prologo

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Ero immersa in un mare in burrasca, aggrappata a una zattera fatta di pochi rottami, le fumanti rovine della mia esistenza, residui di un recente naufragio, quello della mia vita.

I ricordi tornavano ad affollare le mie notti solitarie, torturandomi ancora e ancora, senza tregua, senza possibilità di fuga.

Dovevo dimenticare, andare avanti.

L'acqua sommergeva i miei pensieri, facendo riaffiorare ciò che volevo a tutti i costi seppellire.

Un rumore di onde.
Il mare era lontano.

Stavo dormendo, forse sognando: allora perché quel movimento mi sembrava così incredibilmente reale?

Poi un rumore, forse una sirena di allarme e  ancora rumore, assordante, nel silenzio della notte.
Vetri infranti, polvere grida e poi un boato.

L'urlo della città.

Aprii gli occhi. La radiosveglia segnava le 3.32, l'ora in cui la mia vita mutò il suo corso ancora una volta.


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Salve a tutti

Questa è la mia prima storia pubblicata qui su WP (Siate clementi) anche se non è la prima che scrivo.

Questo breve testo, per comunicare a tutti i lettori, che il racconto contiene scene che possono impressionare gli animi più sensibili o i minori: descrizioni erotiche, descrizioni di violenza fisica e psicologica o scene di guerra, ragione per cui ho deciso di mettere il tag adulti. Per fortuna però , questo è anche un racconto d'amore, di sofferenza e di speranza.

Purtroppo per la composizione del testo, non posso creare pagine a parte con il contenuto incriminato e l'unico modo di farvi conoscere questo racconto è attraverso il passaparola (se sarete soddisfatti e vi andrà di farlo).

Auguro a tutti coloro che vorranno seguirmi in quest'avventura una buona lettura.

Barbara




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