Occhio per occhio, dente per dente

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Ragazzi eccomi,
Scusatemi se ci ho messo così tanto per aggiornare ma quest'anno scolastico mi ha distrutta tra esami e tutto quanto e dalla prossima settimana per un intero mese dovrò lavorare quindi penso che se ne riparlerà tra 1 mese con l'aggiornare, io comunque farò tutto il possibile ma non posso promettervi niente. Spero che non vi siete dimenticati dei nostri protagonisti hahahah. Detto questo buona lettura e scusate ancora.
KissKiss💎
-Alessia

E ora come mi comporto?
Cosa gli dico?
Ma soprattutto...
È vero quello che ha detto?
Andiamo non può essere innamorato di me.
Insomma..
Lui è...
Beh..
Lui è lui!
In primis è fidanzato...
E in secundis se mette le corna alla sua ragazza così facilmente beh, lo farebbe anche con me e sinceramente essere presa in giro è l'ultima cosa che voglio.

Io: "Non ti credo Patch, mi dispiace ma basta vedere come tratti la tua ragazza, chi tradisce una volta lo farà sempre, quindi consideriamo la notte passata come un momento di debolezza per entrambi che credo sia meglio così..."

Patch: "COOOOSA?? un momento di debolezza?? Te lo puoi scordare Angelo, quella notte per me è stata tutto tranne che debole perchè se mi ricordo bene ci abbiamo messo molta carica" disse ammiccando.
Possibile che non capiva che era proprio questo il motivo per il quale non potevo credergli?

Io: "Ti rendi conto come ragioni? E poi dici perchè non ti credo? Senti.. vaffanculo Patch." Stavo per aprirgli la finestra e farlo uscire quando mi afferrò per un polso e mi costrinse a girarmi verso di lui. I miei occhi chiari incontrarono quelli scuri di Patch e giuro che mi sentivo perdermici dentro. Sussultai quando una sua mano tracciò il contorno delle mie labbra.

Patch: "Lo vedi l'effetto che ti faccio? Non possiamo stare lontani, ci desideriamo troppo per convincerci che tra noi due non c'è niente, e so che lo pensi anche tu."
Detto questo, senza darmi il tempo di rispondere, appoggiò le sue labbra sulle mie, un bacio che era stato più uno sfiorarsi di labbra ma che mi provocò mille brividi lungo la schiena, lui se ne accorse e sorridendo in quel modo che solo lui sa fare, mi travolse un bacio senza eguali.
Le nostre mani erano dappertutto sui nostri corpi, ma non me ne rendevo conto, l'unica cosa a cui stavo pensando erano le sue labbra.
Dio che cosa sono!
Lui mi spinse delicatamente sul letto e si mise a cavalcioni su di me baciandomi il collo, dovevo fermarlo altrimenti mamma sarebbe potuta entrare da un momento all'altro...

Io: "P-Pa-aach sm-ettila c-ci potrebbeero scoopr-iire.."
Ma non mi diede il tempo di concludere che tornò a baciarmi un'altra volta e con le mani abbassò la chiusura dei miei jeans e con essa i jeans stessi.

Patch: "shh, faremo molto piano, fidati non ci sentirà nessuno" detto questo tolse la mia maglietta e il mio intimo e poi con un movimento fulmineo anche tutti i suoi indumenti. Dopodiché prese una bustina di preservativo e strappando impaziente la bustina, lo indossò e tornò a posizionarsi in mezzo alle mie gambe. Mi baciò e con una lentezza estenuante entrò dentro di me al chè sussultai e cominciai a gemere perchè era fantastico, stava facendo in modo che lo sentissi tutto fino in fondo, infatti a un certo punto si fermò e rimase immobile a fissarmi, me lo stava facendo apposta il bastardo, non ce la facevo a resistere così, volevo che si muovesse, infatti alzai i fianchi in modo tale da farlo arrivare bene a fondo e farlo gemere visto che non se lo aspettava.

Patch: "Oddio No-ora, non posso resistere a non farti urlare se continui così"

In tutta risposta gli sorriso malefica e lo attirai verso di me baciandolo con foga e spronandolo a muoversi. Lui capì perfettamente e cominciò a muoversi ad un ritmo sempre più veloce. Gemetti e urlai il suo nome quando toccò un punto dentro di me che mi fece impazzire, lui se ne accorse e con quel suo solito ghigno cominciò a spingere sempre più forte su quel punto, facendo contorcermi e urlare con tutto il fiato che avevo in gola. Le sue spinte mi mandavano in estasi, era fantastico, nessuno mi aveva mai provocato tutto questo piacere. Uscì proprio quando stavo per venire per poi entrare velocemente arrivando con una sola mossa sempre al solito punto e facendomi venire urlando il suo nome, lui continuò a spingere e poco dopo venne anche lui urlando il mio nome. Dio era così bello sulle sue labbra. Si distese al mio fianco e mi baciò con foga per poi sussurarmi che ero sua. Non potevo chiedere di meglio..

**********************

La serata passò tranquillamente tra risate, chiacchiere e baci e poi andò a casa sua promettendomi di vederci a scuola il giorno dopo. E ora eccomi qui a scegliere cosa indossare e soprattutto a pensare a come si sarebbe comportato davanti a tutti. Di certo non volevo una relazione segreta e se questo era quello che voleva lui allora per me poteva anche ritornare dalla sua scopamica. Si esatto, ho scoperto che non stavano insieme ma erano solo scopamici e che lei per vantarsi di questa cosa era andata a dire tutti che erano fidanzati, lui doveva assecondarla in quanto figlia del socio di suo padre e doveva fare in modo di andarci daccordo il più possibile. Ma se continuava così ha detto che non avrebbe esitato a mandarla a fanculo. Mi si contorse lo stomaco a pensare che lo aveva in "pugno" in poche parole, e si ero gelosa, molto. Dopo questi viaggi nel mio fantastico cervello, decisi di indossare un jeans molto aderente a vita alta e una maglietta bianca corta che arrivava fino a sopra l'ombelico con un gilet di jeans e le mie converse bianche. Fevi colazione, mi lavai, e truccai con solo mascara, dopodichè afferai il mio zaino e mi diressi alla fermata dell'auto, in 10 minuti stavo già sotto scuola visto che non c'era traffico e lo trovai proprio lì, appoggiato al muretto della scuola, circondato da cheerleader con delle gonne striminzite che sembravano culotte più tosto e una maglietta che a mio parere serviva soltanto a coprire il reggiseno, sempre se lo portavano. Fortunatamente c'erano anche gli altri ragazzi del suo gruppo, anche se tutte le oche si concentravano solo sul MIO uomo. E la cosa che mi fice ancora più incazzare era che luie assecondafa sorridendo e ammiccando a tutte mentre buttava fuori il fumo dalla sua sigaretta. Che ve lo dico a fare una visione celestiale. La rabbia stava montando in me perchè non è cambiato di una virgola e indossando i miei occhiali da sole e con le spalle dritte e nel modo più sexy possibile mi diressi proprio davanti al suo gruppo per poi superarlo e entrare dentro la scuola, in quel momento si accorse di me e sbarrò gli occhi mentre tutti i suoi amici mi fischiavano e facevano dei commenti poco casti sul mio sedere. Lo odiavo e se fosse stato per me gli avrei staccato le palle a tutti ma se questo era l'unico modo per dare una lezione a Patch l'avrei fatto volentieri. Stavo prendendo i miei libri dall'armadietto quando una mano lo richiuse con forza facendomi sussultare e prima che me ne rendessi conto mi ritrovai con le spalle inchiodate all'armadietto e il suo corpo addosso al mio, le sue dita alzarono il mio mento costringendomi a guardarlo negli occhi, due pozze nere che non lasciavano trapelare nulla. Nonostante sentivo le gambe molli feci di tutto per mostrarmi forte e indifferente.

Io: "Si può sapere che cosa ti salta in mente mi hai fatto prendere un colpo"

Patch: "E tu no con quel modo di camminare? Cazzo ti stavano fissando tutti, sopattutto quei coglioni del mio gruppo, cazzo ti stavano spogliando con gli occhi. Cazzo!!"

Io: "davvero? Mi sembravi troppo concentrato su quelle oche per accorgerti di me!" Dissi incrociando le braccia e cercando di liberarmi di lui, inutilmente ovvio.

Patch: "cosa? Ma cosa vuoi che me ne frega di quelle quando posso avere te?"

Tuffo al cuore. Ma non dovevo mollare, doveva capire che certi attegiamenti mi davano fastidio.

Io: "ah si? Eppure mi sembravi molto a tuo agio con loro quando facevano di tutto per farsi notare." Dissi con una punta di acidità che a lui sembrò piacere visto che allentò la presa e sorrise malizioso.

Patch: "Gelosa Grey?" Disse avvicinando le sue labbra alle mie. Le fissai e mi avvicinai ancora di più e proprio quando credeva che lo avrei baciato, le sfiorai soltanto e allontanandomi facendo un sorriso malefico gli sussurai all'orecchio

Io: "per niente, Cipriano."
Detto questo mi allontanai definitivamente e mi diressi alla mia classe, non prima di essermi gustata la sua espressione scioccata e averlo sentito ghignare.

Sisi ride bene chi ride ultimo.
Occhio per occhio, dente per dente amore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 19, 2016 ⏰

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