Davanti a un gran bosco abitava un povero detective chiamato Ryuzaki che non aveva di che sfamarsi; riusciva a stento a procurare il pane per suo marito e i suoi due figli adottivi: Mellel e Nearel. Infine giunse un tempo in cui non poté più provvedere neanche a questo e non sapeva più a che santo votarsi. Una sera, mentre si voltava inquieto nel letto, Light gli disse: "Ascolta marito mio, domattina all'alba prendi i due bambini, dai a ciascuno un pezzetto di pane e Nutella e conducili fuori in mezzo al bosco, nel punto dov'è più fitto; accendi loro un fuoco, poi vai via e li lasci soli laggiù. Non possiamo nutrirli più a lungo" "No marito mio" disse l'uomo "non ho cuore di abbandonare i miei cari bambini nel bosco, le bestie feroci li sbranerebbero subito" "Se non lo fai," disse lui "moriremo tutti quanti di fame, e anche quando ricorda del mio Death Note, almeno avranno una probabilità di sopravvivenza così" e Ryuzaki acconsentì.
Anche i due bambini non potevano dormire per la fame, e avevano sentito quello di cui avevano parlato i genitori. Nearel pensò che per loro fosse finita e incominciò a piangere amaramente, ma Mellel disse: "Stai zitto Nearel, non ti crucciare, ci penserò io." Si alzò, si mise la giacchettina nera, aprì l'uscio da basso e sgattaiolò fuori. La luna splendeva chiara e i ciottoli bianchi rilucevano come monete nuove di zecca. Mellel si chinò, ne ficcò nella taschina della giacca quanti poté farne entrare e se ne tornò a casa. "Consolati Nearel e riposa tranquillo" disse abbracciandolo, poi si rimise di nuovo a letto e si addormentò.
Allo spuntar del giorno, ancor prima che sorgesse il sole, Light venne e li svegliò entrambi: "Alzatevi bambini, vogliamo andare nel bosco; qui c'è un pezzetto di pane con Nutella per ciascuno di voi, ma siate saggi e conservatelo per mezzogiorno, altrimenti rovinate la merenda" Nearel mise il pane sotto il grembiule, invece Mellel aveva le pietre in tasca, poi si incamminarono verso il bosco. Quando ebbero fatto un pezzetto di strada: Mellel si fermò e si volse a guardare la casa, così fece per più volte. Il padre disse: "Mellel, che cos'è che ti volti a guardare e perché‚ ti fermi? Su, muoviti!" "Ah, babbo, guardo il nostro robot giocattolo bianco che è sul tetto e vuole dirci addio." Disse Light: "Ehi, sciocco, non è il robot, è il primo sole che brilla sul comignolo." Mellel però non aveva guardato il robot, ma aveva buttato ogni volta sulla strada uno dei sassolini lucidi che aveva in tasca.
Quando giunsero in mezzo al bosco, Ryuzaki disse: "Ora raccogliete legna, bambini, voglio accendere un fuoco per non gelare." Mellel e Nearel raccolsero rami secchi e ne fecero un mucchietto. Poi accesero il fuoco e quando la fiamma si levò alta, Light disse: "Adesso stendetevi accanto al fuoco e dormite, noi andiamo a spaccare legna nel bosco; aspettate fino a quando non torniamo a prendervi"
Mellel e Nearel rimasero accanto al fuoco fino a mezzogiorno, poi mangiarono il loro pane con la Nutella. Credevano che i genitori fossero ancora nel bosco perché‚ udivano i colpi d'accetta; invece era un ramo che egli aveva legato a un albero e che il vento sbattéva di qua e di là. Così attesero fino a sera, ma i genitori non tornavano e nessuno veniva a prenderli. Quando fu notte fonda Nearel incominciò a piangere, ma Mellel disse "Aspetta soltanto un poco, finché sorga la luna." E quando la luna sorse, prese Nearel per mano. I ciottoli brillavano come monete nuove di zecca e indicavano loro il cammino. Camminarono tutta la notte e quando fu mattina giunsero alla casa paterna. Ryuzaki si rallegrò di cuore quando vide i suoi bambini, poiché gli era dispiaciuto doverli lasciare soli; Light finse anch'esso di rallegrarsi, ma segretamente ne era furioso.
Non passò molto tempo e il cioccolato tornò a mancare in casa, e Nearel e Mellel udirono una sera Light che diceva a Ryuzaki: "Una volta i bambini hanno ritrovato il cammino e io ho lasciato correre, ma adesso non c'è di nuovo più niente, rimane solo una barretta di cioccolato in casa; devi condurli domani più addentro nel bosco, perché non ritrovino la strada: per noi non c'è altro rimedio" L'uomo si sentì stringere il cuore e pensò "Sarebbe meglio se dividessi l'ultimo boccone con i tuoi bambini." Ma siccome aveva già ceduto una volta, non poté dire di no.
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Fiabe Fandom
HumorC'era una volta una maga killer hylian otaku di nome Sissy. Sissy era una fangirl, e decise quindi, grazie alla sua magia, di modificare le fiabe babbane mettendoci personaggi dei fandom, le sue ship e un po' di allegria, creando delle parodie per f...