridere.

-Sai che sei un cazzone? Mi hai fatto faticare inutilmente.- Mormorai prima di ridere con lui, dandogli una pacca sulla spalla.

-Dai vieni.- Mi prese per un braccio avvicinandosi verso due ragazze more. -Salve donzelle, questo è il mio amico Harry.-
Sorrise il moro alle due ragazze, prima che io mi presentassi con la mia galanteria, ma subito una di loro si getto' fra le mie braccia, sicuramente già ubriaca visto e considerato che in mano aveva una tequila e chissà quante altre cose aveva bevuto, ma a me poco importava, volevo solo divertirmi e non pensare a cio' che avevo fatto poco prima con Melanie.

Sentivo l'alcool iniziare a scorrere nelle mie vene, mentre continuai a ballare con una mora di nome Selene o non saprei , visto che nemmeno ricordavo il suo nome.

-Che ne dici di farmi una bella lap dance?- Domandai all'orecchio della ragazza, mentre la portai con me verso il piccolo giardino di poco lontano da dov'erano gli altri ragazzi. Mi sedetti su una panchina bianca, decorata con delle piccole rose bianche; la ragazza si poggio' a me, mettendosi a cavalcioni sulle mie gambe, mentre inizio' a muoversi lentamente,quando sentii una voce familiare. Guardai alle spalle della ragazza, notando Melanie. ''Ma che diamine ci faceva qui?'' Mi domandai. Spinsi via la ragazza dalle mie gambe, prima di alzarmi e correre verso Melanie, prendendola dal polso e lasciando che si girasse verso di me.