One

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Sono le 7:00 del mattino e il mio telefono continua a squillare incessantemente,il che sembra strano visto che dovrei svegliarmi solo alle 9:00 per arrivare al lavoro in tempo quindi decido di riaddormentarmi.Ad un certo punto mi spavento dato che qualcuno apre di botto la porta della mia camera e mi passa il telefono, dicendomi di rispondere immediatamente se no mi avrebbe strangolata, ah ecco è la mia coinquilina Lara,che come al solito odia essere svegliata,mi scuso con lei che non manca di rispondermi con un sonoro "Fanculo Nik".

Rispondo al telefono

"NICOL"

"Pronto?"Rispondo con la bocca ancora impastata dal sonno.

"Nicol,sono Jeff,muoviti ad arrivare e ricordati di passare da Starbucks,un caffè macchiato con latte d'avena, Davina sta dando fuori di matto perché non riesce a contattare il modello per la campagna pubblicitaria, quindi ti conviene muoverti! Ti aspetto"

Non mi dà nemmeno il tempo di rispondere,quindi mi alzo di scatto e inizio a prepararmi,vado in bagno e mi lavo la faccia poi inizio a truccarmi,appena finisco corro in camera e mi vesto,indosso degli skinny neri a  vita alta e una camicia bianca,metto degli stivaletti con poco tacco e vado in cucina, dove trovo le mie altre due coinquiline,la cosa buffa:si chiamano entrambe Eleonora,le saluto e inizio a prendere una tazza,ci metto dentro i miei cereali preferiti,quelli al miele,poi prendo il latte e inizio a mangiare,cercando di fare il più presto possibile.Dopo poco arriva anche Lara,la salutiamo e lei fa lo stesso,si avvicina a me

"Scusa Nik"dice guardandomi

"Ma va di cosa?Anzi sono io che ti chiedo scusa"e così sorridendo risolviamo

La cosa bella di vivere con loro è che sono simpaticissime,intelligenti,ci supportiamo a vicenda e soprattutto che siamo migliori amiche da molto tempo e che ci siamo trasferite tutte insieme,anche se mi manca Milano almeno ci solo loro,perché come abbiamo detto tempo fa "o tutte o nessuna".

Mi risveglio dai miei pensieri e vado a lavarmi i denti,saluto le altre mentre mi metto la giacca,perché fa ancora abbastanza freddo,chiudo la porta dell'appartamento e prendo l'ascensore,prego che da Starbucks non ci sia coda,ci ho messo solo 30 minuti a prepararmi,ringrazio che l'ufficio sia a 10 minuti a piedi da casa,prendo il caffè per Davina e anche quello per me,esco da Starbucks e inizio a correre,ci ho messo più tempo del previsto,passo davanti ad un edificio,una casa discografica,nello stesso istante esce un ragazzo correndo.

Ci scontriamo e il mio caffè mi si rovescia addosso,il caffè è bollente,mi macchio tutta la camicia.

Il ragazzo mi prende e mi tiene in piedi dato che stavo anche per cadere.Appena mi lascia

"Ehi,sei sicura di stare bene?"chiede preoccupato

"Si si,certo "rispondo senza guardarlo

Ma appena lo faccio mi accorgo dei suoi occhi,così scuri ma allo stesso tempo così belli e profondi,anche lui mi sta guardando,sembra avere non più di 22 anni, e quasi non ci accorgiamo della ragazza che gli sta gridando dietro

"Cam muoviti,che stai facendo li impalato?Muoviti" la ragazza dietro di lui,è bionda ed ha una voce talmente gracchiante che ci fa come risvegliare,non so da cosa ma lui smette di guardarmi per risponderle.

Improvvisamente mentre tento di ripulirmi si avvicina,non mi ero nemmeno resa conto che se ne fosse andato,schiarendosi la voce per attirare la mia attenzione e mi porge una camicia,io lo guardo alquanto stranita

"Ti sei macchiata,prendi questa"sorride passandosi la mano libera dietro il collo

"Ah grazie,non dovevi"gli sorrido di rimando

"Piacere sono Cameron"

"Piacere mio,Nicol"

Sorridiamo entrambi imbarazzati,mente la ragazza bionda continua ad urlargli dalla macchina di muoversi

"So che può sembrare strano ma ti andrebbe di venire a pranzo con me?Giusto per scusarmi"

"Ah OK" non so esattamente perché gli abbia risposto di si dato che non ci conosciamo,ma sembra simpatico,e anche gentile comunque dovrei ridargli anche la camicia quindi...

Ci scambiamo i numeri e mi dice che mi chiamerà per farmi sapere.

Ora che mi ricordo,devo assolutamente correre in ufficio,menomale che il caffè di Davina non si è rovesciato!

Arrivo in ufficio e

"Dove diavolo sei stata?E che hai combinato alla camicia,va a cambiarti io porto il caffè a Davina"mi dice Jeff e lo ringrazio mentalmente,spero questa giornata finisca presto.

New York ,New Life|| Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora