Capitolo 2.

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Merda

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Merda. Merda. Merda. Merda. Merda. Merda! Non ci posso credere. Gli ho letteralmente detto in faccia poco fa che lui è il sogno erotico di molte donne e che ha un fascino irresistibile. Mio dio, sono un'imbecille.
In questo momento, mentre lui si avvicina a me, vorrei soltanto che la terra si aprisse e mi risucchiasse. Mi porto la mano destra in faccia insultandomi pesantemente.
Sento la ridarella isterica salirmi dallo stomaco e giuro che mi metterei a piangere in questo esatto momento.
E dio lui è uno stronzo! Lo sapevo che mi stava prendendo in giro, si è preso gioco di me!
Cammina velocemente verso di me con quel suo stramaledettissimo cappello nero e con quel maledetto ghigno ad incornicare il suo volto. Lo prenderei a schiaffi se solo potessi.

<< È un piacere Miss Roden, sono il direttore artistico della Juilliard >> dice prendendo la mia mano e baciandone il dorso con quel ghigno ancora presente.
Mi prudono le mani e mi meraviglio di me stessa. Non sono mai stata una persona violenta.  Fingo un sorriso ma non riesce. Vorrei solo insultarlo per bene.
<< Prego si accomodi >>
Prendo un bel respiro profondo e cerco di calmare i miei spiriti bollenti.
Devo stare calma, non posso di certo saltare al di là del tavolo e mettere le mani intorno al collo del moro... Già immagino i titoli dei giornali.

Mi accomodo beatamente su quella sedia portandomi le mani in grembo. Spero finisca tutto il prima possibile.

<< Allora... Non voglio perdere tempo. Sono meravigliato da lei Miss Roden. Ha un talento fenomenale. Persone come lei capitano una volta ogni vent'anni... Se ci dice bene. Ed è per questo che la vorrei nella mia scuola. In tutte le categorie di danza. Come saprà, o almeno credo, - mi sta prendendo in giro?! - l'accademia offre dei piccoli monolocali, che si trovno nel palazzo accanto all'istituto, singoli. Se è interessata ci sono ancora molti posti.
Non c'è bisogno di pagare nessun affitto.
Nel caso in cui abbia già un appartamento non ci cambia nulla... >>

<< Quindi potrei avere l'appartamento gia da questa sera? >> lo interrompo.

Il moro sorride. È finalmente la mia frustrazione visiva si placa. Mr Malik, con un gesto secco, si toglie il cappello e si passa la mano destra tra i capelli scoprendo finalmente i suoi occhi.

E rimango incantata. È come se lui fosse Medusa, solo senza i serpenti al posto dei capelli. Non hanno un colore definito.
Ma in confronto... Un paio di occhhi azzurri non sono nulla.
Occhi grandi color ambra, contornati da fitte e lunghissime ciglia nere.
È bellissimo.
Ha uno sguardo fermo, intenso.
Mi sento come se fossi nuda davanti a lui, sta cercando di leggermi e non so se mi dia fastidio o meno. Nessuno mi ha mai giardata come sta facendo lui ora.
Ora capisco Bukowski quando scrisse "Dio i suoi occhi, ci facevo l'amore solo a guardarli". Mai frase fu più vera.

E ora vorrei che i suoi occhi potessero vedersi mentre mi guardano.
Non credo se ne renda conto.

Sento qualcosa all'altezza del petto. Vorrei che tutti scomparissero. O che lui si rimettesse quel maledetto cappello.
È una cosa strana... È come se fossi gelosa di quegli occhi. Ho paura che qualcuno se ne possa innamorare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22, 2016 ⏰

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