/seven devils /

Atto 3 // Midnight

In the darkness before the dawn
In the swirling of this storm
When I'm rolling with the punches and hope is gone
Leave a light, a light on

Era mezzanotte e tutto taceva intorno a lui. Tutto, anche il tormento interno che di solito aveva.

Credeva di impazzire in quella snervante attesa.

Aspettava solo che quel dannato cancello dorato si aprisse e Michael ne comparisse con il suo solito sorriso sulle labbra.

Era l'unica persona in grado di comprenderlo, nonostante fosse così diverso da lui.

Al confine dei loro mondi c'era un giardino.

Ampie cancellate dai battenti dorati stridevano contro i cancelli arrugginiti e malconci che portavano al suo regno.

Tutt'attorno ad essi c'erano piante morenti, alberi avvizziti, che a poco a poco diventavano sempre più fitti e rigogliosi mano a mano che si avvicinavano alle cancellate che brillavano sotto il bagliore lunare.

Federico si ritrovò a sperare di poter abbattere quei cancelli un giorno.

Qualche tempo prima aveva anche guidato una spedizione li. Aveva oltrepassato i cancelli minacciando le guardie.

Gli era sembrato tutto così strano. Non c'era niente di decadente, nulla di fuori posto.

Avrebbe quasi voluto spaccare un vetro, rovesciare un cassonetto, fare qualcosa per riportare un po' di ordine in quel caos.

Ma non doveva essere tutto così sbagliato se era da li che veniva Michael.

I cancelli dorati non fecero quasi rumore quando un paio di ali candide oltrepassarono la soglia.

"Sei in ritardo" disse Federico, il volto ancora nascosto da quelle ali nere come la pece che aveva.

Sembrava quasi un'accusa, ma Federico la fece con il sorriso sulle labbra.

Riusciva a ridere di gusto solo in sua presenza.

"Oh, credo tu possa perdonare cinque minuti di ritardo" disse Michael sogghignando.

Era loro usanza vedersi tutte le sere in questo posto di confine tra i due mondi, allo scoccare della mezzanotte. Parlavano di un po' di tutto, oppure Federico chiedeva a Michael di cantare.

Il cielo era diviso equamente come sempre.

Nuvole cupe e dense venivano dal regno degli angeli delle tenebre, mentre sul regno della luce splendeva un cielo pieno di stelle.

"Di cosa vuoi parlare?" disse Michael, le ali candide ripiegate dietro di lui.

"No, voglio sentirti cantare" disse Federico

"Qualche richiesta?"

"Quello che vuoi"

Michael iniziò a cantare con trasporto e a Federico sembrò di non essere più così scuro e burbero come credeva

Millions of miles from home
In the swirling swimming on
When I'm rolling with the thunder but bleed from thorns
Leave a light, a light on
Leave a light, a light on

A Gennaro veniva quasi da ridere. Una di quelle risate isteriche di chi non crede a cosa sta vedendo.

Federico, suo fratello e sovrano , stava facendo gli occhi dolci al nemico.

Se loro padre fosse ancora vivo avrebbe rinchiuso Federico per il resto della sua vita.

"Che diamine state facendo voi qui?"

riconobbe subito quella voce autoritaria quando la sentì.

Un paio di pesanti ali bianche avevano appena depositato il capitano delle guardie del regno della luce vicino a lui.

Alessio Iodice lo stava guardando dall'alto, sguardo autoritario e tutto.

Dio, era bello come sul campo di battaglia.

"Potrei fare la stessa domanda"

"Prima io" disse lui "Chi siete?"

"Chi siete voi?"

"Sono il capitano Iodice e sono qui per proteggere l'incolumità di sua maestà il principe Penniman del regno della luce"

"Dio, quanti paroloni" disse Genn, roteando gli occhi "Io sono il principe Raia, ok? Regno delle tenebre, presente? Per quel che ne so mi era permesso stare qui"

"Non in presenza di sua maestà"

"Anche il mio sovrano è qui e sono solo preoccupato per lui"

"Credevo steste cercando di destituirlo, sua maestà" disse il capitano, accigliato.

"Credo tu mi confonda con qualche altro principe, tipo il principe Sada. È più una cosa da lui. Ma dammi del tu, ti prego"

"Bene" disse Iodice "Per me siete comunque il nemico. E il tuo sovrano ha appena baciato il mio"

Soho Corner :

CHIELLINI E PELLÈ EROI NAZIONALI.

E niente, ho messo anche un po' di Gennex, perché ci sta sempre bene.

E con questo ho finito il giro per l'ennesima volta.

Preparatevi a dire addio a qualche long nel prossimo (tipo Talk about you)

un bacio, jess

song  : Midnight // Coldplay