capitolo 2

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la serata fortunatamente trascorse velocemente, io restai sulle mie e Josh per mia grande fortuna fece lo stesso, non cercando nessun tipo di contatto con me, restammo entrambi molto concentrati sui nostri smartphone provando a non sentire quei due che si dedicavano inutili smancerie, e si scambiavano occhioni da cerbiatto e sorrisi che solo due persone interessate l'un l'altro potevano scambiarsi. Qualche volta mi stupii a provare un po' di invidia nei loro riguardi, alle volte mi faceva sentire strana il fatto di provare così poco interesse verso l'altro sesso, tanto da farmi pensare di essere lesbica, ma il problema è che anche per il sesso femminile non riuscivo a provare nessun tipo di attrazione così alla fine mi convinsi che forse non avevo trovato quello che volevo e che ancora avrei dovuto cercare. Ma ciò non mi dava pena , anzi,riuscivo a sentirmi abbastanza rilassata e preferisco di gran lunga la mia vita da solitaria piuttosto che la vita di coppia dove ognuna delle due parti deve affannarsi per rispecchiare ciò che l'altro vuole. La serata volse al termine e i due ragazzi ci accompagnarono al dormitorio del college, ma qualcosa andò storto quando sentì la frase che mai avrei voluto sentire quella sera, fu con mia notevole sorpresa Morgana a pronunciare quelle parole in un sussurro malizioso e disse:'' ti va di salire da me?'' questa cosa mi turbò, lei come se sentisse il flusso dei miei pensieri si girò e mi fece un occhiolino e da lì capii subito che questa sera avrei dovuto elemosinare un posto letto da Cassandra ed Helen le nostre vicine di stanza, però un lampo di speranza sembrò scendere piacevolmente inaspettato dal cielo quando vidi l'indecisione sul viso di Matt che rispose :'' io...io... c'è Josh che...'' guardai Morgana e la vidi sorpresa e delusa da quell'inatteso rifiuto, fin quando non vidi Josh con un ghigno malizioso dire:'' tranquillo Matt ho già trovato con chi trascorrere il resto della notte, è a pochi passi da qui ci vediamo domattina, divertiti, non me la sciupare troppo ciao a tutti e buonanotte!'' detto questo scese e sene andò. << BENE! allora significa che l'unica scema qui in mezzo sono io!>> pensai, e subito dopo << oltre i rumori molesti dovrò anche subire il russare di Cassandra ed Helen con i suoi lunghi discorsi mentre dorme , questa serata non poteva finire peggio!!>> e sbuffando scesi dalla macchina urlando quasi buonanotte a quei due che avevano già cominciato ad amoreggiare come due cani in calore. Presi in modo molto veloce le mie cose per la notte in stanza e corsi a bussare alla porta quando essa venne aperta mi ritrovai davanti una Cassandra molto assonnata che mi salutò con gentilezza anche se l'avevo svegliata nel modo meno educato possibile , le spiegai in breve la situazione e lei bofonchiò sbadigliando un:'' entra''. la ringraziai con un sincero sorriso per poi darci una veloce buonanotte, lei tornò a letto, io misi di fretta e furia il pigiama e grazie alle coperte e al cuscino fornitemi da Cassandra mi sistemai sul divano addormentandomi con la voce da bambina di Helen che diceva :''teneri coniglietti non scappate venite qui''. La mattina dopo mi svegliai con un terribile dolore di schiena causato dalla tremenda scomodità del divano,mi stropicciai piano gli occhi e vidi che la stanza era completamente vuota, mi girai alla ricerca di qualcuno e mi accorsi che sul tavolino vi era un cornetto del caffè e un bigliettino con su scritto:'' buon risveglio tesoro, ci vediamo a lezione, buona colazione da Cassandra ed Helen'' sorrisi lievemente guardando solo allora l'orario e notando di essere in netto ritardo mi vestì in fretta e corsi verso l'uscita del dormitorio azzannando il cornetto di fretta e furia, appena arrivai fuori travolsi una figura che nella foga non avevo minimamente visto. presi una botta al sedere e borbottai un:'' AHI!'' . La figura che mi trovai davanti poteva essere solo paragonata ad un angelo, una ragazza dai lunghi capelli neri come la notte, gli occhi verdi che adesso mi osservavano con disappunto, e il corpo esile ma sodo, la guardai imbambolata e poi le dissi:'' oddio scusami è che...'' mi interruppe dicendo subito:'' non me ne importa nulla, guarda dove vai la prossima volta!'' mi alzai massaggiandomi il sedere dolorante, mi girai e andai via imbarazzata:'' ma che smorfiosa'' borbottai piano e corsi verso la lezione di psicologia. Entrata nell'immensa aula vidi che tutti i posti che preferivo erano occupati, così controvoglia mi sedetti negli ultimi posti dove c'erano degli idioti che cazzeggiavano senza ritegno. Alzai gli occhi al cielo e solo allora mi accorsi di due figure sedute un po' di posti più in là rispetto al mio, erano due ragazzi uno vestito interamente di nero, capelli corvini ben curati, e un profilo perfetto che sembrava scolpito dal più bravo degli artisti. Il secondo invece aveva i capelli sul biondo cenere e anche lui dotato di una bellezza mozzafiato. Quel profilo mi sembrò familiare per pochi attimi ma dovetti distogliere lo sguardo quando una radiosa Morgana mi toccò la spalla per attirare la mia attenzione. Si sedette di fianco a me e il resto della lezione trascorse molto velocemente, tra i nostri risolini e le nostre chiacchiere.

Il pomeriggio me ne stavo stesa a letto a pensare a ciò che avevo visto il mattino, quel profilo spigoloso, mi era rimasto impresso in mente, la durezza e la perfezione che si incontravano il ragazzo dai capelli corvini, mi ricordava qualcosa, ma ero troppo stanca per pensare , così chiusi gli occhi e caddi in un sonno profondo...

Intenso profumo di rose ,uniti all'odore di casa, gelsomino e una nota di felicità. Due immensi occhi di ghiaccio si pararono davanti ai miei :'' HEAVEN !! HEAVEN VIENI A VEDERE COSA HO TROVATO!!''. mi svegliai in un sussulto ricordando quel bellissimo pomeriggio di primavera passato all'orfanotrofio prima che tutto crollasse... di nuovo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 09, 2016 ⏰

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