Capitolo 1

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Era una domenica di agosto del 1998,mi trovavo con la mia famiglia in vacanza ad Amalfi un paesino  di mare in provincia di Salerno  . Quel estate mia moglie, aveva dato alla luce la nostra prima figlia. Rosy una bambina dagli occhi azzurri e con una folta chioma di capelli biondi aveva un viso dolce ed era molto solare.li ad Amalfi le giornate scorrevano veloci come un treno e i giorni passavano come se nulla fosse. Però poi ad un tratto il martedì seguente, tornando verso casa, vidi che c'erano delle pattuglie di polizia che setacciavano il quartiere, dove avevamo affittato un casa per circa due settimane. giusto il tempo di riprenderci dal duro lavoro svolto in un anno .
Una volta entrato in casa dissi a Elena mia moglie <come è strano che la polizia giri intorno al nostro quartiere, così frettolosamente è così di corsa di questi tempi, chi sa cosa sia successo?!>lei annuì e mise la piccola a dormire nella sua colletta visto che era crollata dal sonno, sin dal entrata sul viale principale del nostro quartiere.
Dopo aver fatto una doccia rinfrescante con acqua tiepida, mi misi sul letto matrimoniale che c'era al piano di sopra a pensare ai due giorni di relax che avevamo passato io e la mia famiglia,poi ad un tratto mi addormentai.
Alle 6:00 suono la sveglia con il suo suono assordante, che mi infastidì molto. Mia moglie che era accanto mi diede un bacio e mi sussurrò nell'orecchio buon pomeriggio amore, che mi fece passare tutto il fastidio che mi aveva procurato la sveglia.mi appoggiai alla spalliera del letto che era tremendamente scomoda e mi misi a visualizzare alcune notizie sul mio smartphone, Elena che era accanto a me disse <hai visto Antó hanno aperto un nuovo ristorante in centro, e Serena mi ha detto che si mangia molto bene. Perché non ci andiamo stasera ?> io con tono molto deciso dissi<Elena ma quello è un locale dove si balla è tipo una discoteca>. Lei disse <e che fa non capisco> ed io risposi dicendogli <alla bambina farà male ,si metterà a piangere ed io non ho la benché minima intenzione di rovinarmi la serata> e lei con la sua voce dolce disse <non ti preoccupare, chiamo Sara la nostra vicina di ombrellone che mi ha confermato che sarebbe contenta di guardarci la piccola per qualche ora poiché gli si è molto affezionata> e io un po' preoccupato risposi <ma non è troppo piccola ha solo 15 anni e ancora una ragazzina se  la saprà cavare con una bambina così piccola> e lei ancora una volta con il suo tono di voce dolce e sicuro di se disse < certo, è una ragazza molto responsabile e sicura > ed io convinto anche se un po' a malincuore accettai la situazione. Elena chiamo Sara e le diede appuntamento per le 7:30  e gli disse che sarei passato io a prenderla per quel ora sotto casa sua che distava circa un kilometro.

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