La pioggia

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PIOVE. che c è di strano? È il tempo... capita spesso...
Sì. ..ma piove può voler dire molte cose... per alcune ragazze indica che hanno il ciclo...
Ma per Corinne...

Che importa se piove?
Motivo valido per sfoggiare l'ombrello multicolor ma de rigorosamente in Cina comprato su Wish... stile orientale: favoloso! Come la borsa, il fiocco della camicia...e mille altri particolari.

SÌ. MA PIOVE! VAI A CASA!

Vacci tu, coscienza mia! I grilli fanno troppo baccano e qui non siamo in campagna ma nella mia testa. Quindi sciò!

E SE TI AMMALI?

AH! Pure il tasto del senso di colpa, della paura e dell'ansia...
E se mi ammali me ne starò a letto...così potrò scrivere e leggere tutto il giorno e nessuno mi romperà con le pulizie, le relazioni sociali...e compagnia bella!

ALLORA ARRANGIATI!

AH! L'hai capita finalmente! Lasciami stare. È  quello che voglio.

Corinne è  uscita in pigiama. Pigiama estivo, casacca e shorts, ma pur sempre un pigiama. Ed è  sera, praticamente notte.

MENO MALE CHE TI SEI ALMENO PRESA  UNA MAGLIA!

SÌ mammina. ..sei felice? Ce l'hai fatta a istillarmi un bel po' di in insicurezza addosso...così l'ho presa quel tuo cavolo di maglia e adesso guarda me la metto pure...

Corinne cammina a passo spedito. Poi svagato.  Anche svaccato. 
Non vede quasi la gente intorno a lei.
Una coppietta di innamorati adolescenti.
Sembrano felici. Forse lo sono.
Anche lei lo è  stata. E ogni tanto lo è. 

Ma stasera no. Stasera è  incacchiata nera e il romanticismo svenevole le fa schifo. Puah! Roba da filmetti e tante promesse e basta!
Poi si che inizia la vita vera con le sue batoste...
A meno che...
A meno che accetti la vita del borghesuccio perbenista tutto casa e lavoro...fuori...poi dentro lasciamo stare. ..ma tanto quel dentro non viene mostrato a nessuno quindi non esiste,  no?

Ma lei non può , non VUOLE vivere così. ..e chisseneimporta di avere pochi amici...a volte sembra nessuno...tanto gli amici veri sono comunque pochi. Sono quelli che ti vogliono per quel che sei e non per quello che vogliono loro...

Corinne continua a camminare.
Il cielo si fa scuro, blu notte...profondo e oscuro.

Non piove più. 
In compenso è  comparso un venticello gentile e piacevole.

- Ciao ragazza; tutta sola a quest'ora? Non vuoi un po'  di compagnia? Andiamo insieme a berci qualcosa. ..o mi sembri il tipo con cui si può andare subito al dunque...del resto te ne vai in giro da sola di notte mezza svestita. ..grazie per l'invito a nozze...

Possibile...
Per fortuna non reale.
Almeno non in questa pagina della sua vita.
In altre pagine era già successo.
E le circostanze non erano le medesime...
E ancora ne portava le cicatrici.

- Ma no, Corinne. Tranquilla. Sono la tua buona stella. Hai fatto bene a uscire. Smaltisci.  VIVI e non lasciarti vivere. Ti proteggero io.

Corinne guarda il cielo. Trapunta di stelle. E siamo solo all'inizio dell'estate, poco prima ha piovuto...ma il bello è  che nulla è  così prevedibile in realtà. 
Realtà. ..da tempo non sa se ne fa ancora parte.
Vive così tanto nella sua testa che spesso pensa di essere invisibile per gli altri...e gliene danno anche ampie e continue dimostrazioni più che convincenti...

Ma lasciamoli stare gli altri. Almeno per un po'. ..
Sia come sia questa è  la realtà o almeno una delle realtà possibili. Lei l'ha scelta.

Avrebbe potuto restare a casa. Non rispondere. Non piangere o forse farlo di nascosto...
Adesso non avrebbe rimorsi e rimpianti. Ma nemmeno il brivido dell'avventura, l'ebrezza di essere viva, protagonista che decide e non che subisce passivamente...programmi televisivi decisi da altri,  conversazioni in cui bisogna sempre cercare di capire gli altri e interessarsi alle loro vite...perché la tua è  troppo strana o ritenuta così banale da non meritare interesse...

Imbocca il viale.
Le foglie tra gli alberi ondeggiano e a tratti la accarezzano. È  una carezza onesta. Senza richieste di contraccambio...

Arriva al parchetto. Il parchetto dei bambini.
Quello che continua ad amare e sentire suo.

Non c'è  nessuno. Del resto. ..è  notte. Chi va in un parchetto di notte? Solo i pervertiti o i pazzi...

Sale sull'altalena.
Fa un po'  freddo ma non importa.
È  tardi ma non importa.
Non dovrebbe essere lì  ma VUOLE essere lì.  Finalmente vi va e libera.
Sa che questo è  un momento suo, un momento da ricordare.

Si spinge sull'altalena. All'inizio piano, frenata da paure irrazionali e ancestrali...poi sempre più forte...fino a sfiorare il cielo...

Quanto sarebbe bello se apparisse un ippogrifo e la portasse più in su...
Ma con la mente può farlo apparire...expecto P atronus...o qualcosa di simile...
E le stelle non son più così lontane.
Si sente come Heidi sui suoi monti. E Lassù  ci sono tutte le persone che ha dovuto abbandonare e la salutano. Le sorridono. In ognuna una stella.

E quella che brilla di più è  la sua dolce cagnolina. Lei sì  che la capiva. E entrava sotto le coperte per farle compagnia...e quanto intensi erano i loro sguardi...

Non potrà mai perdonarsi di essere andata a un matrimonio il giorno in cui lei è  morta. È  morta perché il suo cuoricino non ce la faceva più. Ha dato tutto.

E lei era DOVUTA andare a quel matrimonio. Avrebbe voluto poter vivere il proprio dolore.
Invece non era riuscita neppure a piangere. ..
Emozioni bloccate...
E, quando aveva accennato alla sua sofferenza, nessuno ne aveva mostrato interesse...

Ma ora la sua dolce cucciola sta bene, corre felice senza più affanno, insieme alla sorellina che l'ha preceduta, anche lei una vera amica comprensiva e tanto affettuosa.

Intanto il cielo diventa nero.
Qualche brivido percorre la schiena di Corinne.
Brutti segnali!

Arriva la notte, arriva l'uomo nero! Le brave bambine sono a letto e dormono da un pezzo nei loro candidi lettini. In giro ci sono solo le sgualdrine e hanno quello che meritAno. 
Il mestiere più  antico del mondo...

Insomma...troppi pensieri hanno rotto l'incanto dell'arcobaleno e la nostra eroina ha ripreso veloce la via del ritorno.

Un occhio all'orologio e...mannaggia!

Avrò creato preoccupazione? C'è  chi non dorme perché in ansia per me? Sono pure uscita senza cellulare...senza documenti...senza soldi. Nella tasca del.pigiama le chiavi di casa. .. che irresponsabile infantile egoista che sono...

Passa una macchina. Le sembra di riconoscerla.
Saranno venuti a cercarla...eh già. ..si sa che lei ama quel parchetto...
Magari ci saranno scuse...è  stata provocata la sua rabbia, messa a prova la sua pazienza...

Niente di tutto questo. La macchina la sorpassa e se ne va. Verso altre mete e altra gente.

Raggiunge il cancello.
Sbircia dalla finestra: non si vede un filo di luce.
Possibile che si dorma mentre lei è  in giro di notte?
Apre lentamente la porta e muove passi felpati verso la cucina.

Un respiro regolare riempie la stanza. Stantuffo sereno dal divano, con espressione per nulla preoccupata...

E va beh...me ne andrò a dormire anche io. Cosa mi aspettavo? Non merito ansie e preoccupazioni...

Il letto la accoglie caldo e morbido. Un bicchiere di acqua e menta la addolcisce e rinfresca.
Una partita a Candy crush...ma sì. ..ora più ora meno...almeno posso lanciare qualche bomba senza uccidere , mangio senza ingrassare,  vinco qualche sfida...

Finché  gli occhi sprofondano in un giardino di pace e oblio e nulla ha più importanza.

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