Caro diario,
sono innamorata?
Dimmelo tu.
Io non capisco più niente.
Ormai mi picchia sempre, dice che lo faccio star male.
Ogni tanto vado ad abbraccialo e lui dice che lo "presso", ed allora mi picchia.
Ma io faccio di tutto per lui, non vedo più nessuno, neppure i miei genitori.
Quando mia madre mi chiama dico sempre che sono occupata e che va tutto bene, non voglio che mi venga a trovare, magari Victor si arrabbia.
Non voglio che si arrabbi, perché non mi piace quando è scontroso, non mi piace per niente.
Mi da la colpa per tutto, anche quando non ho fatto niente.L'altra sera però l'ho visto entrare e posare un mazzo di rose sul tavolo.
Subito mi sono sentita felice, sono andata vederle da più vicino, ma sopra ho trovato un foglietto con scritto un altro nome: Emma.Le nostre rose... quelle che mi ha regalato la prima volta che ci siamo baciati, con un alto nome...
Quando è tornato nella stanza ho chiesto per chi fossero, e mi ha risposto che non erano affari miei.
Istintivamente, presa dal momento, gridai che invece avevo il diritto di saperlo, e che doveva rispondermi subito.
Però, forse non avrei dovuto.
Si è arrabbiato, è impazzito, e mi ha picchiato ancora, più forte delle alte volte.
Mi ha picchiato con foga; calci, pugni, schiaffi.
Poi è uscito, lasciandomi priva di forze e piena di lividi sul pavimento.
Non riuscivo a muovermi, mi faceva tutto male, piangevo e sanguinavo; volevo solo rimanere li e sperare che tutto finisse.Quando tornò verso notte tarda, mi prese e mi portò a letto.
Il giorno dopo mi svegliai tutta addolorata, con la faccia gonfia, piena di lividi, ed un foglietto davanti al letto con scritto "Scusami ma non dovevi farmi arrabbiare, certe cose non le puoi sapere".
Sotto quest ultimo, una rosa, quelle che ormai conosci.Io non lo so, caro diario, se sono ancora innamorata, non credo di esserlo più...
Non era questo il tipo di amore che volevo...Ora vado, lo sto sentendo entrare, e non voglio che sia arrabbiato.
Almeno per questa volta.Ciao diario,
Margherita.
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Caro diario, sono innamorata!
Short Story-Tieni- disse mia mamma posandomelo tra le mani -questo è un diario segreto! Qui potrai scriverci tutto quello che pensi, provi, o anche solo disegnarci qualcosa!- -Ma mamma, ho solo 6 anni, non so ancora scrivere bene!- replicai io, aggiungendo una...