Capitolo 6. Una tragedia

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30novembre,
Ecco qui ora c'è la verità,
Era da un bel po' che prendevo sostanze ovvero medicine per  i miei continui sbalzi di umore.
Oggi io mi ero svegliata alle2:30 del mattino e vidi un uomo che cercava di entrare a casa di Annie era un uomo incappucciato io ero  riuscito finalmente ad avere il mio binocolo guardavo il l' orizzonte quando poi ho visto ...quando poi ho visto ,un uomo che scavalcò il cancello della mia amica Annie e mi guardava con gli occhi da pazzo mi faccio un cenno tipo per salutarmi io non so proprio che cosa voleva significare.
Gridavo e gridavo per tentare di chiamare a qualcuno, ma nessuno mi rispondeva nessuno nessuno. Poi mi trovai in strada a terra e trovai il sangue e il coltello nella mia mano e poi.. E po io non so come continuare mi dispiace poi chiamai là polizia e .... E.... Mi presero e mi portarono in carcere. I miei non sapevano cosa dire . Io io io ......................
Ero spaventato ero amareggiato volevo morire non volevo più vivere volevo lasciare ogni speranza di vivere avevo il suo corpo fra le mani ed era fredda come il ghiaccio con un buco nella schiena di non normali dimensioni ero spaventato volevo morire.... I miei farmaci mi fanno uscire di matto e poi i poliziotti mi hanno dovuto stordire per prendermi e portarmi in centrale. È finita mi sentivo dire mentre mi addormentavo in modo dolce.

Il Ragazzo che guardò troppo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora