Extra.

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Fedez lasciò che la truccatrice sistemasse i brufoli e le borse viola sotto gli occhi, anche se questo voleva dire star seduto per più mezz'ora su una scomoda sedia in pelle (dove tra l'altro sudava copiosamente) davanti a una stupida postazione del trucco e parrucco.
In una situazione normale avrebbe imprecato per quella tortura obbligatoria per via delle luci posizionate sul palco e per le telecamere: odiava con tutto sé stesso le setole dei pennelli sulla pelle, gli provocavano un solletico allucinante e il fondotinta a fine puntata lo faceva sudare atrocemente.
Non era quindi strano che nella edizione di X Factor 11, Fedez si fosse guadagnato per il quarto anno consecutivo il titolo di "giudice rompicoglioni del backstage".
Eppure quel pomeriggio non fu così odioso, anzi, riusciva a non mugugnare insulti sotto voce e a stare immobile, il cellulare dimenticato in una tasca della giacca sotto lo sguardo attonito delle truccatrici, troppo contente di non sentir le lamentele di Fedez.
E per la prima volta nella sua carriera da giudice, fu il primo ad essere pronto per il programma e si diresse a passo di marcia verso il punto di ritrovo dove Cattelan lo avrebbe annunciato insieme agli altri.

Arisa arrivò allegra ed elegante come sempre, il passo leggiadro che sprizzava positività da tutti i pori; Manuel Agnelli si limitò ad un cordiale saluto con un cenno del capo ai due e né Arisa né Fedez se la presero piú di tanto, sapevano che era il modo dell'uomo per esprimere simpatia.
Fedez chiacchierò con i due colleghi del più e del meno in maniera pacata e gioviale, almeno fino a quando una figura alta e terribilmente attraente non venne verso di loro, l'ultimo giudice che mancava all'appello.
- Ciao amico Mika! - e Arisa abbracciò la pop star, che ricambiò con affetto quella stretta in segno di amicizia, seguita poi da Manuel.
Quando fu il turno del rapper di salutare, l'aria divenne improvvisamente fredda.
- Ciao. - fece Federico guardandolo storto.
- Good evening. - rispose Mika senza batter ciglio, fissandolo dall'alto in basso in tutti i sensi letterali che poteva avere quell'espressione italiana.
Un silenzio tombale alleggiò in mezzo a loro, indifferenti di fronte all'imbarazzo crescente di Manuel e Arisa, che fortunatamente cercò di risollevare di poco la situazione ripassando le categorie assegnate loro nei giorni precedenti.
Riuscì nell'intento e i due innamorati abbandonarono i loro propositi bellici: li aspettava una lunga sessione di selezioni dei bootcamp che si sarebbero conclusi solo a notte fonda e se già due dei giudici avevano la luna storta, voleva dire giornata rovinata sia per gli altri poveri residenti al tavolo sia per i poveri "futuri talenti della musica".
A interrompere quella tensione arrivò un tecnico dicendo loro di avviarsi verso la scalinata per farsi annunciare dal conduttore e il silenzio sparì con gli applausi del pubblico in delirio.

Mika e Fedez erano diventati una coppia ufficiale un anno dopo X Factor 9.
Fedez aveva vinto le proprie paure che lo tormentavano da quando era iniziata la sua carriera musicale, ovvero quello di essere abbandonato dai suoi fan, cosa che non avvenne perché tutti espressero la loro solidarietà a lui e al compagno tanto erano amati dall'inizio della nona edizione. Mika invece aveva messo da parte il suo orgoglio e la sua testardaggine ad ammetere che sì, si era innamorato perdutamente del suo collega rapper lasciando lo storico fidanzato e sì, non appena Fedez aveva pubblicato sui suoi profili social l'annuncio del suo coming out era stato tutto molto più semplice per la sua vita sentimentale impegnata: niente più baci rubati in camerino, niente piú scappatelle notturne a casa dell'altro quasi fosse un ladro e via dicendo.
Erano felici, il lavoro andava a gonfie vele, erano in perfetta sintonia ed i loro fan li adoravano.
Armonia di coppia che mancava in quell'ultima settimana.
Finite le lunghe sessioni di scrematura dei talenti, il pubblico era uscito lentamente dal teatro e i giudici si erano diretti nei propri camerini. Come ogni anno un autoparlante informò le persone di non dimenticarsi i propri oggetti personali sugli spalti e di tenere a portata di mano un ombrello, visto il temporale estivo che incombeva fuori dal teatro.
Fedez aprì la porta e si rinchiuse dentro e non si stupì di trovare solo la madre che lo guardava in cagnesco, pronta a fargli l'ennesima ramanzina dopo aver scacciato i suoi due accompagnatori di fiducia, J-Ax e Rovazzi.
Il rapper pregò mentalmente qualche strana divinità per far sì che finisse in fretta anche quella parte.
- Gran bella puntata, Federico, davvero! -
Si limitò a scrollò le spalle e a sedersi sul divano in pelle mentre Tatiana continuava a fulminarlo.
- Grazie. Sono un professionista io, non come quella giraffa traditrice. -
- Giraffa che ha cercato di farsi perdonare per le sue cazzate (se così possono chiamarsi), per tutta la giornata di ieri e che hai bellamente ignorato fino ad oggi! - sbottò lei - Quando imparerai ad essere maturo e a dividere completamente il lavoro dalla tua vita sentimentale? -
Federico la fissò con aria di sfida senza preoccuparsi di apparire infantile.
- Quando magari quell'inglesino la pianterà di fare altrettanto e di non farmi scoprire le cose dai tecnici! - e la conversazione si chiuse appena Fedez si alzò dal divano per uscire dal camerino, diretto verso l'ascensore per tornarsene a casa il prima possibile.
Con passo deciso andò alla propria destinazione, ma a metà del tragitto dovette trattenere un verso sorpreso quando vide il suo fidanzato davanti alla porta dell'ascensore con in mano la pesante borsa in pelle; probabilmente stava aspettando che arrivasse al piano.
Fedez non aveva proprio voglia di vederlo e stava per svignarsela per prendere le scale poco più in là in fondo al corridoio, ma ovviamente la fortuna di non essere beccato era andata a farsi benedire.
- Che hai? Davveri vuoi andare avanti in questo modo per tutto il tempo evitandomi? -
Fedez, se possibile, si arrabbiò ancora di più con lui: non solo era stata fatta una delle peggiori registrazioni dell'intera storia di X Factor Italia, ma anche la ramanzina della sua dolce metà si doveva beccare e Mika nemmeno si era voltato verso di lui per pronunciare quella frase.
Si impose a fatica un certo autocontrollo, anche se precario in un momento come quello dove aveva solo bisogno di sfogarsi tirando pugni su un sacco da boxe.
Si avvicinò a lui con aria di sfida, le braccia incrociate e una espressione adirata in volto, che non sparì nemmeno quando arrivò l'ascensore con un sonoro dlin. Solo a porte chiuse Fedez si decise a parlare col collega.
- Non è colpa mia se hai delle amicizie di merda, Micheal Traditore Penniman Jr. - iniziò saccente - E poi non mi risulta che tu ti sia posto il problema di avvisarmi quando hai fatto la cazzata! -
- Amicizie che avevi anche tu ano scorso, mi pare.. e non provare a correggere miei errori grammaticali che non è il caso! Ti avverto, Fedè. -
Federico gli prese il braccio strattonandolo verso il basso, dove Mika incontrò gli occhi nocciola del fidanzato.
- Avvertirmi di cosa?! Sei tu quello che non mi ha detto niente! -
- Perché sappevo di questa tua reazione! Certe volte sei peggio di mio nipote e lui è ancora un bambino! -
Prima ancora che Fedez potesse ribattere l'ascensore si fermò con un violento botto, facendo cadere i due cantanti a terra.

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