La cameretta era dipinta di rosa, un rosa lieve, non troppo forte, in giro per essa si potevano trovare pupazzi di tutti i tipi, di qualsiasi animale, ma Skylar dormiva sempre con lo steso, un piccolo draghetto verde che le aveva comprato sua zia Gillian il primo giorno che si erano trasferite nella piccola città di provincia che è Silltown. Gilly entrò nella cameretta, troppo stretta per la troppa roba che la piccola possedeva, voleva darle il meglio, anche se lei non lo richiedeva mai. Skye scatto in piedi dal letto, rischiando quasi di cadere sul pavimento rigido, ma con un movimento rapido riprese l'equilibrio e con un balzo si sedette sul letto, pronta come ogni sera alla sua favola preferita, una solo sua.
<< Mi racconti della principessa Rosalie? >> Gilly a quel punto sorrideva, al tempo Skye non poteva fare caso al dolore celato dietro di esso, agli occhi colmi di solitudine. Si limitava ad accucciarsi sotto le coperte ascoltando le avventura di una giovane principesse che cavalcava draghi. Talmente ne era fissata con la favola da costringere sua zia a comprarle un drago solo per lei, chiamandolo con il primo nome che le venisse in mente. Gilly aveva rabbrividito sentendo il nome pronunciato dalle sottili labbra della bambina.
Skye si alza dal letto nella profonda notte, gli occhi spalancati davanti a quella parete che non è più rosa, ma un semplice glicine chiaro, in contrasto con i mobili bianchi. I capelli impastati dal sudore sul volto. Con gli occhi cerca il draghetto in tutta la stanza, ma del peluche non c'è ombra. Si alza dal letto, come se cercarlo fosse di vitale importanza, si muove con nervosismo per tutta la stanza, cercando quello che per anni è stato il suo migliore amico. Lo trova in alto, in mezzo a delle cianfrusaglie all'interno dell'armadio. Lo guarda con attenzione, è più piccolo di quello che ricordava, anche se sa che in realtà è lei che realmente è più grande, cresciuta. Si butta seduta sul letto, pensando di essere pazza. Abbassa lo sguardo guardando il piccolo pupazzo, gli occhietti neri la fissano indagatori, lei sorride, ritornando per una manciata di secondi, bambina.
<< Fa un caldo bestiale >> Kim immerge le lunghe gambe bianche nella piscina del suo giardino, Skye invece si rilassa restando a mollo, lasciando che l'acqua la sorregga, sente poco di quello che la ragazza dice, per la maggior parte parla di ragazzi che nemmeno conosce, ogni tanto si limita a darle ragione, non sapendo nemmeno su quale questione, ma sa che fa felice l'amica. Chiude gli occhi, solo per un secondo. Quando li riapre non è più nella piscina, è distesa in un prato, si alza confusa e lentamente si gira intorno. Una valle verde, non si vede nient'altro che alberi in lontananza e un palazzo, Skylar resta a fissarlo, le sembra di essere in uno di quei posti raccontati da sua zia, in una delle sue favole. Il prato privo di fiori, una vallata verde che sembra infinita, dall'aspetto direbbe che si trova nella valle dei Re, dove ogni Re veniva incoronato al tramonto << Skye >> il suo del suo nome proviene da una parte lontano, ma il tono di voce lo consocie, è Kim. Skye apre gli occhi di scatto, rendendosi conto di aver sognato qualcosa di strano, di nuovo.
<< E' pericoloso addormentarsi in acqua >> la rimprovera la sua migliora amica, ma lei non ribatte, non saprebbe nemmeno cosa dire, esce fuori dalla piscina prendendo il primo asciugamano che vede nelle vicinanze, sedendosi poi affianco di Kim.
<< I tuoi non sono ancora tornati?>> Chiede alla bionda per cambiare discorso, molto probabilmente preferisce evitare di ricordare il sogno, il volto di Kim cambia, diventato quasi più rigido del solito << mia madre è ancora a Boston e mio padre in qualche hotel con qualche donna a New York >> La mora nota come questo faccia soffrire tremendamente la ragazza, sospira appoggiando il capo sulla spalla della bionda << Sai che io non me me vado vero? >> Kim la guarda per un istante, poi un sorriso la tradisce e non può fare a meno di essere felice di sentirselo dire << Lo stesso vale per me >> Skye guarda l'acqua cercando di capire cosa possano significare tutti questi nuovi strani sogni, ma più ci pensa più un senso di vuoto l'affligge.
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Old Love
FantasySkylar è una normale liceale di una piccola città, la sua vita è tranquilla, piena di amici e quasi perfetta, fino a quando intorno a lei non iniziano a succedere delle cose strane. Si rende presto conto che possiede dei poteri e che non è una norma...