The nobles college

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Pov Edvard

Eravamo tutti e quattro riuniti intorno ad un tavolo in una confraternita prima dell'inizio del primo semestre dell'anno e stavamo bevendo e parlando dell'anno a venire.

-Ragazzi. Disse Ben sbattendo il suo bicchiere di whisky sul tavolo per avere la nostra totale attenzione. -Siamo rimasti ormai in quattro nel nostro club ,l'anno scorso la maggior parte di noi si è laureata , domani si devono cercare nuove matricole adatte e mercoledì faremo far loro l'iniziazione.

-Chi vuole cominciare per primo?

Che rogna subito al lavoro e poi rispiegare tutte le regole alle matricole non si finiamo più.

-Non ho intenzione di rispiegare tutto ai nuovi arrivati, prima dell'iniziazione propongo di fare un assemblea generale, chi è a favore signori? Disse il mio migliore amico Thomas.

-Sono d'accordo acconsentii subito. Lo stesso fecero anche Ben e Ryan.

-Bene allora andata.

Poi presi parola :<< Chi vuole essere il primo a organizzare la prima delle cinque prove ? >>. E tutti spostarono le loro sedie di un passo in dietro.

-Grazie ragazzi tutto chiaro. Lanciai loro un'occhiataccia. Poi un'idea balenò nella mia perversa testolina.

-Propongo di farla appena dopo l'assemblea, farò quella sul desiderio di entrare nel club, va ben per mercoledì?

Chiederò a mia zia se ci lascia la palestra verso le otto.

-Sentiamo che ti è passato per la testa Laurentsen?

-Vedrete ragazzi! Affermai con un sorriso sulle labbra.

Erano passate ormai più di due ore e tutti se ne stavano andando chi di sopra a farsi una dormita perché troppo stanco e più che altro ubriaco marcio e chi come noi che ritornava nelle proprie stanze al Nobles College. Che nome ridicolo per un college, era lì dove i miei mi avevano rinchiuso dall'età adolescenziale, un college per i figli dei ricchi che gli insegnava come comportarsi oltre a specializzarli nel campo che più desideravano come nel mio caso la letteratura.

Me ne stavo andando verso la mia stanza, anzi nostra, insieme a Tom quando un idiota ci venne addosso correndo, Se non fosse stato per me il mio amico sarebbe caduto a terra sbattendo la testa. Thomas si girò di scatto verso l'imbecille urlandogli contro:<<Sta attento,cazzo!!!>>.

-Scusate io proprio non volevo ero con la testa sulle nuvole. Si scusò frettolosamente il biondino, e poi si girò per andarsene ma Tom lo fermò:<<Hey sei per caso parente di Jake>>. Gli chiese . Il Ragazzo lo guardò con un cipiglio incoraggiandolo a parlare, poi lo guardai meglio nonostante la luce fiocca , si poteva solo assomigliare a una persona, Jake Harrison, quel bastardo che ci aveva provato con la mia sorellina per un periodo illudendola ,l'anno scorso e poi non le aveva più rivolto parola, se non fosse che era il presidente del club gli avrei dato volentieri un paio di cazzotti.

Visto che Thomas non si decideva ad aggiungere parola fui io a parlare:<<Jake Harison>>.

-Si è mio fratello, veniva qui fino all'anno scorso.

Poi Tom gli chiese:<<E ti ha mai parlato del club in cui era iscritto?>>.

-Si , un paio di volta.

Poi il mio amico aggiunse:<<Sai cerchiamo componenti, in questi giorni dovremmo dovremo fare un'assembla le informazioni riguardo al quando saranno esposte domani a pranzo nella bacheca prima dell'aula magna, ci piacerebbe se tu passassi>>.

-Grazie mille dell'invito ci contavo.

-Notte ragazzi allora. Disse prendendo il corridoio a sinistra, salutato il fratello di Jake proseguimmo a destra, arrivati in camera dissi a Tom:<< Sappiamo tutti che quel ragazzo riuscirà a superare il test finale il fratello di sicuro le risposte gliele avrà dette conoscendolo>>.

-Lo so già questo, infatti ci sarà da divertirsi di più nelle prime cinque prove. Mi rispose ridendo. Si vedrà quindi quanto sia in grado di resistere il ragazzo.

The sect of the rebelsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora