III

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Vi ricordo che questa storia non è mia, ma di Seele su Efp!

*****

Francesca sgattaiolò silenziosamente in cucina. Si guardò intorno con circospezione, sentendosi quasi la protagonista di un videogioco; la sua preda era lontana solo pochi metri.

Chiuse un occhio solo, mirando al pacco di patatine al pomodoro sul tavolo.

Missione stealth, agente Tomlinson-Styles.

Era domenica mattina; Harry era solito svegliarsi presto, ma non sembrava essere già in piedi. Louis non era mai sveglio prima delle dieci, e George...probabilmente era ancora KO.

Si avvicinò furtivamente al tavolo, cercando di non fare rumore...

Non fece in tempo ad afferrare il pacchetto di patatine, che la voce di suo padre la colse di sorpresa.

"Mani in alto!"

Francesca sospirò, sollevando le mani. Lanciò a Louis un'occhiata ironica.

"Papà, pensi ancora ai videogiochi. Sei proprio un bambino."

Louis alzò un sopracciglio, divertito. "Non dire sciocchezze, ti stavo spiando. Sei sempre la solita."

Francesca sospirò, agitando una mano ancora sollevata. "Certo, come ti pare."

Harry rise, scendendo le scale e attirando gli sguardi del marito e della figlia su di sé. Sembrava appena uscito dalla doccia, con i capelli ancora umidi, ma già vestito.

"Lo sapevo!" sibilò Francesca. "Era un'imboscata, non è vero?"

Louis finse di puntarle una pistola addosso, Francesca incrociò le braccia al petto.

"Teatrali e infantili" disse, spietata. Louis e Harry si scambiarono un'occhiata divertita.

Harry prese un respiro profondo, poi si schiarì la voce. "Hai qualcosa da dirci, Frankie?"

Francesca si indicò con aria innocente. "Io?" chiese, spalancando gli occhi scuri.

Louis sospirò. "Seriamente, Frankie. Ti avevamo chiesto di tenere d'occhio George, ieri" disse Louis, incrociando le braccia al petto.

Francesca alzò gli occhi al cielo. "Mi dispiace che si sia ubriacato, va bene?" rispose, scontrosa.

Harry si grattò una spalla, non sapendo come porre la questione a Francesca. "Frankie..." cominciò, incerto, "George ci ha parlato di un certo Jaymi, ieri notte."

Louis annuì, muovendo un passo in direzione della figlia. "Ne sai qualcosa?" domandò.

Francesca sospirò. "Dipende da quanto ne sapete voi" rispose, evasiva.

Harry emise uno sbuffo frustrato. "Frankie, per favore. George non ha il tuo stesso carattere, e potrebbe...essere ferito."

"Non avete di che preoccuparvi" sbottò Francesca, "Jaymi è un amico di Taylor. Ha l'aria di essere un bravo ragazzo."

"Sapevi già..." Louis agitò una mano, vagamente in imbarazzo. Francesca sbuffò.

"Papà, che diamine" sbottò annoiata, "è ovvio che non dobbiate prendere questo argomento con le pinze. Sono a posto con il fatto che George sia gay" borbottò. "E comunque no, non lo sapevo. Ma lo sospettavo da tempo."

Harry sorrise, sollevato. "Anche noi" ridacchiò.

"Papà, sul serio pensavate che mi desse fastidio avere un fratello gay?" disse Francesca, allibita. "Siete fuori."

Lights and Dreams || Larry Stylinson [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora