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Guardo l'ora sul telefono e vedo che sono le 22:12 così, pensando che domani c'è scuola, decido di andare a dormire. Mi lavo e mi cambio e dopo un quarto d'ora sono già sotto le coperte. Era buio pesto con un silenzio tomba interrotto solo da quel dannato 'tic tac' dell'orologio. A un certo punto un rumore. Decido di non muovermi perché sennò quel mostro sarebbe spuntato da dietro il mio letto e mi avrebbe divorato. Dentro di me la paura cresceva come là fuori il rumore. Ad un certo punto mi alzo decisa e vado verso l'interruttore e accendo la luce scorgendo davanti a me un'ombra. Piano piano i miei occhi si abituano alla luce e quella figura si fà sempre più chiara. Era mio padre
Ah, sei solo tu, mi hai fatto prendere un colpo...
Penso, ma dalla mia bocca non esce alcun suono, fu lui il primo a parlare

<<Ehi, va tutto bene?>>

<<Si si, notte>>

<<Notte>>

Così torno a letto con mille pensieri che sembrano non voler andare via.
Passano le ore e finalmente il cielo si sta svegliando e riesco a vedere la luce del sole attraverso la serranda della finestra, mi sveglio, mi preparo per andare a scuola e la giornata trascorse come se non fosse successo niente.

Cosa strana: mio padre è morto quattro anni fa....

Spazio autrice

Scusate il capitolo corto, ma dopo questo cercherò di farne di più lunghi

Uomini Di Terra [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora