Never had much faith in love or miracles
Never wanna put my heart on the line
But swimming in your world is something spiritual
I'm born again every time you spend the night
I loro incontri erano diventati quasi una piacevole quotidianità. Non passava giorno in cui ne Federico, ne Michael, non tenessero fede alla loro promessa.Ma venivano seguiti, ogni volta.
Il capitano delle guardie del regno della luce Iodice e il principe Raia del regno delle tenebre non perdevano giorno per seguire i rispettivi sovrani e tenerli da lontano.
Gennaro, dal canto suo, veniva tutti i giorni in quel giardino anche per un altro motivo.
Era segretamente innamorato del Capitano Iodice da quando lo aveva salvato in battaglia, l'unica volta che era stato costretto ad andare.
Ma non l'avrebbe mai ammesso ad anima viva.
"Dio, come sono mielosi" sbuffò il capitano un giorno, mentre i loro sovrani si scambiavano un bacio.
In realtà, da quel che sembrava, il capitano non adorava molto quella situazione.
Al contrario, Gennaro quasi invidiava il fratellastro.
Voleva qualcuno a cui legarsi in una maniera così indissolubile
Infondo, se suo fratello si era innamorato di una figura così angelica come il principe Penniman forse poteva farlo anche lui.
Ma il comandante non sembrava dello stesso parere.
Lo osservava in silenzio, quando credeva che Gennaro non se ne accorgesse.
Era frustrante. Di certo non si aspettava tale timidezza da un dannato comandante di un esercito.
Cause you make feel like, I've been locked out of heaven
For too long, for too long
Yeah you make feel like, I've been locked out of heaven
For too long, for too long"Che intendete?" chiese Gennaro "Non vi piacciono le storie romantiche?"
"Non quando sono così innaturali" disse il capitano "Il nostro sovrano non sarebbe molto contento di sapere che il suo unico erede stia fraternizzando in questo modo con il nemico"
"Andate a fare il bravo soldato allora e ditelo, cosa ve lo impedisce?" chiese curioso Gennaro.
"No, il principe non si fidi più di me. E per proteggerlo e guardargli le spalle e bene che io sia qui" disse Alessio risoluto "E voi, cosa vi fa seguire il vostro sovrano tutti i santi giorni?"
"Prima di tutto è mio fratello" disse Gennaro "Beh, fratellastro. A nostro padre piaceva divertirsi. In più , se fosse qui Giovanni , il vostro caro principe sarebbe già morto e portato come trofeo nelle strade del nostro regno. Ritenetevi fortunato che sia stato io a scoprirlo"
"E allora perché anche voi non fate la spia?" chiese Alessio.
"Quello del Re è un mestiere complicato" disse Gennaro, alzandosi in piedi "Ritengo che Fede si meriti qualcosa di bello dopotutto"
"Dove andate?"
"Si sbaciucchieranno ancora per un paio di ore. Pensavo di sgranchirmi le gambe" disse Gennaro.
Il capitano Iodice si soffermò qualche istante ad osservarlo primo di reagire.
Lui , che praticamente viveva con la candida uniforme del corpo di guardia reale, le sue ali bianche immacolate che stridevano contro i capelli scuri, sembrava in totale contrasto con se stesso e quel principe così dannatamente elegante e diverso per essere un buzzurro "dell'altro lato".
Saranno quei dannati jeans neri che indossa come una seconda pelle, quella giacca di pelle logora da cui spuntavano le ali nere come la pece, anch'esse così in netto contrasto con la carnagione bianchissima e i capelli biondi.
Sembravano essere entrambi nati dal lato sbagliato della medaglia. Gennaro non sembrava uno di loro, così come , a volte, Alessio non sembrava un angelo della luce.
Aveva ucciso in battaglia, aveva fatto cose riprovevoli.
Ma era tornato sempre a casa con una medaglia da appuntare. I suoi superiori gli dicevano che "era per il bene del regno".
Ma Alessio stava incominciando a dubitare di tutto quel "bene".
Gennaro gli stava facendo cambiare idea. Lui che, tutto vestito di nero, sembrava qualcuno che non appartenesse minimamente a quel mondo.
Nel regno delle tenebre c'era un usanza. Così come a lui venivano date medaglie ogni volta che uccideva qualcuno in battaglia, ai membri della casa reale del regno delle tenebre veniva attaccato un piccolo ciondolo a forma di ala d'orata a una delle ali, come una sorta di pircing.
Quelle del principe Lucia ne erano piene, su entrambe le ali, ma quelle di Gennaro, fatta eccezione per qualche piuma mancante nell'ala sinistra, erano intatte.
"Andiamo?" chiese Gennaro accigliato, riportandolo alla realtà.
Solo allora Alessio si mosse. Lo raggiunse in due falcate ampie, mettendosi poi al suo fianco.
"Allora, è un po' che ci vediamo con questi dannati appostamenti. Che dici se ci diamo del tu?" disse Gennaro sogghignando.
"Non potrei mai" disse Alessio "Siete un principe dopotutto"
"Vi do io il permesso" disse Gennaro "Allora, Alessio, non dirmi che non ti sei mai innamorato?"
Aveva uno sguardo furbo, come se volesse scoprire ogni suo più intimo segreto.
"Si, certo" disse Alessio "Una ragazza del mio regno. Eleonora"
"E vi siete lasciati?"
"No, è stata uccisa da uno di voi. Ecco perché mi sono arruolato"
"Mi-mi dispiace. Come è successo?"
"Un saccheggio. Qualcuno dei tuoi è venuto e ha rapito un po' di persone, compresa lei. Quando sono andato a cercarla ho trovato solo il corpo"
"Capisco" disse Gennaro "E ti sei arruolato per trovare il colpevole ? Volevi vendetta?"
"No, volevo solo che non accadesse ancora. Dovete ammettere pri-ehm Gennaro, che tuo padre era piuttosto barbaro"
"Non sono qui a dire il contrario" disse Gennaro "Per quel che mi riguarda trovi un grande sostenitore di questa teoria"
"Ma?"
"Avanti, ammettilo. Anche voi fatine luccicose provate rabbia. Anche voi volete uccidere qualcuno per pura vendetta. Siete esattamente come noi"
"Forse" disse Alessio "Forse mi è passato per la mente per un pò"
"Appunto" disse Genn "Siamo entrambi angeli, dopotutto. La divisione del nostro mondo è basata solo sul fatto che voi siate gli esseri puri e immacolati, e noi quelli cattivi. In realtà siamo la stessa cosa. A volte non la capisco davvero questa divisione"
"Forse hai ragione" disse Alessio "Ma devi ammettere che noi vi attacchiamo solo se costretti, a differenza vostra."
"Siamo un po' permalosi, lo ammetto" disse Gennaro ridendo.
Si erano allontanati fin troppo, ormai, ma poco importava.
I due continuarono a camminare, lasciando i loro sovrani alla loro intimità.
Soho Corner:
Essendo domani Halloween, ho pensato di aggiornare la fic più "Spooky" che avessi in repertorio.
Come va?
Ho visto che ho superato i 200 e mi sono un po' commossa.
Grazie ragazze, dal più profondo del cuore
un bacio
jess
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/seven devils /
FanfictionIl mondo è equamente diviso in due fazioni, angeli delle tenebre e angeli della luce. Federico e Michael sono i rispettivi sovrani. Nel bel mezzo di un campo di battaglia, una serie di sfortunati eventi li porterà a conoscersi e ad innamorarsi no...