Hermione era partita qualche giorno dopo il litigio con Ron e ora, a una settimana dalla partenza di lei, Harry capiva che l'atmosfera grave che aleggiava sul cuore di Ron non si era ancora dissipata. L'amico continuava ad aggirarsi per la casa durante la notte o dormiva tenendo stretta a sé la propria maglia del pigiama che aveva precedentemente prestato ad Hermione, di giorno invece, era silenzioso e usciva spesso per delle passeggiate solitarie. Come poteva far male l'amore, specie quello di Ron e Hermione. I loro cuori erano come due spade temprate nello stesso fuoco, che per anni avevano cozzato l'una contro l'altra e i cui spadaccini ora resisi conto della stupidità del conflitto abbiano tentato di fare la pace, ma che spinti dall'abitudine continuavano a duellare. Per fortuna Ginny, per quel che poteva, cercava di tirarli su di morale nonostante anche per lei fosse dura per via Fred e di tutto il resto. Da quanto ricordava, i conflitti tra Ron e Hermione erano sempre stati frequenti e intensi e lui ci era in mezzo senza sapere come comportarsi!
Le lettere da Hogwarts erano arrivate il giorno prima. Tre: una per lui, una per Ginny, una per Ron. Immaginava che la Mcgranitt, la nuova preside, sapesse dove si trovasse Hermione e che quindi avesse fatto recapitare la lettera direttamente in Bulgaria.
Il momento non era stato come si era aspettato. Non ci aveva riflettuto molto, ma credeva che al momento del recapito delle lettere, Hermione gli sarebbe saltata addosso per la contentezza e lo stesso Ginny, invece tutti avevano ricevuto la propria missiva in silenzio, leggendola e riponendola con cura nella propria camera.
Un rumore sordo, un cigolio, risvegliarono Harry dai suoi pensieri: Ron era appena tornato assieme alle sue vistose occhiaie, da una delle sue lunghe passeggiate. Sul volto gli aleggiava un'ombra di sorriso vagamente accenato, ma già era qualcosa.
Harry fissò l'amico con aria interrogativa e per tutta risposta il rosso disse: - Allora? Che c'è ?Perché mi guardi così ?!-
- Beh, sai il fantasma del mio miglior amico depresso sorride per la prima volta dopo giorni e sai non è che passi inosservato!-
- Niente! Stavo solo pensando che la prossima settimana torna Hermione, e dato che sarà ancora il venti luglio, festeggeremo qui il tuo compleanno e poi potremo andarcene in vacanza al mare tutti e tre insieme e se Ginny vorrà, verrà anche lei!-
- Wow! Okay allora! Se per te va bene non posso certo fare il guastafeste!- disse scherzosamente Harry.Hermione era sulla bella amaca della villa di Krum intenta a leggere un libro.
Viktor le aveva raccontato che inizialmente viveva in una piccola fattoria poco distante con i suoi genitori, ma che poi, divenuto abbastanza ricco, si era potuto permettere una villa come quella, dotata di ogni genere di comfort: con una piscina esterna e un'altra interna, dislocata in una grande sala all'interno della casa. E poi con un prato che correva tutt'intorno alla proprietà, che comprendeva un bel boschetto e che raggiungeva la strada; c'erano anche un'infinità di camere, insomma tutto era magnifico.
Ad un certo punto Hermione si sentì cingere da dietro e alzando lo sguardo trovò Viktor che si accomodava accanto a lei sull'amaca iniziando a baciarla appassionatamente. Viktor era un tipo di poche parole, ma Hermione era convinta che i suoi baci gli piacessero parecchio. Ora stavano insieme e Hermione ammetteva che forse il suo gesto non era stato totalmente spinto dall'irresistibile attrazione per Viktor, quanto per il desiderio di dimenticare Ron forse, tuttavia a lei Viktor piaceva e a lui piaceva lei, l'aveva aspettata per così tanto tempo! E poi la ragazza incominciava sempre più ad abituarsi alla vita di lì. Erano solo loro due, di tanto in tanto passavano gli amici di Viktor, quando lui era agli allenamenti invece, i libri erano sempre lì a tenerle compagnia, non l'avevano mai abbandonata . Di sera poi andavano alle mega feste organizzate dai compagni di squadra di Viktor o nelle discoteche dei maghi bulgare. Stranamente si era sempre divertita un mondo ballando, parlando con gli amici di Viktor e scambiandosi baci con quest'ultimo. Per un tempo che le era sembrato brevissimo, era riuscita ad ignorare la fitta di nostalgia che avvertiva pensando a Harry ...e a Ron, e lei pensava sempre a loro. Il giorno prima le era stata infatti recapitata la lettera di Hogwarts e lei ne era stata felicissima, ma poi si era ritrovata a pensare ai suoi due migliori amici e alle persone, perse nella battaglia, le cui risate non sarebbero più risuonate tra le mura della scuola che aveva segnato la loro storia.
Hermione si morse un labbro annullando il contatto con le labbra di Viktor.
Forse era stata sciocca a chiedere a Ron di rimanere solo amici, e anche se non aveva avuto nulla da ridire, qualcosa si era spento nei suoi occhi quando glielo aveva detto, ne era certa. Troppo tardi. L'aveva già perso per sempre, perdendo forse anche se stessa. Qualcosa si era rotto nel suo cuore a causa del suo, del LORO stupido orgoglio e seppure il presente che stava vivendo in qualche modo l'aiutava, sapeva che non sarebbe stato lo stesso.
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"Always" ~ Just us
FanficHermione sorrise e si tuffò fra i due, Ron la strinse a sé. - Ti stavamo aspettando - disse Era bello sapere che avrebbe sempre potuto contare su di loro...