Morte

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La porta si aprì con un tonfo e il vento adentrò nella stanza con forti raffiche. La scena che Sehun presenziò lo lasciò fuori di sé: il suo rivale teneva Luhan schiacciato contro la parete e toccava la sua pelle da sotto il vestito. Quando Sehun percepì che l'uomo era solo in intimo, strusciando il suo membro contro la pelle di Luhan, non ci fu nessuno che potesse contenere la sua ira.

L'aggressore di Luhan si spaventò per l'irruzione improvvisa dei suoi due colleghi e finì per lasciare Luhan, che cadde per terra a peso morto. In meno di un secondo Sehun già schiacciava l'uomo che aveva toccato Luhan contro la parete, stringendo entrambe le mani attorno al suo collo.

Gli occhi di Sehun erano vitrei e totalmente neri, mentre le sue unghia scavavano nella pelle dell'altro, affondando sempre di più nella sua carne.

"Sehun!" Gridò Jongin correndo dall'amico ed afferrando il suo braccio. "Se uccidi questo idiota Minosse ucciderà te!"

"Ha toccato Luhan." Mormorò Sehun a denti stretti prima di tirare un pugno sul viso dell' aggressore. Il medesimo urlò di dolore e portò le mani sulla faccia ferita, sentendo subito dopo una forte fitta allo stomaco; Sehun gli aveva dato una violenta ginocchiata.

Luhan si era trascinato lontano dalla confusione e guardava spaventato la scena. Non avrebbe mai immaginato di vedere Sehun in quel modo.

"Lo porto da Minosse, Sehun! Adesso lascialo!" Gridò ancora Jongin cercando di calmare l'amico. "Luhan è qui, non vedi?"

Sehun prese il demone ferito di fronte a lui per la pelle del collo e della spalla e lo scaraventò nella parte opposta della stanza. Gli occhi di Sehun continuarono ad essere neri ed egli rimase immobile per un po' guardando il demone caduto, prima di cominciare a camminare in sua direzione a pugni serrati. Sehun scroccò il collo quando arrivò vicino al suo rivale e Jongin si disperò.

"Luhan!" Gridò Jongin all'umano, che rabbrividì. "Chiama Sehun! Per favore! É fuori di sé!"

L'umano si morse le labbra mentre osservava i tre demoni davanti a lui. Era molto spaventato per ciò che stava succedendo e per un breve istante desiderò di non aver mai fatto il patto con Sehun.

Ma... Che starebbe facendo se non avesse mai chiesto ai Cieli un angelo? "Probabilmente sarei sdraiato su un letto, senza vivere la mia vita. Osservando il tempo che passa e che mi tira le forze senza che io possa fare nulla." Luhan, quando si ricordò che Sehun lo aveva osservato per anni, preoccupandosi per lui, curandolo con zelo, iniziò a piangere. Aveva paura e voleva che Sehun lo abbracciasse e gli dicesse che sarebbe andato tutto bene.

"S-Sehun!" Gridò Luhan e quello lo guardò, ma i suoi occhi continuavano ad essere neri. "Sehun-ah!"

L'umano si rannicchiò ancora di più nell'angolo in cui si trovava ed urlò ancora più forte, chiamando l'altro. Jongin aiutò il demone ferito ad alzarsi e subito dopo lo spinse fuori dalla stanza, gridandogli contro e dicendo qualcosa sul fatto che Minosse lo avrebbe espulso.

Sehun sbatté le palpebre qualche volta mentre il suo respiro riprendeva il suo normale ritmo. Quando la sua vista tornò chiara e vide Luhan rannicchiato per terra, la sua sanità tornò.

"Sehun..." Piagnucolò Luhan chiamando l'altro ancora una volta, con gli occhi lucidi ed il respiro irregolare a causa della disperazione.

"Luhan?" Il demone corse dal ragazzo, inginocchiandosi di fronte a lui ed avvicinando la sua mano al viso del ragazzo.

Però, quando stava per raggiungere la guancia dell'altro, questo si allontanò, come se fosse spaventato.

"Scusa." Sussurrò Sehun allontanando la sua mano. "Ho perso il controllo. Quando ti ho sentito gridare il mio nome chiedendo aiuto... e poi il modo in cui quello schifoso ti toccava... H-Ho perso il controllo."

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