Si rivolgeva ai suoi pensieri contorti.
Lei era sola, sempre sola, la regina di un regno che non c'è.
E quando sei solo, sei re di te stesso, solamente, di te stesso e dei tuoi pensieri.
Pensa che se si affida a se stessa, e non agli altri, non potrà mai restare delusa,
e non c'è peggio di una regina infuriata. Nella sua testa regnavano regole, e la sua parola era come la bibbia. I genitori spaventati, le avevano lasciato la casa perchè pensavano fosse un demone, una psicopatica. La portavano ovunque, in studi medici, da psicologi, ma non parlava. Diceva soltanto qualche parola alla fine, sempre le stesse parole, la stessa frase, recitata perfettamente, con la stessa voce, allo stesso modo, stessi occhi.
<io non sono malata, sono solo una regina intrappolata nel suo regno in fiamme>.
Questo spaventava anche gli esperti, rimborsavano addirittura i suoi genitori dal terrore che gli rpovocava la ragazzina. Così, non essendo disposta ad aiutare, i genitori non si impegnavano piú, non le parlavano, non la frequentavano ed un giorno la lasciarono sola nel suo "regno in fiamme".Qualche settimana fa andò tutto letteralmente in fiamme, nell'auto che le avevano lasciato. Stava tentando il suicidio. Fattostà, che stava piangendo, con un accendino in mano pronta a dar fuoco a tutto, alle sue parole, ai suoi ricordi, a tutto quello che odiava, perchè nulla le faceva provare amore. Fortunatamente, il ragazzo che abitava a fianco casa sua la tirò fuori dall'auto prima che potesse ustionarsi. Corse in casa con la ragazza fra le braccia, la appoggió sul suo letto e aspettó, tremando, con le lacrime agli occhi.
//spazio autrice🌸//
Beh, è il primo capitolo. Perciò nulla da dire.
Spero vi piacciaaa.