CAPITOLO 6 (terza parte)

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"Non mi interessa di chi è casa,io voglio te!" disse avvicinandosi sempre di più a lui. Michael la spinse,e mi mise di nuovo contro la parete a baciarmi. Intanto si tolse i jeans,e me li tolse anche a me.
"Hmm,quanto sei sexy Michael!"
Lui non le diede conto,e neanche io. Mi ero infuriata troppo,potevo anche fare sesso con Michael anche davanti a lei, io ci stavo quando Michael mi spogliava.
Stava per togliermi anche il reggiseno, quando anche lei si spogliò, era rimasta in reggiseno e mutande,che troia!
"Puoi avere me Michael,sono qui,io ti faccio godere di più!" disse Sophie
Non le diede conto e mise le mani dietro la mia schiena per togliermi il reggiseno quando
"Michael aspetta"
"Cosa c'è baby?"
"Non possiamo farlo davanti a lei!"
Mi prese in braccio,mi portò in camera e chiuse la porta.
Mi butto sul letto e subito mi tolse il reggiseno,incominciai a togliergli le mutande,e anche lui fece lo stesso.
"Sei pronta?" mi disse,come sempre. Annuii. Con un rapido gesto entrò dentro di me,Sophie cercò di entrare,ma la porta era chiusa a chiave. Io gemevo tantissimo e tiravo degli urletti,anche perchè Sophie si ingelosiva. Sentimmo qualcosa alla serratura,ma non ci feci caso... Dopo un po Sophie entrò con una forcina in mano,aveva scassinato la serratura con quella allora! Ma il punto era che io e Michael erano nudi. Uno sopra l'altro. E aveva il suo coso dentro la mia cosa. Scusate l'oscenità eh. Michael ci coprì con la coperta,ma Sophie avanzava sempre di più.
"Hmm,così va bene Michael,molto bene.." si avvicinava sempre di più a Michael e cercò di togliere la coperta, ma Michael la tenne stretta.
"Quando capirai che devi stare con me?! Noi due siamo destino"
"Mai! Perchè io e lei siamo destino,non tu ed io!"
"Credi?"
"Si!" disse molto deciso
Sophie tirava sempre più forte la coperta,quando non ebbi più pazienza,mi misi l'intimo,mi alzai e la buttai a terra con uno schiaffo,le misi le mani dietro la schiena,e le diedi tanti calci in pancia,forti più di come mi aveva dato lei quel calcio,la tirai per i capelli fino alle scale e le dissi
"Cadi di qui troia!!" dissi indicando le scale
"Cadi!" insistevo
"Ho detto cadi puttana!" dissi dandole un calcio sulla schiena
Stavo per buttarla giù ma Michael mi prese per i fianchi da dietro e mi indietreggiò. La avevo ridotta malissimo,stavo per ucciderla,ma ero troppo furiosa. Michael cercò di aiutarla,la alzò ma lei gli diede un bacio.
Michael's POV
Cercai di aiutare Sophie ad alzarsi,visto che era ridotta malissimo,ma dopo che la alzai mi baciò.
"MA CHE CAZZO FAI BRUTTA PUTTANA?! CERCAVO DI AIUTARTI MA GUARDA COSA FAI! ANZI SAI COSA? PER ME PUOI PURE MORIRE,MA ESCI DI QUI E LASCIACI IN PACE!"
Sophie fece un sorrisetto,si vestì, e se ne andò. La mia bambola aveva assistito a tutto quello.
Sandy's POV
Lo aveva baciato. Me ne andai in camera,mi vestii e preparai le valigie. Me ne andavo da lì,non ci volevo più stare.
Nel frattempo Michael se ne era andato in bagno.
Lui uscì dal bagno e mi vide,si avvicinò a me e vide che ero incazzata nera,provò a baciarmi ma mi girai,non aveva ancora visto cosa c'era accanto a me.
Io guardai in basso e lui fece lo stesso,vide le valigie.
"Oh no,no ti prego,non te ne andare,io non vivo senza te! Hai visto anche tu come e cosa le ho detto,ti prego! Io ti amo davvero,è stata lei a baciarmi!"
Avevo nelle mani le valigie,così le feci cadere a terra. Un segno come 'va bene,resto. Ma solo perchè ti amo'. Riportai le valigie in camera e andai a farmi un bagno.
Michael's POV
Non posso farla andare,la amo troppo. Senza lei non vivo,è la mia vita,la mia essenza. Sono nato per amarla,e non smetterò mai. Non la lascerò sola.
Sandy's POV
Mi feci un bagno per tranquillizzarmi, mi ero innervosita troppo. Per me quella troia può pure morire,Michael è solo ed unicamente mio!
Uscii dal bagno in accappatoio,mi asciugai e mi vestii. volevo fare una passeggiata per tranquillizzarmi. erano successe troppe cose,avevo bisogno di rilassarmi e stare sola,non volevo nessuno accanto a me.
Presi le chiavi,il telefono e le cuffiette,aprii la porta ma Michael disse
"Piccola dove vai?"
"Esco" gli dissi fredda.
Mentre passeggiava su una via abbandonata sentii,anche con le cuffiette,dei passi che mi raggiungevano. Non ci feci caso,visto che lì non ci andava nessuno. Ma mi sbagliavo,qualcuno mi prese per il braccio,mi buttò a terra e io dissi tremante
"C-chi s-sei?"
"Ciao,sono Cris, sai non ho buone intenzioni,anzi proprio brutte. Non avrai scampo,tranquilla,è una via abbandonata"
Disse cercando di togliermi la maglietta. Io gridavo,ma sapevo che non mi avrebbe sentito nessuno.
"Hey,smettila di gridare,tanto non ti sentirà nessuno"
Michael's POV
Devo cercarla. Ho paura a lasciarla da sola,fuori. Presi la macchina e andai. Sapevo dove cercarla,in una via abbandonata. Lì si rilassava e si toglieva tutti i pensieri dalla mente. Ma avevo troppa paura a lasciarla fuori. Non voglio perderla.
Sandy's POV
Gridavo e gridavo,ma lo stupratore mi aveva già tolto maglietta e pantaloni,stava per togliermi il reggiseno ma si fermò a togliere la cintura dai pantaloni.
"Non gridare! Se no ti picchio con la cintura!"
Avevo sempre più paura di lui,il mio incubo stava per avverarsi. Essere stuprata.
Fortunatamente qualcuno arrivò e gridavo sempre più forte piangendo
"Aiuto! Aiuto! Qualcuno mi aiuti!" siccome stavo gridando mi diede due botte con la cintura,una sulla spalla e una sulle gambe. Stava per darmene un'altra,quando qualcuno si scagliò contro di lui e gli diede tante botte,ma lo stupratore prese un coltello dalla tasca e cercò trafiggere lo stomaco di quella persona,ma quella persona invertì il coltello e gli mise il coltello dentro la pancia. Lo stupratore scappò via sanguinando. Io ero lì, in intimo,su una pozzanghera a piangere con la testa fra le gambe. La persona che mi salvò mi accarezzò le braccia,io incominciai a gridare di nuovo ma mi disse
"Non gridare! Sono io! Sono io!" alzai la testa e vidi Michael. Mi misi a piangere e lo abbracciai come non mai, lui prese i mi vestiti bagniati,prese me in braccio e mi portò in macchina. Non lo guardai tutto il tragitto. Non avevo il coraggio. Arrivammo a casa e mi portò in braccio fino al bagno,mi preparò la vasca e si mise a lavarmi. Non avevo il coraggio di guardarlo. Mi accarezzò la faccia levando il trucco e mi baciò la fronte. Incominciai a piangere di nuovo,non esitò a passare un dito asciugando la lacrima. Chiusi gli occhi e lo abbracciai. I nostri gesti volevano sempre dire qualcosa. Il mio abbraccio era 'ti prego,non mi lasciare'. Lui mi baciò e anche quel bacio voleva dire 'non lo farò mai,scordatelo'
Aveva finito di lavarmi,così mi asciugai e mi misi a letto. Incominciai a piangere di nuovo,Michael mi vide e si mise accanto a me. Lo abbracciai fortissimo,lui disse
"Non me ne vado,resterò qui con te. Non mi immagino con qualcun'altra"
Lo baciai con ancora le lacrime agli occhi,così si stacco e mi disse sottovoce
"Basta,non piangere più"
Il tempo era passato molto in fretta,erano le 21:00, andai a dormire,lo stesso fece anche lui,ma mi tenne stretta a se come non mai. Erano successe troppe cose.

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