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Deborah entrò in camera sua per prendere lo zaino di scuola. Uscì chiudendo delicatamente  la porta e si avviò verso la porta d'ingresso.
Aspettò l'autobus e appena salì si sentì fissata, si guardò intorno, ma nessuno la stava guardando. Allora quando fu un po' più rilassata si sedette vicino ad un ragazzo strano, ma non ci fece caso.
Era vestito tutto di nero, cappello calato fino alla fronte, occhiali da sole e leggeva un giornalino che copriva tutto il viso. Sedeva dalla parte del finestrino ed era anche appoggiato ad esso.
Dopo 10 minuti l'autobus si fermò e Deborah scese alla sua fermata. Prima di proseguire la propria strada si guardò alle spalle, il misterioso ragazzo non c'era più. Si morse il labbro inferiore e si recò a scuola

***

Durante la 2ª ora, Deborah chiese di andare in bagno. Dopo il consenso da parte dell'insegnante, Deborah si alzò e andò in bagno.
Il bagno femminile era guasto, i gabinetti erano tutti intasati. Qualcuno aveva buttato un enorme quantità di carta igienica.
Allora andò in quello pubblico. C'era già un ragazzo che si stava lavando le mani. Erano tutte sporche di terra. Un momento.. Pensò Deborah, quel ragazzo lo aveva già incontrato..
Ma certo! Il ragazzo che aveva visto prima sull'autobus.
Si avvicinò e si posizionò sul lavandino accanto. Si inchinò per lavarsi la faccia. Ad un tratto il ragazzo si allontanò di scatto. Come se fosse spaventato.
Non lo guardò e si risciacquò comodamente il viso, mentre il ragazzo sembrò fuggire via. Lei si guardò allo specchio, non aveva niente che non andava.. Perché era andato via così?

***

Arrivò a casa e salì le scale per andare in camera. La porta della sua stanza era aperta! Le sembrò di aver chiuso la porta stamattina..
"Nonna! Sai che non devi entrare in camera mia!" Urlò.
"Dai pochi capricci e vai a mangiare cara"  disse in risposta la nonna.
Deborah abitava con lei da molto tempo. I suoi genitori erano sempre via per lavoro e ormai si era trasferita a casa sua.
Dopo mangiato, Deborah si buttò sul divano e lesse un libro: "La vera storia di Capitano Uncino".
Le era stato regalato per il suo compleanno, e lei ci teneva molto perché da piccola aveva questa fissa per Peter Pan e tutte le sue avventure. In un modo o in un altro, lei si sentiva parte della storia.

***

Era tardo pomeriggio, quando Deborah si svegliò tutta sudata con il libro aperto in faccia. Doveva essersi addormentata mentre leggeva.
Assonnata salì le scale e andò in camera a riordinare. Mise nei cassetti i vestiti che c'erano sulla sedia, risistemò il letto e mise le scarpe nella scarpiera.
Quando fu soddisfatta del proprio ordine andò in bagno a farsi una doccia.

Quando tornò sua nonna la chiamò dalla cucina.
"Vieni ad apparecchiare" le disse, e dopo aver messo il pigiama andò di sotto.
Dopo cena diede la buonanotte a sua nonna e andò a dormire.

***

Era accanto alla finestra mentre stava leggendo il solito adorato libro.
Arrivata ad un certo punto lo chiuse e fece per andare a letto, ma qualcosa la attirava. Doveva per forza avvicinarsi alla finestra. Quando fece un passo, la finestra si spalancò, ma lei non ebbe nessuna reazione. Quello che sembrava una figura scura si stava avvicinando a lei e le tese una mano. Lei come incantata la afferrò e insieme volarono in alto nel cielo stellato. Quella misteriosa figura andò dritto alla seconda stella a destra, e sembrava volesse andare in quella direzione fino al mattino.

Un insolito incontro || Peter Pan ⚔☘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora