Capitolo 2

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"P-Posso aiutarti?" dissi con voce tremante.

"Tu non te la caverai così"borbottò.

E dopo se ne andò.

Gli occhi di Christina erano spalancati.

Mi comportai come se niente di ciò fosse accaduto e mi misi il cucchiaino di yogurt in bocca.

Avrei comunque provato con la squadra di football.


* * *

"Perchè no, Mamma?" la supplicai.

"Sei più brava a giocare a calcio, tesoro. Non sa neanche se riuscirai a entrare nella squadra"rispose.

"Credo di potercela fare."

"Non penso che sia una buona idea.Lasceranno entrare una ragazza nel team?"

"Devono farlo."

Ci pensò e sospirò.

"Provaci, tesoro. Non posso impedirti di farlo."

La abbracciai e salii le scale per preparare lo zaino per domani.

Dopo aver preso degli shorts e un paragengive, scoprii di non avere neanche la metà dell'attrezzatura che mi sarebbe servita per il football. Nè l'imbottitura, nè il casco e neanche le scarpe da football.

Presi l'auto di Papà e guidai fino al negozio di attrezzatura sportiva Dick's. Avevo solo cento dollari dell paghetta e quindi ne presi in prestito dai miei genitori.

Trovai quaranta dollari e dei coupon nel portaoggetti e li portai con me. Avevo anche la carta fedeltà di Dick's e quindi forse il prezzo sarebbe stato sotto i centoquaranta dollari.

Il casco da football più economico costava ottanta dollari. L'imbottitura ne costava settanta. Fortunatamente Machu aveva le scarpe da softball che sarebbero andati bene anche per il football.

Quando mi avvicinai alla cassa, realizzai che mi mancavano dieci dollari. Fortunatamente i coupon avrebbero diminuito il costo.

C'era un uomo alto, muscoloso e calvo alla cassa, sulla sua targhetta si leggeva il nome 'David'.

"Hai trovato tutto ciò di cui avevi bisogno?" chiesi con voce roca.

"Sì"risposi.

Scannerizzò l'imbottitura e la mise in una borsa di plastica.

"Attrezzatura da football?" chiese con sguardo scettico.

Gli sorrisi."Vorrei entrare nella squadra di football."

Mi guardò e alzò le spalle.

"Hai qualche coupon?" chiese.

Gli porsi i coupon e la carta fedeltà.

Scannerizzò i coupon e la carta.

"Il tuo conto è di 141 dollari e 80 centesimi.

Mi mancavano un dollaro e ottanta centesimi.

Gli diedi i soldi e cercai nel portafoglio qualche moneta. Trovai due dollari e misi anche quelli sul banco.

Mi diede il resto e lo scontrino. Presi la borsa e uscii dal negozio.

Mentre uscivo vidi Shang che si avvicinava a Dick's.

Mi nascosi velocemente dietro al cartello con la scritta 'SALDI'.

Non mi vide.

Quando se ne andò, uscii dal mio nascondiglio e camminai fino all'auto.

Guidai fino a casa e vidi che ad aspettarmi davanti alla porta c'era Manchu.

"Ecco le tue scarpe. Buona fortuna, piccola."

Mi mise in mano un paio di scarpe ben tenute e mi baciò sulla guancia.

Mi strofinai la guancia e entrai in casa. Andai nella mia camera, buttai la borsa di Dick's sul letto e mi misurai tutto.

Fortunatamente tutto mi andava bene. L'unica cosa che mi mancava era una maglia, non avevo nulla da mettere sopra all'imbottitura.

Mi infilai nella stanza di mio padre per cercare una maglia da mettere.

Rovistai nei suoi cassetti e nelle scatole sotto al letto. Non trovai niente che potessi usare.

Ma quando aprii l'armadio, trovai una maglia bianca e blu da football con il numero 13 sulla schiena. C'era anche scritto 'FA' con larghe lettere bianche.

Papà aveva giocato a calcio? E non me l'aveva mai detto? A meno che non fosse stata Mamma a giocare ma o dubitavo poichè non voleva che io entrassi nella squadra.

Dovetti prendere la maglia. Era perfetta.

Mi tolsi tutto velocemente e lo misi nella borsa.

Mio padre entrò nella mia stanza proprio mentre la stavo mettendo nell'armadio.

"Hey tesoro." Stava in piedi appoggiato a un bastone.

"Hey,papà." Mi coricai sul letto.

"Tua madre mi ha detto che vuoi iniziare a giocare a football." Si sedette alla fine del letto.

Mi innervosii.Sperai che non avesse scoperto che avevo preso la sua maglia. "Sì."

Non sembrava felice di ciò, per cui gli chiesi: "Pensi che dovrei provare a entrare nella squadra? Non porterebbe onore alla nostra famiglia"borbottai. Guardai in basso verso i miei piedi.

"Naturalmente.L'onore cresce con il coraggio."

Si avvicinò."Il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e bello di tutti."

Sorrise.

Io guardai in alto verso di lui.

"Buona fortuna." Mi mise la mano sulla spalla.

La cena di quella sera fu piuttosto tranquilla. La nonna era l'unica a parlare, e discorreva del suo club di cucito.

Andai a letto con il pensiero del football nella mente. Ero eccitata e nervosa. Più nervosa che eccitata. Era stupido provarci quando Shang era il capitano. Provando a pensare ai fattori positivi invece che a quelli negativi, mi addormentai.


* * *

Misi la maglia,il foglio del medico e l'imbottitura sul tavolo.

"Ho tutto quello che serve per entrare nella squadra" dissi con fermezza.

"Mulan, il football è uno sport per maschi" disse il coach Wright "E la nostra scuola non ha una squadra di football femminile. Mi dispiace ma non ho il permesso di far entrare le ragazze nel team."

Presi l'attrezzatura dal tavolo e mi diressi verso il bagno. Piansi sopra al lavandino. Ero stata così stupida. Era naturale che non mi avrebbe fatta partecipare.

Guardai nello specchio e vidi delle grandi lacrime venir fuori dai miei occhi a mandorla.

Le asciugai e  mi raddrizzai. Non avrei lasciato che un piccolo ostacolo mi ferisse così tanto.

Dovevo trovare un piano.

Se non avrebbero lasciato entrare nella squadra una ragazza, dovevo essere un ragazzo.



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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 17, 2016 ⏰

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The Urban Princesses: Mulan (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora