Capitolo Trentuno

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I cambiamenti repentini d'umore  di Harry mi facevano abbattere molto..
Non avrebbe dovuto agitarsi in quel modo.Lo faceva ogni volta che si parlava di Abby o dei Tomlinson.
Comprendevo il suo istinto di protezione ma non poteva comportarsi in quel modo con me , come se fossi solo una questione da sbrigare.

<< Cosa ci fai seduta sulle scale??>> Sentii una voce roca provenire dalla scala sottostante

<< Potevo mai forzare la porta?>> Risposi con tono ovvio.

Harry camminò verso di me  con uno strano sorrisetto sulle labbra.
Avrebbe dovuto farsi realmente curare
Mezz'ora fa mi avrebbe ucciso con lo sguardo e ora sorrideva.
Entrai subito dopo aver aperto la porta ,  intenta a salire di sopra ma venni fermata.

<<Aspetta..>> Harry mi fece voltare

<< Che c'è ? >> Sbottai

<< Non volevo spaventarti prima...mi dispiace davvero >> disse cercando continuamente un contatto visivo

<< Si ma ora lasciami >> mi divincolai , inutilmente.

<< Emily >> sussurrò per poi attirarmi a se.

<< H-harry...c-cos-a >> balbettai per la troppa vicinanza delle nostre labbra.Ogni volta che faceva questi scatti mi mancava il respiro.

<< Shh...>> Appoggiò la sua fronte sulla mia per poi darmi un delicato bacio sul naso facendomi sorchiudere gli occhi << Si piccola..così , lasciati andare >> continuò per poi stringermi con forza il bacino , la distanza tra noi era minima.

<< Harry..>> ansimai non appena le sue labbra toccarono il mio collo.

<< Si..sò che ti piace >> soffocò le parole trà i baci che continuava a darmi sulla pelle scoperta.

Quello che provavo in quel momento era decisamente più forte della razionalità che mi tratteneva e non potevo fare altro che lasciarmi andare.

Harry mi prese a cavalcioni per poi farmi sedere sul tavolo , strappandomi letteralmente la maglietta..

<< Oh..Harry..>> ansimai.

****

Mi svegliai in una pozza di sudore , avevo il respiro irregolare e non riuscivo ancora a realizzare quello che avevo appena sognato.

<< Ma buon giorno >> vidi Harry appoggiato sullo stipite della porta con uno strano sorriso sarcastico.

<< Come ci sono finita quì ? >> solo in quel momento mi accorsi che ero a letto.

<< Ieri sera ti ho trovata addormentata sulle scale..>>

Cercai di fare mente locale ma a parte il litigio frà me e Harry non ricordavo niente , ero caduta davvero in un sonno profondo.

<< Mi eccita sentirti gridare il mio nome nel sonno sai ? >> continuò Harry sorridendo.

<< Cosa ? >> Feci imbarazzata

<< Mi hai sognato...>>

<< No! >>

<< Bhè urlavi il mio nome e ansimavi..>> il suo sorriso divenne ancora più ampio e le mie guancie ancora più rosse << Non arrossire..>>

<< Sai Harry credevo che eri cambiando , e invece mi sbagliavo >> scesi dal letto.

<< Non è questo il punto..è che quando sento il nome di quella troia mi innervosisco , è più forte di me >> corrucciò leggermente la fronte.Era palese che stesse parlando di Abby.

<< Quella troia te la portavi a letto se ti ricordi bene >>

<< Certo che mi ricordo..e non era neanche poi così male >>Gli avrei tolto volentieri con una capocciata quel sorrisetto malizioso che aveva stampato sul volto.

<< Sei disgustoso..>>

<< Disgustoso o no...mi hai sognato comunque >>

<< Non ti ho sognato! >> mi innervosii << Sai che ti dico Harry ?...me ne vado , sei insopportabile >> lo superai ma lui mi fermò stringendo forte i polsi per poi trascinarmi davanti a lui.

<<No..aspetta..scusa >> cercò di giustificarsi

<< Mi fanno girare la testa i tuoi cambiamenti di umore Harry ! >> corrucciai la fronte arrabbiata.

<< Lo sò..e mi dispiace , ci sto lavorando..mi perdoni ? >> si avvicinò a me facendo una faccina troppo buffa.Cercai di tenere lo sguardo "severo" ma non resistetti e dopo vari secondi scoppiai a ridere.

<< Va bene..>> lo allontanai con una piccola e scherzosa spinta per poi fargli una linguaccia.

<< I pompieri hanno detto a tuo padre che possiamo andare a casa tua...sai per recuperare il salvabile >> disse dopo vari minuti.

<< Davvero ? >>

<< Si..se vai a prepararti potremmo andarci anche trà mezz'ora.>>

******

Guardai l'enorme dimora ormai distrutta dalle fiamme.Questa era la mia casa , l'unica in cui nonostante tutto mi sentivo protetta.

<< Sicura di voler entrare ? >>chiese Harry affiancandosi a me.

<< Si..entriamo >> Feci un lungo sospiro per prepararmi alla catastrofe.

Harry aprì la porta facilmente e mi invitò ad entrare con un cenno.

Non appena misi piede nel salotto sentii un tonfo al cuore , non era più la mia casa , era irriconoscibile.Il pavimento era tutto sporco di detriti bruciati , ormai tutto era andato perso..

Le lacrime iniziarono a bagnare il mio volto , i Tomlinson avevano distrutto la mia famiglia , la mia casa e io non riuscivo a pensare a come avremmo fatto io e mia madre..

<< Hey..no Emily..ti prego non piangere >> Quasi Harry mi supplicò.

<< Dove andremo dopo che la dimetteranno dall'ospedale..?!?! >> mi coprii il volto con le mani cercando di placare i singhiozzi del pianto.<< Questa non sarebbe dovuta essere la mia vita...avrei dovuto avere tanti amici...finire il liceo..come una qualunque adolescente..>> borbottai tra le lacrime.

<< Emily casa mia è anche la tua..e se non si troverà una soluzione tua madre può comunque venire da me >>

<< Non c'è la faccio più Harry..sto iniziando ad avere realmente paura >> singhiozzai nuovamente.

<< Vieni quì >> Harry mi strinse forte a se << Non riusciranno ad arrivare a te , non fino a quando ci sarò io....io non ti lascio Emily >>disse con voce rotta, sapevo che non diceva queste cose a nessuno e questo mi faceva sentire speciale.

<< E se poi ti stancherai di me ? >> alzai la testa per incrociare il suo sguardo.

<< Impossibile...forse sarai tu che ti stancherai dei miei cambiamenti di umore. >> sorrise debolmente

<< Non sarebbe più lo stesso se ti manderei via da me >>

<<Se la metti così >> mi strinse ancora più forte a se << Non ti libererai di me così facilmente >> mi sussurrò all'orecchio per poi lasciarmi un dolce bacio sulla fronte.

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