Poso le valigie nell'auto di mio zio e salgo a bordo.
-Allora tesoro come va?- chiede sorridendomi mio zio -Bene- sussurro.
Devo tutto a lui, é riuscito a tirarmi via di li dopo tanti sforzi, gli voglio bene ma allo stesso tempo lo odio, già lo odio perché somiglia troppo lei, la donna che mi ha abbandonata senza un motivo.
-Pensi ancora a lei vero?- chiede come se mi stesse leggendo il pensiero -Si, dopo dieci anni cerco ancora di capire il motivo per cui l'ha fatto e sopratutto perché non ho un padre- sbotto.
Non ho mai saputo il nome di mio padre, in casa non c'erano né sue foto né suoi vestiti. Non so se mio padre é alto, se é magro, se ha la barba o i baffi oppure nessuno dei due, se porta gli occhiali. Non so com'é fatto il suo volto, tantomeno se ha creato una nuova famiglia.
-I tuoi genitori si sono lasciati prima che tu nascessi, non so esattamente chi sia tuo padre perché in quel periodo io e tua madre non ci frequentavamo molto, so solo che lei lo chiamava Peter, però potrebbe benissimo essere un nome inventato.- confessa mio zio.
Devo dire che l'informazione che mi ha dato mio zio mi ha un pó rassicurata, anche se non so se Peter é il suo vero nome farò di tutto per trovarlo.
Il silenzio che c'é nell'auto é abissale cosí ne approfitto per ammirare il panorama che scorre lungo il finestrino.
-Siamo quasi arrivati!- mi avverte felice zio John, annuisco con il capo restando sempre voltata verso il finestrino.
Ora non vedo piú il mare o i prati fioriti ma vedo enormi ville e palazzi giganteschi.
-Questa é la tua scuola- dice indicando l' East high scool. -Mh interessante- sbuffo annoiata.
-La mattina tu e Ashley verrete a piedi visto che siamo a venti minuti di distanza- mi informa una volta artivati davanti casa.
-Ciao tesoro!- mi accoglie calorosamente zia Mary -Ciao zia- ricambio -Su vieni dentro cosí saluti anche Ashley e Gabriel- -Certo-.
Per quel poco che conosco i miei cugini sembrano abbastnza simpatici, spero che andremo d'accordo.
Entro in casa e li saluto.
Mi cugina é una ragazza molto tirata e scommetto qualsiasi cosa che é anche la piú popolare a scuola, mentre Gabriel é un tipo molto alla mano.
-Questa é la tua camera, ovviamente puoi decorarla a tuo piacimento- cinguetta muovendo le braccia facendo cosí, tintinnare quella miriade di bracciali posti sui suoi polsi.
-Certo- dico sorridente.
Comincio a sistemare gli abiti nell'armadio, poi metto tutti i miei libri nella libreria. Ora che la stanza é sistemata mi stendo un pò sul letto.
Purtroppo il momento di relax che mi sono concessa é durato pochissimo dato che zia Mary mi ha chiamato per pranzare.
-Spero ti piacciano gli spaghetti- domanda mia zia -Sisi, moltissimo- annuisco felice.
Durante il pranzo non chiacchiero molto, all'orfanotrofio durante il pranzo o la cena dova esserci assoluto silenzio.
-Allora Haily, come ti trovi nella tua nuova famiglia?- domanda zia Mary -Ohm...bene- rispondo timidamente.
-O almeno spero- sussurro senza farmi sentire da nessuno.
Terminiamo il pranzo e aiuto zia Mary a sparecchiare -Lascia tesoro, ci penso io, va con gli altri sul divano- dice.
Seguo ciò che mi ha appena detto mia zia e mi siedo accanto a Gabriel.
-Quando avete gli allenamenti?- domanda zio a mio cugino -Oggi pomeriggio ho il primo- risponde ques'ultimo.
-Io oggi pomeriggio vado in centro a fare shopping con le mie amiche- squittisce Ashley - -Tesoro perché non porti tua cugina con te- propone mio zio lasciandomi di soppiatto.
-No- risponde lei ferma -Perché no?- domanda zio John -Non preoccuparti, tanto non ho voglia di uscire, starò in camera a leggere- li informo alzandomi dalla poltrona su cui sono seduta per recarmi poi in camera.
Mi stendo sul letto e resto ferma a fissare il soffitto.
-Posso?- chiede Gabriel dall'altro lato della porta -Certo- rispondo.
-Scusala, non voleva essere scortese- -Tranquillo, sono abituata ad essere evitata- lo informo -Se ti va puoi venire a vedere il mio allenamento di lacrosse- dice Gabriel, accetto l'invito e comincio a prepararmi per l'evento.
Indosso dei pantaloncini neri a vita alta con un top crop bianco, un paio di converse alte bianche e lego i capelli in una coda alta.
Metto un pò di mascara e sono pronta.
Scendo giú e con Gabriel ci avviamo al campo dove si terrà l'allenamento.
-É lontano il campo?- domando incuriosita -Non molto, ecco é li- dice indicandomelo con il dito, già da quí riesco ad intravederlo cosí intuisco che non é molto lontano.
Dopo circa dieci minuti di camminata arriviamo al campo.
-Vieni ti presento i miei amici- -Ohm, ok- dico.
Gabriel a differenza di Ashley é molto piú socevole e simpatico.
-Allora lui é Barry,il mio migliore amico- -Piacere, io sono Haily- mi presento a Barry porgendogli la mano -Barry- dice lui stringenndola.
Resto ammaliata dalla sua bellezza, ha i capelli biondi, gli occhi azzurri, delle labbra sottili contornate da un filo di barba e un fisico mozzafiato.
Guardo l'allenamento con molto interesse, non mi piace molto lo sport però dopo aver conosciuto Barry penso che comincerò ad appassionarmi di lacrosse.
Teminato l'allenamento facciamo rientro a casa, giusto in tempo per la cena.
-Cosa c'é per cena?- chiede Gabriel curioso -Pollo arrosto- risponde la zia.
-Ti converrà non sederti accanto a me,sai potrei terminare anche il pollo nel tuo piatto- boffonchia mio cugnio facendomi ridere -Adoro il rischio- lo beffo.
Dopo vari battibecchi tra me e Gabriel su dei pezzi di pollo, saluto tutti e mi dirigo in camera mia.
Indosso il pigiama e vado a letto felice.
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Unconditionally
FanfictionHaily é una giovane sedicenne americana che, per ben dieci anni, ha vissuto in un orfanotrofio. Dopo anni di tentativi suo zio é riuscita a prenderla in adozione. Haily in pochissimo tempo si ritrova catapultata in un'altro mondo, totalmente divers...