4. Impertinence

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Juliet

"Salve io sono Juliet, piacere di conoscerla."
Mi avvicinai lentamente al nostro ospite, tendendo la mano in segno di saluto. Sembró colpito dal mio cortese saluto.
Cos'era? Da lui le persone non si presentavano?
Anche se quando strinse la mia mano non potei fare altro che notare quanto fosse grande in confronto alla mia, minuta e fredda. Dovevo ammettere che aveva un aspetto gradevole.
Non avevo mai riservato un giudizio sulla bellezza degli uomini più grandi di me, eppure egli ai miei occhi sembrava maturo ma conservava quel fascino da ragazzino.
I suoi capelli corvini attirarono subito la mia attenzione.
C'era qualcosa in lui che mi intimidiva eppure aveva un'aria così elegante e gentile... Ma il suo aspetto non ingannava la mia mente. Decisi di andarmi a sedere non curandomi dell'aggettivo con cui mi aveva descritta Mrs Pinnock, Io una bimba? Se non fosse un'ottima cuoca chiederei a mio padre di mandarla via.

Zayn

"Beh sarà meglio che io vada a parlare con il Signor Chandler." dissi alzandomi.
"Sprechereste il vostro tempo, nostro padre non l'ascolterebbe, almeno non oggi. È molto impegnato." pronunció la fanciulla dai capelli rossi. Il suo carattere indisponente mi intrigava molto, molto diverso da quello del fratello Charles, riservato e timido, anche essendo il maggiore dei due.
"Signorina Juliet, porti un po' di rispetto per il nostro ospite." la sgridó Mrs Pinnock.
"Faccia attenzione Mrs Pinnock... Io non manco di rispetto al signor Malik, gli sto solo ponendo un avvertimento e non penso che egli si sia sentito offeso."
La fanciulla dopo aver terminato le sue parole con quel accenno di arroganza, si girò verso di me aspettando un appoggio da parte mia che non gli negai.
"Nessun offesa. Karen grazie di avermi ospitato. Allora credo che tornerò un altro giorno." conclusi girandomi verso la fanciulla.
I suoi occhi tornano a guardare un punto indistinto della stanza ignorando i miei. Porsi la mano al signorino Charles e baciai la mano a Karen. La fanciulla mi guardò come se si aspettasse un gesto di saluto da parte mia. Decisi di regalarle un sorriso e vidi che lei non gradí questo mio dono. Lo notai dal suo viso indispettito.
Uscì dalla stanza sorridendo, accompagnato da Karen, pensando all'intraprendente quanto arrogante Juliet, che ora aveva preso parte dei miei pensieri.

Sweet Child O'Mine||(Coming Soon)||(#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora