Capitolo 2

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I giorni passavano, la mia vita era monotona.. lavoro, casa, problemi,lavoro, casa, problemi. 

Stavo facendo le valigie per partire, sarei andata in una località vicino Miami con Stephan, Dylan e Mad. Abigail l'avrei lasciata a casa della zia, a New york.

Andavamo sempre al mare all'inizio di Luglio, avevamo una casa comprata con i risparmi di tutti noi; non era di certo una mega villa, ma nonostante tutto era una casetta splendida.

Dopo circa due ore partii per l'aeroporto, dove mi avrebbero aspettata i miei amici..controllai di aver preso ogni singola cosa e scesi per arrivare alla fermata dell'autobus.

Ovviamente non dissi nulla a mio padre, non mi avrebbe di sicuro lasciata andare, gli lasciai un bigliettino attaccato al frigorifero in cui dicevo che Abigail ed io eravamo partite per fare una breve vacanza e che al mio ritorno gli avrei dato tutti i soldi dello stipendio.

Arrivata all'aeroporto trovai Stephan e Mad ad aspettarmi al check-in, ovviamente Dylan era in ritardo.

<Ciao a tutti, Dylan è in ritardo come al solito giusto?> chiesi quasi inutilmente, sapevo già la risposta.

<Ciao Nic, ovviamente, ricordami una volta in cui non è arrivato in ritardo.> Rispose Stephan mentre mi salutava con un abbraccio.

Salutai  Mad e le feci le condoglianze per la zia, disse che si sarebbe ripresa con questa vacanza..sapevo che non era vero, lei era veramente affezionata a sua zia.

Dopo circa un quarto d'ora vedemmo entrare Dylan con la maglia sudata e la valigia dietro di lui, faceva ridere con il viso rosso e il fiatone.

<Scusate il ritardo, avevo dimenticato la carta d'imbarco sul tavolo del bar e ho dovuto fare quattro volte la strada.> Disse mentre riprendeva fiato.

<Ti conosciamo, sappiamo com'è fatto il nostro Dylan> rispose Mad con fare affettuoso.

Dopo aver fatto check-in e controlli, prendemmo posto sull'aereo..io accanto a Mad e Dylan con Stephan dietro di noi. Io mi addormentai subito, Mad guardò serie tv per tutto il tempo, mentre quei due cretini dietro ridevano e scherzavano facendo battutine sulle Hostess.

Finalmente arrivati, scendemmo e prendemmo l'autobus per arrivare a Sunny Isles, dove ci attendevamo la nostra casetta con la spiaggia dove poter fare surf o prendere il sole oppure semplicemente giocare a beach volley.

La casa era proprio come me la ricordavo, magari con un sottile strato di polvere sui mobili, l'insopportabile odore di chiuso e qualche ragnatela sparsa per gli angoli, ma comunque sempre accogliente ed uguale.

Io decisi di pulire la casa con Mad, Dylan andò subito a farsi una doccia e Stephan corse verso il bar, dove l'attendevano le quattro galline di Sunny Isles.

Dopo essermi ammazzata di lavoro andai in camera mia a disfare la valigia e a farmi una doccia veloce   per poi correre in cucina a preparare da mangiare, mentre tutti gli altri, da buoni amici, se ne stavano fuori in giardino a giocare a carte.

<Hey voi! Chi mi aiuta a far  da mangiare? Non volete lasciar fare tutto a me spero!> Urlai sperando che qualcuno mi ascoltasse.

<Viene Stephan, io ho male alle braccia per quanto ho strofinato i vetri> Rispose Mad.

Arrivò Stephan, e iniziò a prendere gli ingredienti per fare una pizza.

<Spero che tu non voglia usare quella mozzarella, saranno quattro anni che è chiusa lì>chiesi a quel bravo ragazzo che stava per avvelenarci.

<Quand'è stata l'ultima volta che abbiamo mangiato al giapponese?>Domandò Stephan mentre buttava la mozzarella.

<Non so, due giorni?>lo guardai, capendo già cosa stava pensando.Lui amava il Giappone, di conseguenza anche il giapponese.

<Preparatevi, si mangia giapponese 'sta sera, ragazzi!> li avvisò.

Io e Stephan avevamo molte cose in comune, partendo dal fatto che fossimo otaku entrambi (nel vero senso della parola, quindi due asociali ossessionati per cose giapponesi come anime e manga) avevamo anche pensieri uguali, un'empatia verso l'altro che era quasi inquietante. Lo conoscevo dalla prima superiore, la prima volta che lo incontrai fu al corso di giapponese..era in fondo all'aula , con un'aria innocente e profonda; mi sedetti accanto a lui e iniziammo a parlare, parlare e parlare, anche durante la lezione..anche lui sognava di andare a vivere in giappone, ad Osaka e io da lì mi ''innamorai'' di quel ragazzo. Era un buon amico, un ottimo amico, e devo ammettere che era veramente carino: era un incrocio tra Near Light e Ryuzaki (chi guarda o ha visto Death Note capirà certamente <3) la prima volta che entrò in camera mia osservò attentamente i poster dei cantanti che ascoltavo e disse che erano tutti quelli che seguiva lui,  mi disse anche che mi avrebbe accompagnata ai loro concerti.

Arrivati al giapponese ci sedemmo in un tavolo in fondo al locale, ridemmo e scherzammo mangiando sushi e tempura.

Tornati a casa io andai a cambiarmi e uscii per fare una passeggiata sulla spiaggia, nonostante fossero le dieci di sera faceva particolarmente caldo, mi sentii toccare una spalla e vidi Mad

<Hey che ci fai tu qui, non guardi il film con Dylan e Steph?>Le chiesi stupita, lei amava guardare i film in compagnia dei ragazzi.

<No, vogliono guardare un horror e a me fanno troppa paura di sera.> Rispose lei mentre camminavamo sulla sabbia umida.

<Ma dai! Hai l'occasione di stare appiccicata a Dylan come una cozza!>Le dissi , sapevo che provava qualcosa per lui, sapevo anche che era troppo insicura forse per via del suo peso o del suo aspetto, che secondo me erano perfetti, comunque Dylan non l'aveva mai considerata, lui usciva con ragazze alte, slanciate, bionde, occhi azzurri;in parole povere con modelle. Per me Mad le superava tutte, non era alta, nemmeno molto snella, ma aveva un carattere ed una personalità che in poche hanno e che ovviamente Dylan dovrebbe preferire ad una di quelle barbie di plastica.

Mi guardò e mi sorrise tristemente, continuando a camminare.

Io tornai in casa e mi ritirai nella mia stanza, chiamai Abby per sentire come stava e mi misi a leggere uno dei miei soliti romanzi, fino a quando non entrò nella camera Stephan, che vedendomi a testa in giù con le gambe contro la parete si mise a ridere.

<Ti disturbo, scimmia?> domandò con un sorrisetto sulle labbra, mi misi a sedere normalmente e chiusi il libro.

<No tranquillo, stavo solo leggendo un libro e tu mi hai interrotta> risposi io sarcasticamente per poi farlo sedere sul mio letto.

<Domani avevo intenzione di portarti a South Beach, dall'altra parte di Miami Beach, visto che Dylan va con Mad a vedere Downtown..ti va di venire?>chiese tranquillamente

<Va bene, sono contenta che me l'abbia chiesto, è da un po' che non passiamo del tempo insieme>dissi trattenendo a stento l'euforia.

Sarebbe stata una giornata fantastica..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 04, 2016 ⏰

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