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"Hai paura verso??"disse con un ghigno mentre guidava.
"Si ti prego vai piano"dissi poggiandomi nella sua spalla molto impaurita.
"Arrivati,scendi "
Scesi ancora un poco scombussolata e appena alzai gli occhi non vidi casa mia ma uno strano posto come una palestra.
"Ma ,questa non è casa mia !!"dissi girandomi verso di lui.
"Ma io mica ti avevo detto che ti avrei accompagnata a casa "dice con un sorriso beffardo.
"Cos???"
"Shh calma ,anch'io ho cose da fare mica posso saltare i miei impegni !!"dice poggiandomi la mano nella bocca in segno di silenzio e andandosene.
"È come ritorno a casa io??"
"Ti arrangi è problema tuo "dice proseguendo la camminata.
"Ma vattene a fanculo".
Dove cazzo sono?? E perché teylor non mi ha voluto accompagnare?!".
Prendo il cellulare e chiamo a jack, ma cadeva la linea come se fosse irraggiungibile .
"Basta l'unica scelta è entrare in questa palestra abbandonata "sussurrai.
Fortunatamente la porta era socchiusa ed entrai senza alcuno sforzo.
"Cazzo!!"dissi vedendo che la palestra a differenza di fuori che si presentava vecchia e lugubre ,all'interno era tutto il contrario.
Le pareti erano dipinte di verde e davanti a me c'era un corridoio ricoperto da del parquet e nelle pareti si trovavano delle foto di giovani ragazzi con delle foto.
Guardai attentamente ognuna di esse .
"Ma quello è Dylan "
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Ciao a tutti,volevo informarvi che nella storia nulla è lasciato al caso è che dovrete stare attenti a ogni particolare anche quello più insignificante. Un bacio.

Le sue labbraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora