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• Kim Rinhee •
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« Che cosa c'è, Rinhee? Ti vedo nervosa... » mi stuzzica Chan, ridacchiando senza un minimo di riguardo per il dissidio interiore megafotonico che sto vivendo in questo preciso istante.
Dopo una quindicina di minuti passati a girare a vuoto nella mia stanza in preda al panico più totale mentre nella mia mente non facevano che stamparsi gli scenari peggiori riguardanti quel promiscuo locale, alla fine ho preso tutto il coraggio necessario per darmi una veloce sistematina ai capelli e scendere al piano di sotto, decidendo di dare il beneficio del dubbio a quel biondo ossigenato per stavolta.
Prima ancora che riuscissi ad accorgermene eravamo già in strada e ora, almeno a quanto ho capito, siamo quasi arrivati a destinazione.
Che ansia colossale...
« No, n-non lo sono » ribatto qualche secondo più tardi, volendo tirarmi uno schiaffo da sola subito dopo per aver mostrato una lieve vena di insicurezza nel tono di voce.
Di tutta risposta Chan si limita a sorridere con fare divertito per quella mia reazione ma, prima che possa aprire bocca per dirmi qualcosa, ci ritroviamo davanti alla vetrina di un edificio che pare essere il famoso locale del signorino in questione del quale avevo tanto sentito parlare nell'ultima ora e mezza, dunque, dopo aver lanciato una veloce occhiata al ragazzo per chiedergli conferma, afferro fermamente la maniglia dorata e apro con non poca titubanza la porta, facendo il mio ingresso all'interno con millemila pensieri che mi frullano in testa e l'emozione che schizza alle stelle.
Non potete nemmeno immaginare quanto sia rimasta scandalizzata nel ritrovarmi davanti a una caffetteria elegante e pulita, che non ha assolutamente nulla fuori posto e che, anzi, sembra possedere una raffinatezza affascinante, fuori dal comune.
« Oh, è un posto normale... » sospiro a dir poco sollevata e socchiudo gli occhi, mentre porto entrambe le mani al petto e mi lascio scappare un profondo respiro.
Ancora in preda allo stupore, dietro di me sento Chan ridacchiare di gusto, cosa che mi fa sentire la persona più stupida dell'intero universo.
Lui però dovrebbe smetterla di prendersi gioco di me per qualsiasi cosa, uffa.
« Avevi forse pensato a quel tipo di locale o a qualcosa di poco raccomandabile? » mi domanda a quel punto lui, alzando un sopracciglio che solo ora noto avere un taglio sull'arcata come andava di moda tra i rapper negli anni '90; devo però ammettere a me stessa che questo look démodé gli dona parecchio e gli conferisce un'aria ancor più affascinante per qualche strano motivo.
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Share-House in Busan || Ha Sooyoung {Yves} ➴ Bang Chan
FanfictionIl fatto che la ventitreenne Kim Rinhee non sia ancora riuscita a trovare un lavoro stabile e che sia tristemente single preoccupa non poco i suoi genitori, i quali la sera del suo compleanno hanno ben pensato di organizzare un incontro combinato co...