A volte possiamo sentirci soli anche quando siamo circondati di gente. A volte possiamo sentirci inadeguati anche quando conosciamo il mondo intorno a noi praticamente da sempre. A volte ci rendiamo conto degli amici o dei famigliari che perdiamo solo quando questi sono ormai andati via. E, a volte, solo le persone forti riescono ad aprirsi, ad adattarsi, a ricominciare da capo, ad ammettere i propri sbagli. A volte è necessario un cambiamento. Altre volte bisogna scappare per poi tornare indietro. Non per forza una fuga dettagliata e pensata, anche una fuga dell'ultimo secondo, guidati dal destino verso una meta ignota. Forse proprio il fato ha condotto Sabrina a New York. I clacson assordanti delle auto, le luci infinite di questa città, i monumenti imponenti, i taxi gialli, i chilometri smisurati che la separano dall'Italia possono confondere; ma quando il passato torna con le sue ombre oscure e con i suoi scheletri nell'armadio, ci ricordiamo che viviamo tutti sotto lo stesso cielo, che non siamo poi così lontani, che è ora di affrontare le difficoltà con la testa alta ed il petto in fuori, che una soluzione, alla fine, si trova sempre. Inconsciamente Sabrina potrebbe legarsi ad un'altra persona e potrebbero giungere alla felicità, all'allegria, alla gioia e, nelle migliori delle ipotesi, anche all'amore puro composto di carezze, baci, abbracci, piccoli gesti, gelosia e spensieratezza. Una ragazza timida, abituata a contare esclusivamente sulle proprie forze e con un grande segreto sulle spalle. Un ragazzo presuntuoso e saccente, ma pronto a prendersi cura della sua famiglia. James non ha ancora trovato l'amore della sua vita, tuttavia non sembra neppure cercarlo. Quando, però, l'amore si interpone prepotentemente sulla sua strada, egli deve solo accettarne le conseguenze e farsi trasportare dalla magia di questo sentimento. Per Sabrina una domanda segnerà per sempre la sua vita, e quella di molti altri.
