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Abbiamo appena suonato il campanello della casa della Karolina, ad aprirci è sua madre. Una signora di una quarantina d'anni ma con lineamenti molto giovanili, ha capelli ricci e biondi non molto lunghi. Indossa una maglia a fantasia bianca e nera con dei jeans che le mettono in risalto le gambe magre. Ai piedi delle semplici pantofole rosa.

<< Angelica! Da quanto tempo! Sei venuta a trovare Karolina?! È di sopr...e lui chi è? Il tuo nuovo ragazzo? >> Chiede l'ultima domanda con un sorriso malizioso stampato in faccia

<< Simone, piacere. Sono un suo amico e mi ha chiesto di accompagnarla, non siamo fidanzati >>
Interviene Simone porgendo la mano alla gentile signora

<< Piacere, Margaret, ora andate pure da Karolina >>

<< Grazie >> ringrazio Margaret e foccio segno a Simone di seguirmi.

Arrivati davanti la porta busso e la Karolina all'interno della stanza non tarda a rispondere

<< Vieni Angy >>

Io entro e corto ad abbracciarla.
È seduta alla scrivania con i capelli arruffati e ancora il pigiama a dosso.
Dopo poco inizia a tossire, così io mi allontano

<< Ehi ehi, non mi attaccare qualsiasi cosa tu abbia >>
Lei ridacchia e dice

<< Si, sto bene, grazie per l'interesse >>

<< Emm... >> Dice Simone ancora alla porta per attirare la nostra attenzione. Karolina lo guarda stupita. Bè, come biasimarla: riccioli biondi, alto, spalle larghe, occhi azzurro-verde e poi con quella maglietta aderente che lascia vedere la forma dei suoi addominali perfetti sembra un modello.

<< Oh, si, giusto. Lui è Simone >> lo presento

<< Io sono Karolina >> dice la mia mica alzandosi dalla sedia e andando incontro a Simone. Lui le porge la mano, ma la mia amica prima guarda la mano stranita, poi con lo stesso sguardo lo guarda negli occhi e si fionda su di lui abbracciandolo e sussurrandogli all'orecchio

<< Così ci salutiamo noi di casa >>
Lui sorride e poi ricambia.

Probabilmente starà pensando che è già fatta.

Poco dopo si stacca e mi viene in contro bisbigliandomi in modo che lui non potesse sentire un "me lo potevo dire che veniva anche lui, sono inguardabile"

Sempre la solita. Lei è la tipa che deve essere sempre perfetta senza neanche un capello fuori posto, si fa vedere in disordine solo da me, Darren, suo fratello e i suoi genitori.

<< Cosa stavi facendo? >> Chiedo avviandomi verso la scrivania

<< Aritmetica >> risponde

<< Io non ti posso aiutare, mi dispiace >> dico ripensando al 4 di una settimana fa.

Lei sorride e dice

<< Avevo quasi finito >>

<< Puoi non fare i compiti? >> Chiedo io.

<< Ok, ma io non penso a cosa fare >> dice alzando le mani in alto.

<< Sfida alla Play? >> Le domando io sorridendo

********

12:56 a.m.

Alla fine giocammo alla PlayStation e, come sempre, vinsi io.

Io e Simone siamo appena usciti dalla casa della mia amica e ora ci stiamo incamminando verso la casa della sottoscritta.

<< Che ne pensi della mia amica? >> Chiedo rompendo quel silenzio alquanto imbarazzante che si era creato.

<< Carina anche se in disordine >> commenta lui

<< Tutto qui? >> Chiedo io sorpresa
<< Non ci proverai con lei? >> Continuai

<< Bè, voglio provare ad essere amico di Darren è provarci con lei non aiuterebbe, quindi no >> rispose semplicemente

L'ha detto veramente? Sul serio vuole essere amico di Darren? Wow

<< Wow >> dissi a bassa voce senza neanche accorgermene.

Lui mi guarda per qualche secondo e poi continuiamo la strada verso casa in silenzio.

**********

Sono sdraiata sul mio letto ad occhi chiusi.
Darren non c'è, non è a casa, ho cercato dappertutto...ma niente, non ce n'è traccia.
Dove si è cacciato? Mi manca già....
Una piccola lacrima amara mi scende lungo il viso per poi finire sul mio cuscino bianco.
Sto male, molto male. Penso che prima o poi scoppieró.
Non ho voglia di fare niente.
Ho sempre avuto paura di innamorarmi, da come me ne parlavano non sembrava essere una cosa bella. Cioè, piangere ogni notte, non mangiare, non potersi concentrare al cento per cento su quello che si fa, vedere una persona con occhi diversi, avere sempre quella persona nella testa, ma soprattutto nel cuore. Mi dicevano che non era una cosa brutta è che tutto ha i propri pregi e i propri difetti, anche se io ci vedevo solo difetti. Molti di voi staranno pensando 'ma questa qui ha paura dell'amore?' bè, si, o meglio, avevo paura, insomma, se le mie amiche mi parlano così di un sentimento per me nuovo, certo che avevo paura.

Continuo a fissare il soffitto aspettando che qualche altra lacrima mi scorra selle guance.

Ho bisogno di sfogarmi, di buttare fuori tutto quello che ho tenuto nel cuore per fin troppo tempo prima che questo esploda distruggendomi completamente. Così mi alzo e vado a sedermi sulla sedia della scrivania e, dopo aver preso un foglio e una penna inizio a scrivere:

'Non tutti hanno avuto la fortuna di scoprire cosa significa "amare"...questa fortuna potrebbe anche essere chiamata sfortuna, ma comunque la chiami deve essere sempre considerato un privilegio, a volte diventa anche più grande della persona stessa. L'amore è un sentimento antichissimo, che esiste da milioni e milioni di anni, ma anche un sentimento nuovissimo. Amore significa anche sofferenza, tutti i "veri innamorati" hanno sofferto per amore cadendo anche in profonde crisi. Chi ama non viene mai compreso, sembra una cosa così sciocca amare, ma quando inizia a provare del sentimento per qualcuno è tutta un'altra cosa. Amare significa soffrire ed essere felici allo stesso tempo, significa scegliere e fregarsene delle opinioni altrui, significa spegnere il cervello ed aprire il cuore, perché chi usa il cuore non sbaglia mai'

Poso la penna nel portapenne, piego il foglio in quattro e lo metto in un cassetto appena sotto la scrivania.

Mi alzo e torno del letto nella stessa posizione di prima. Chiudo gli occhi e lo penso, lo penso intensamente.
Oh, cavolo, mi manca tantissimo. Mi viene da piangere....ancora. Mi sforzo per non mettermi a singhiozzare facendo una fatica tremenda.

Come ha potuto lasciarmi? Come ha potuto dubitare del mio amore? Non si fida di me?

Queste domande mi rimbombano nella testa da quella che mi sembra un'infinità di tempo.

Ad un certo punto sento una mano accarezzarmi la guancia asciugandosi una lacrima sfuggita al mio controllo. A quel contatto un brivido si propagò per tutto il corpo...ma
...questo effetto me lo fa solo una persona, questo vuol dire che...

Apro gli occhi di scatto ma....

Wtf?

Non c'è nessuno...

Spazio autrice

Ehi, finalmente sono riuscita ad aggiornare, yeeeee!!!

Uomini Di Terra [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora