Percy:
Quella mattina a Nuova Roma mi ero svegliato nel letto con una Annabeth che si stava stiracchiando da seduta, e quando fui in grado di distinguere meglio le figure che erano intorno a me, feci un mentale e brevissimo elenco degli oggetti che occupavano la stanza (qualche giorno fa era entrato un puledro-alato nella notte e io e Annabeth ci siamo svegliati con la camera a soqquadro e un puledrino che se la dormiva della grossa sopra un mucchio di vestiti smangiucchiati): la bacheca con le mie fotografie e con quelle scattate dai miei amici e dalla mia fidanzata c'erano tutte, la grande fotografia appesa al muro come se fosse un quadro, raffigurante me e Annabeth al Campo Mezzosangue, era integra, i comodini a lato del nostro letto matrimoniale erano tutti in ordine, e dalla vasca di pietra piena d'acqua (trasferita dal Campo) capivo che non ci aveva bevuto nessuno. Guardando quella vasca mi ricordai del suono che producevano le onde del mare quando si scontravano contro gli scogli e del bellissimo colore dell'oceano. In quel momento pensai che non esistesse niente di più bello di tutto ciò, ma poi mi voltai e mi ricredetti: Annabeth di profilo, con gli occhi chiusi, e la testa proprio nel punto in cui ci sarebbe dovuto essere il sole e i raggi di quest'ultimo che sembrava formassero un'aureola tutt'intorno al suo magnifico viso adesso era in cima alla classifica. Poi Annabeth si voltò verso di me e con un sorriso mi disse: -Buongiorno amore.
-Buongiorno.
-Oggi niente puledrini-volanti a cui dare la propria biancheria come colazione?- mi disse con una risatina.
Quel cavallo stava così bene nel nostro appartamento, mi aveva telepaticamente detto, che non voleva più andarsene, allora io iniziai a cercare di convincerlo, e dopo non mi ricordo che genere di conversazione, il piccoletto se ne uscì con un commento del tipo: "I tuoi vestiti hanno un buon sapore!"
Ripensandoci capii anche il perché: Annabeth in quel periodo era molto impegnata alla progettazione di non so che tipo di edifici per Nuova Roma, allora mi aveva chiesto di andare a prenderle alcune cose per l'appartamento al Foro, e una di quelle cose era il detersivo alla clorofilla (fino a quel momento non sapevo neanche che esistesse un detersivo del genere), ma visto che nel Foro il detersivo lo vendono in una bancarella dove secondo me non sanno dell'esistenza delle etichette e scrivono il nome del detersivo su un biglietto minuscolo, con la dislessia che mi ritrovo, mi sono ritrovato a comprare un detersivo all'erba di prato fresca (no, davvero, questi romani non riescono a vendere dei detersivi normali?!), e di conseguenza ci siamo ritrovati un bucato al profumo di erba di prato fresca.
Quindi, ritornando a noi, mi sono ritrovato a dare un po' della mia biancheria a questo puledro, che poi mi ha detto che quella scorta gli sarebbe bastata alla stragrande per darne anche un po' a sua madre.
Da allora tengo la mia biancheria in un cassetto ben chiuso.
Dopo quel ricordo guardai l'orologio sul comodino dalla parte del mio letto e mi resi conto che io e Annabeth avevamo dormito un po' troppo: erano le 10.37.
Allora mi alzai dal letto, presi un paio di jeans, una maglia del Campo Mezzosangue, della biancheria pulita e mi andai a fare una doccia veloce.
Quando uscii dalla doccia e andai in cucina trovai Annabeth che stava parlando allegramente con un mio amico di vecchia data: Grover Underwood.
-Percy!- esclamò lui –Da quanto tempo che non ci vediamo! Come stai?
-Ehi Grover! Io sto davvero alla grande. E tu invece come te la passi? Come va con Juniper?
-Beh, sai è proprio uno dei motivi per cui sono qui: abbiamo deciso di sposarci, anche se non sappiamo ancora quando, e mi piacerebbe molto se voi due foste i miei testimoni.
-Wow, sarebbe davvero fantastico!- disse Annabeth.
-Congratulazioni!- aggiunsi io –Si, sarebbe davvero un onore.
Poi ci strinse tutti e due in un abbraccio, ringraziandoci. Infine aggiunse: -L'altro messaggio che vi porto è da parte di Chirone: vi vuole entrambi al Campo Mezzosangue, probabilmente per parlarvi di qualcosa di importante.
A qual punto Annabeth si alzò.
-Annabeth, dove stai andando?
-A preparare le cose per il viaggio Testa d'Alghe, no?
A.U.
Mi dispiace di aver pubblicato così tardi (8 mesi! Mi faccio schifo da sola... °-_-), ma questo capitolo, che è un po' corto, non mi convinceva mai. Spero di riuscirne a pubblicare almeno un altro (già in corso) questa estate. Ricordo a tutti/e voi che domani esce in Italia "The trials of Apollo" (io domani andrò in libreria con @Agnzawa, che è una brava persona)! Ringrazio tutti/e per la vostra pazienza,
-P. anna
P.S.
Commenti e consigli sono ben graditi (e un po' di pubblicità non guasterebbe ;D)
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REMEMBER
FanfictionKatie White è una normale tredicenne, o almeno così pensa fino ad un certo giorno in cui scoprirà di essere una mezzosangue.. un po' speciale. Anzi, unica. Questa è la mia prima storia, spero che vi piaccia. X, Anna