Capitolo 3

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Prendo un respiro profondo ed entro. La mia scuola è pazzesca: ha le pareti tappezzate di murales e frasi degli studenti dell'ultimo anno! Le aule sono enormi per non parlare della palestra! Ma la mia preferita è la sala teatro: si perché questo è un liceo linguistico ma vengono anche insegnate materie quali canto, danza e recitazione!
Ci dirigiamo verso la nostra classe ed entriamo. Ci guardano tutti come fossimo alieni e penso di avere qualcosa in faccia : "Vale ho qualcosa sulla faccia?" "No perché?" "Mi fissano" "Tu sei ossessionata! Non ti conoscono è per questo che ti guardano! Non farti troppi problemi!"
Ok forse ha ragione lei, è solo che mi irrita.
"Beh...si ok ma se non la smettono entro 5 secondi..." penso a cosa dire "... beh non lo so cosa farò!" Io non sono un tipo violento anzi! Vale scuote la testa sorridendo. Ci sediamo in seconda fila e mentre l'aula si riempie le racconto di ieri sera dopo che ci siamo separate. Una volta che le ho detto tutto scoppia in una fragorosa risata.     "Cosa c'è da ridere?" "Tutto... oddio... lui.... e poi... ahahahh non ce la faccio" ma io dico boh cosa ci trova di divertente lo sa solo lei. 

Dopo poco si avvicina a noi una ragazza dai capelli biondi seguita da altre due ragazze con i capelli neri "Ciao io sono Azzurra e loro sono Martina e Laila!" mi dice la bionda con una voce strana: un misto fra un camionista e un delfino che strilla! Alquanto irritante! Sto per rispondere quando entra una donna sulla trentina che urla: "Buongiorno a tutti! Accomodatevi pure!"
La bionda e le sue amiche se ne vanno ai loro posti e io e Vale ci giriamo verso la cattedra.
"Allora ragazzi io sono la professoressa di spagnolo ma insegno anche teatro! Mi chiamo Lola Esposito e vi dico subito che io odio essere cattiva ma se vi comporterete male non vi piacerà sapere come divento!!" esclama la prof! La classe annuisce e ride! "Potete tranquillamente chiamarmi Lola e darmi del tu l'importante è che ci sia comunque rispetto. Questa è la cosa principale: il rispetto per il docente, per l'ambiente che vi circonda e soprattutto fra di voi ragazzi. D'accordo?" tutti rispondiamo in coro "Si". Posso affermare con assoluta certezza che io amo questa donna: il suo sorriso rassicurante, i suoi modi di fare ... lei è la prof che ho sempre sognato ed ora è davanti a me!!!
Ci spiega il programma e a metà della lezione più o meno bussano alla porta.
"Avanti" ci giriamo tutti verso la porta dalla quale entra... Lui. O mio dio non può essere vero. Ma che ci fa lui qui?

"Ciao Andrea! Alla buon'ora! Vogliamo fare come l'anno scorso?" "Si si...Mi scusi la sveglia non ha suonato" dice Andrea con lo stesso fare di ieri sera. Aaaaaa che fastidio. "Senti Smith voglio mettere le cose in chiaro: o ti comporti bene o ti comporti bene. Quest'anno non ti permetterò di usare toni e modi inappropriati come l'anno scorso! Sono stata chiara?'' Andrea annuisce, dopodiché guarda la classe e poi posa il suo sguardo su di me ed ecco che gli ricompare lo stesso ghigno di ieri sera.
Fa che non venga qui, fa che non venga qui. "Ciao Acida" mi sussura sedendosi dietro di me
"Ti ho già detto che mi chiamo Giulia" che fastidio. "Ahh quindi tu sei Andrea?!" interviene Valentina "Si molto piacere; vedo che le hai già parlato di me dolcezza" adesso lo strozzo.
"Non chiamarmi 'dolcezza' ok? E non rivolgerci la parola" "Neanche a..." "Valentina, mi chiamo Valentina" "Neanche a Valentina?" "No perché lei è mia amica e tu sei solo un maniaco ecco" detto questo mi giro e intanto lui e Vale se la ridono sotto i baffi.

La lezione riprende e dopo trenta minuti suona la campanella.

Ne approfitto e faccio conoscenza con alcune ragazze ma non mi avvicino ad Azzurra perché quella ragazza non mi ispira nulla di buono.
Conosco Angelica e Micaela e devo dire che sono molto simpatiche! Mentre parliamo un po' di noi noto che Andrea e un altro ragazzo mi stanno fissando ma cerco di essere il più naturale possibile. Suona la campanella e tutti ci sediamo.

La giornata prosegue fino alle due: oggi ho conusciuto gli insegnanti di storia, francese, inglese e quella di educazione fisica oltre a quella di spagnolo.
Quell' idiota non ha fatto altro che parlare con Vale su quanto io sia acida e lei gli dava corda. Cioè vi sembra normale che la mia migliore amica si coalizzi con uno sconosciuto per prendermi in giro? Perché a me no.

Prendo le mie cose e insieme a Vale, Angelica e Micaela usciamo dalla scuola. Saluto tutte e tre, metto le cuffiette e vado verso casa. Faccio partire What do you mean di Justin Bieber e proseguo.

Ad certo punto un macchina si avvicina al marciapiede e cammina al mio passo. Quando abbassa il finestrino lo riconosco. "Vuole un passaggio sua maestà regina di Acidalandia?" "No grazie sua maestà re di Idiotalandia" alzo gli occhi al cielo. "Eddai sali! Così mi faccio perdonare per ieri sera"

Beh il tragitto è un po' lungo; fa caldo forse potrei accettare.
'No non devi lui non ha fatto altro che prenderti in giro tutto il giorno' Hai perfettamente ragione cara coscienza.

"No non ho alcuna intenzione di salire in macchina con te" rispondo secca.
Ferma la macchina, scende e si posiziona davanti a me.
"Senti lo so che non sono stato carino nei tuoi confronti e di conseguenza so anche che abbiamo iniziato con il piede sbagliato. Quindi sali e ricominciamo, ok?" Mi dice tutto questo e mi guarda con aria speranzosa.

"Ok, hai vinto. Ma se sento una sola battuta giuro che apro la portiera e mi lancio fuori. Sono stata chiara?"
"Limpida come l'acqua" "Bene"
Apro la portiera ed entro.

Sento i suoi occhi su di me così cerco di liberarmi dal suo sguardo "Come mai hai una macchina già a 14 anni?" La cosa è un po strana.
Ride. Che c'è da ridere???
"Adesso perché ridi?" "Perché io non ho 14 anni ma quasi 17!!"
Cosaaaa??? Lo guardo torva con la bocca aperta.
"Non guardarmi così e chiudi la bocca o ci entreranno le mosche" "Beh scusa se ho appena saputo che hai 17 anni ma fai ancora il primo, no davvero scusami" "Ne ho ancora 16 e comunque non sono un tipo che ama la scuola quindi..." "Quindi meglio fare il primo a vita" "Si" afferma sorridendo alche gli si formano due fossette al lati della bocca. Sorrido anch'io involontariamente.

"Sei carina quando sorridi!" A queste parole arrossisco. ''Beh... gr..grazie" rispondo balbettando.
"Sicuramente meglio di quando fai l'acida" ecco che ci risiamo.
"E io che pensavo tu fossi diventato buono. Sei così irritante" "E tu così permalosa e     'ACIDA' " dice marcando ben l'ultima parola.
"Basta! Ferma la macchina" "Cosa?" "Voglio scendere. Ferma la macchina"
"No non lo farò" mi sfida. "Bene allora non mi lasci altra scelta" apro la portiera e mi lancio fuori.

A che male tutto per colpa sua.
Spero di non essermi rotta niente. Per fortuna che qui il tratto del marciapiede s'interrompe per lasciare spazio all'erba del prato. E per fortuna che aveva rallentato alle mie parole.

"Ma sei impazzita?" "No sono Giulia e ti avevo giurato che alla prima battuta mi sarei lanciata fuori" "Tu sei completamente fuori" "Si lo sono ma a me sta bene così". Alla mia risposta alza gli occhi al cielo poi prosegue "Ti sei fatta male?" "No ti pare mi sono solo lanciata fuori da una macchina niente di che"
"ahah" finge una risata.
Provo ad alzarmi senza il suo aiuto e ci riesco, un po' dolorante ma ce la faccio. Riprendo lo zaino e m'incammino verso casa.
"Dove pensi di andare?"
"A casa mia genio"
"Ma ti posso accompagnare io aspetta"
"Senti lasciami stare ok? Voglio camminare. E non ho bisogno che tu mi accompagni" gli dico e riprendo il mio tragitto.

Lo vedo passare con la macchina davanti al mio cancello ma lo ignoro. Come si può essere così odiosi?

Beh basta pensare a lui.

Entro in casa e non c'è nessuno.

Pranzo, vado in camera mia e metto un po di musica per rilassarmi.
Mi metto qualcosa di comodo ossia una canotta nera che lascia scoperta la pancia e un paio di pantaloncini jeans elasticizzati. Mi faccio anche uno chignon alto.

Apro la finestra per far entrare un po' d'aria. Mi affaccio e vedo Andrea nel suo giardino a petto nudo che prende il sole.

Oddio è così bello sembra quasi un dio. E poi quelle labbra e gli occhi. Ok basta, ma che mi prende?! Quel tizio è un idiota quindi stop!

Non c'è niente di male se continui a guardarlo è una visione celestiale.  Il mio cervello va in tilt a volte e mi suggerisce questo genere di cose. Ma dovrebbe smetterla!!!

Passo il pomeriggio a casa di zia insieme a mia cugina Laura ma io la chiamo Lali e solo io posso! Alta, bionda, occhi azzurri: una barbie vivente. Ma io amo le barbie così come amo mia cugina, alla quale ho detto tutto su questo incontro/scontro con Andrea.

Torno a casa per l'ora di cena dove c'è anche papà lo saluto e gli racconto della mia giornata tralasciando l'episodio della macchina.  Dopo cena mi corico e mi addormento subito dopo.

Solo io e teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora