Da sempre mi ero sentita diversa.
Fin dai primi anni della mia vita, non ero come gli altri bambini.
I miei genitori non mi avevano mai portato dal dottore e io non mi ero mai ammalata.
Mi avevano insegnato che ogni volta che mi graffiavo, anche solo per un piccolo taglietto, dovevo precipitarmi in bagno, senza farmi vedere da nessuno, e aspettare che la ferita si rimarginasse.
Non avevo mai fame e non mi era permesso assaggiare cibo. A scuola le maestre si preoccupavano non vedendomi mai mangiare così i miei genitori si erano inventati che dovevo seguire una dieta speciale per varie intolleranze alimentari e che mangiavo a casa.
Ogni notte io e i miei genitori stavamo un'ora a guardare le stelle. Era un'ora trascorsa in silenzio, in piedi , senza una volta staccare lo sguardo dal cielo stellato. Era una cosa che mi rigenerava incredibilmente, quell'ora col naso all'insù passava come fossero cinque minuti e non ne avevo mai abbastanza. Sfortunatamente non mi era concesso passarci più tempo.
Non mi era concesso parlare con nessuno che non fosse della mia famiglia e i miei compagni di classe mi escludevano, trovandomi strana e deridendomi. Io non aprivo bocca, semplicemente li osservavo divertirsi alle mie spalle.
Passavo le giornate a fissarli, studiandone ogni più piccolo comportamento, ogni più piccola espressione facciale. Tutti mi trovavano inquietante ma io non potevo farne a meno.
Era come se guardarli comunicare e vivere mi nutrisse. Era così affascinante per me.Al mio nono compleanno un uomo venne a farci visita.
I miei genitori lo accolsero con un inchino.
Erano stati strani negli ultimi giorni, silenziosi e distaccati.
Quel giorno quell'uomo mi prese per mano e mi porto via.
I miei genitori lo lasciarono fare, si limitarono a pormi un sorriso e ad augurarmi buona fortuna non appena uscii dalla porta. Io non risposi, non piansi, stetti zitta e trattenni tutto dentro, mi fidavo di loro.
In men che non si dica ero in una lussuosa macchina nera.
Il signore, seduto accanto a me, guardava fuori dal finestrino.
-Sta per cambiare tutto.
Ricordo che mi disse senza ottenere risposta.
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SPY
RomanceDa subito ci vennero mostrate chiaramente le regole: Era proibito mentire. Era proibito mostrare i propri lati deboli. Era proebito parlare al di fuori degli orari assegnati. Era proebito mostrare le proprie emozioni o addiritturla provarle. Era pro...