Prologo

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// STEFANO //
Roteo la caviglia da una parte, poi dall'altra e tac, inizia a scrocchiare.
Dott: Stefano, smettila o peggiori la tua situazione
Io: ma non ho fatto nulla uffa
Dott: ti ho detto di non fare movimenti strani o per un anno, se va bene, non giochi a calcio
Io: no no che cosa?! Presto devo riprendere gli allenamenti, voglio giocare il campionato
Dott: allora fai ciò che ti dico, crema ogni giorno, mattina e sera e tieni la caviglia fasciata
Io: non fare sforzi e bla bla bla
Dott: sei sempre più..
Io: stronzetto? Si ahaha
Dott: da piccolo eri un angioletto invece, perché non sei rimasto così?
Io: perché dovevo diventare figo, ora vado Max, ci vediamo
Dott: mi raccomando Ste
Max, il dottore dell'ospedale di Roma, nonché caro amico di mio padre, mi conosce fin da quando sono piccolo, le nostre famiglie sono state sempre tanto unite ed io e Filippo, suo figlio avendo la stessa età siamo cresciuti sempre insieme. Filippo da piccolo era un bimbo scalmanato, ogni giorno era un danno assicurato con lui, adesso invece è un pezzo di pane. Io l'esatto contrario, da piccolo un angelo, adesso un combina guai. Però sono figo, un figo da paura. Tant'è che fino alla fine della quinta, ovvero due anni fa avevo la scia di ragazze che mi moriva dietro, di ogni classe, e anche adesso mentre andiamo in giro vedo molte ragazze apprezzare il mio fisico. Beh sono figo, lo ripeto ancora e lo dirò sempre. Capelli castano scuri, occhi marrone nutella sorriso che scioglie il mondo e fisico tutto muscolo. Eppure non ho mai approfittato della situazione per farmele una volta e poi via, ho avuto quattro ragazze ma è finita con tutte tre settimane dopo perché volevano solo farlo, vantarsi in giro perché stavano con me, allora io le lasciavo e non nel migliore dei modi. C'è da dire che però a letto sono bravissimo, lo dicono pure le voci in giro: "nessuno a letto è come Ste", eeeh modestamente ho la dote per poter soddisfare bene.
Attraverso il corridoio per uscire dall'ospedale quando una ragazza con i capelli biondi e mossi viene a sbattere contro di me. Non alza lo sguardo verso di me e trema, mormora un leggero "scusa" e scappa via piangendo. Sento una leggera fitta al cuore non appena l'unica parola che dice esce singhiozzando da quelle labbra rosate, carnose, morbide.
Mah, chissà cos'ha quella ragazza, una cosa è certa: non sta bene.

Lost On You • (Persa di te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora