-La rossa-

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Dopo una settimana di calma totale arriva una stronzetta che inizia a infastidirmi. È stata assegnata nel mio stesso cubicolo e ciò mi infastidisce leggermente -Come ti chiami?- le chiedo -Ruby Jhonson, tu?- dice mentre prepara il suo lato di cella, già è tanto che ha risposto in maniera garbata -Perché sei qui ?- continuo io, mentre riordino il mio armadietto -Ero una specie di pusher, però a volte mi facevo anche,tu ?-chiede mentre si mette a sedere sul mio letto, non la conosco e le dirò solo una parte della ragione per cui sono dentro - Lavoravo per il mio ragazzo Kubra Balick, spostavo la droga da un paese all altro, a volte mi facevo anche io, ma solo quando iniziai a capire che lui mi sfruttava, un giorno chiesi di andarmene perché non mi sembrava giusto vendere droga a delle persone, ragazzi per lo più, e sapere che prima o poi l'uso di quelle sostanze li avrebbe uccisi, mi sentivo colpevole di aver aiutato quelle persone a scavarsi la fossa- chiudo io, mi volto e vedo la rossa con un espressione quasi come se mi capisse -a volte anche io provavo quella sensazione quando vendevo ai ragazzini- non sta facendo la stronza, strano, Lorna mi aveva detto che lo era, forse si è sbagliata.Peró parlare con lei, mi ha fatto sentire strana,insomma, penso sia davvero bella, con i capelli di un rosso sgargiante, gli occhi chiari ed un fisico che farebbe invidia a una modella.Nonostante questo, non penso di essere lesbica.

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