1. One.

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1. ONE

Joy

"Avanti Joy, non puoi rinunciare pure stavolta!" si lamentò mia cugina seduta sul mio letto

"Ho detto di no Vanessa, per favore smettila" ripetei per quella che mi sembrava la decima volta

"Ma perché? Insomma ci saranno tutti, sarà divertente! Questa camera ti sta rimbecillendo tesoro, non esci mai" mi rimproverò

"Non ho voglia di venire a quella stupida festa, punto e basta. Ora puoi anche uscire di qui che devo finire di sistemare alcune cose per domani"

"Sempre così perfettina sei. Joy non ti sopporto quando fai così!" mi puntò il dito contro e io sbuffai

"Senti, Parla con questo" dissi chiudendo gli occhi e mettendo la mano sinistra a becco di papera

"Solamente questa volta per favore. Insomma, domani te ne vai e non ci rivedremo per un anno intero. Ti prometto che ti divertirai. È una festa in maschera, per cui non ti riconoscerà nessuno e poi c'è Simon" mi guardò con un sorriso malizioso

Già stavo dimenticando una cosa: mia cugina era convinta che io e Simon fossimo due anime gemelle. Si lo so, ventidue anni e ancora pensava a quelle cose, lei per di più. Non mi piace dirlo, ma mia cugina non era una santarellina in fatto di ragazzi; non le sto dando della facile, solo che gli esseri umani di sesso opposto la attraevano molto e in un modo o nell'altro lei riusciva ad attrarre loro. Anche quando, cinque anni fa, portava quel cappotto nero in pieno inverno, che la faceva sembrare un pupazzo di neve dark.

Io con il mio apparecchio ed i miei occhiali invece, facevo sempre il contrario.

"Smettila Vanessa, quando ti renderai conto che io e Simon non abbiamo nulla in comune? In più mi fa male la bocca" dissi toccandomi la mascella e facendo una smorfia

Dopo anni di apparecchi di vari tipi, finalmente i miei denti erano liberi da quei pezzetti di ferro fastidiosi.

"Appunto, con il tuo bel sorriso Gennell cadrà ai tuoi piedi, dai Joy siete fatti per stare insieme. E poi una cosa in comune ce l'avete: ballate entrambi benissimo"

Chiusi il libro sbuffando e mi avvicinai al mio armadio.  Era vero. Io amavo la danza, ne ero innamorata, infatti una delle  cose che mi dispiaceva lasciare era la mia scuola di danza. Ci andavo fin da bambina, c'era andata anche mia madre quando era piccola. Ricordo come me ne parlava quando mi ci aveva portato le prime volte, quando avevo solamente 5 anni. 

"Lo sai che non è la stessa cosa, per lui è un gioco, per me no" dissi seria passando i vestiti sull'appendi abiti per scegliere quello che avrei indossato

Che c'è? Non avevo voglia di star a sentire ancora le sue lamentele sul fatto che non mi diverto mai, le avrei dato la dimostrazione del fatto che si sbagliava.

"Ah ah" scosse la testa "Metterai questo" disse prendendo un vestito dalla sua borsa

"No Van, è troppo corto" ribattei guardando l'abito azzurro

"Provalo, è un ordine" il tono minaccioso di mia cugina riuscirebbe ad intimorire anche il minotauro, per cui senza molte storie mi ritirai in bagno e lo indossai

Non mi stava male, ma era un po' corto, non tanto quanto l'avevo immaginato, ma comunque corto.

Aprii la porta per guardarmi allo specchio della mia camera e dopo qualche 'sei splendida' da parte di Vanessa e qualche elogio verso sé stessa, tornammo in bagno per truccarci.



UShugs_

Mi rendo conto che come primo capitolo è un po' così, ma è un problema di tutte le mie storie: sono noiose all'inizio, però spero che resterete ancora un po'.

Come avete visto, il mio tentativo di scrivere in terza persona è già andato in malora. Scusate ma proprio non fa per me.

AH UN'ALTRA COSA: se per caso trovate una storia simile su efp (di cui ci sono solo i primi due o tre capitoli, con personaggi diversi) è sempre MIA (MarysChapters era l'account). Ho deciso di riproporvela qui, ma spero stavolta di riuscire a finirla!

Detto questo, ho aggiunto il cast se vi va di vederlo! Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!!

Mxx

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