Ero sola quella sera.
Diciamo che non avevo proprio voglia di stare con loro a cantare canzoncine intorno al fuoco.
Volevo solo tornare a casa!
Non sapendo dove andare mi recai alla piccola casetta sul lago dove tenevano le canoe.
Salii sul letto e rimasi lì seduta a guardare il riflesso della luna e delle stelle sul lago.
Un lieve venticello mi portava i capelli davanti al viso e con la mano li riportavo indietro fermandoli dietro l'orecchio.
"Che tristezza"
Sentii una voce provenire da sotto la casetta.
Mi affacciai con la testa guardando in basso.
"George!" scoppiai in una risatina imbarazzata
"Mi hai fatto prendere un colpo!" continuavo a ridere tutta rossa sistemandomi i capelli.
Lui salii con l'agilità di tarzan e si mise seduto accanto a me.
Mi guardava con una faccia buffissima, come se si aspettasse che io dicessi qualcosa o che mi imbarazzassi.
Bhé.. in realtà ero imbarazzata.
Poi sospirò e si stese sulle tegole del tetto con le braccia incrociate dietro la testa.
"Insomma.. non mi hai detto perché i tuoi genitori ti obbligano a venire in questo posto a quest'età.. e sopratutto.. perché non ti ho visto qualche anno prima?"
Decisi di attaccare io il discorso.
"Ecco.. mi sono trasferito da poco e i miei mi hanno sempre iscritto a questi campus fin da bambino.. loro dicono che fa bene al mio spirito interiore, ma so perfettamente che mi mandano in questi posti solo per farsi delle belle vacanze e per svagarsi un po' da soli".
Rispose lui sospirando e guardando verso l'alto.
Strinsi le mie ginocchia al petto ancora di più.
"E tu non ti ribelli?" chiesi curiosa.
"No, perché dovrei? Infondo anche loro hanno bisogno di rivivere i momenti di quando erano giovani, da soli, a fare viaggi."
"In realtà apprezzo che loro stiano bene." Disse sempre sorridendo.
"E tu?" Chiese mettendosi seduto.
"Ehm.. non saprei.. a dire la verità.." giocavo col mio braccialetto.
"L'importante è che siamo qua adesso, giusto?" rise.
Risi anche io.
I nostri discorsi furono interrotti da luci colorante e musica altissima provenienti dall'altra parte del lago.
"Cosa succede?!" spalancai gli occhi.
Non era mai successa una cosa simile in così tanti anni!!!
"Oh si.. quello è il nuovo campus dall'altra parte del lago.. Ci sono passato davanti con la macchina mentre venivo qua.. Non sai quanto sarei voluto andare in quello. Là i ragazzi fanno feste, ballano tutta la notte, party negli chalet, drink, feste in piscina, shopping.. e niente punti stella cara amica.."
Parlava George con sguardo sognante verso l'altro campus.
"Il paradiso" Risposi io.
Già.
In quel momento mi sentivo una merda!
Un miliardo di ragazzi che ballano tutta la notte ed io chiusa qua a mangiare dolcetti prima di andare a dormire e a raccogliere legnetti!
Questa non è adolescenza!
George saltò giù dal tetto e prese al volo una canoa ridendo e canticchiando.
"C..Cosa fai??" Chiesi balbettando e ridendo vedendolo carico di euforia.
Stava trasmettendo tutta l'adrenalina anche a me.. avevo capito cosa voleva fare.
"Non ti pare ovvio?" Mi sorrise.
"Io e te Kri. Chiusi in uno stupido campus per bambini con le caccole al naso. Io e te, senza nessuno che ci capisce. Andiamocene. Per iniziare una bella estate. Sei pronta a fare festa?" Mi porse la mano.
"OOH caspita.. hahah non era mai successa una cosa del genere.. neanche le mie 'amiche' avrebbero pensato a una cosa così" risi troppo e saltai giù dal tetto.
"Si ma quest'estate ci sono io. Tutto cambia"
Porsi la mia mano, lui la prese e mi fece saltare sulla canoa.
"Partiamo signorina?"
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BRING ME HOME
RomanceE poi ti ritrovi qui.. Nello stesso stupido campus estivo sul lago che non cambia mai.. Al contrario di tutte le altre ragazze che aspettano con tutto il cuore l'estate, io non vedo l'ora che finisca o spero che non inizi mai. Sapete perché? Perché...