Un compleanno 'andata e ritorno'

272 26 9
                                    

Dedicata a: Eli e Maggi

Si svegliò con la certezza di avere la fortuna dalla sua parte,il mondo nelle mani,e l'amore alla sua destra.

Infatti alzò la mano,con ancora gli occhi chiusi e intorpiditi dalla lunga dormita appena fatta,alla ricerca dell'amore alla sua destra.

Toccò una guancia tanto spigolosa quanto morbida,la carezzò debolmente.

La guancia di suo marito.

-Buongiorno amore.-

Sentì l'interessato spostarsi di lato verso di lui,poggiando il viso sul cuscino in modo poco grazioso.

-Odio quando mi chiami amore.-

Disse scocciato.

-Ricevuto, miele...-

-No.-

-Ho capito, marito mio...-

L'amore alla sua destra sbuffò.

-Ho un nome.-

-Va bene,- ridacchiai debolmente

-Buongiorno Sherlock.-

Aprì gli occhi e lui ricambiò con un sorrisetto.

-Buongiorno John.- sussurrò,mentre le tende si muovevano appena col venticello e i suoi riccioli facevano lo stesso,in un movimento fluido e morbido.

John se lo chiedeva spesso. Molto spesso,per la verità. Come avesse fatto il mondo ,Dio o chi per lui,a fargi sposare Sherlock Holmes.

Come avesse fatto il destino a farlo innamorare perdutamente di Sherlock Holmes. Proprio non se ne capacitava. Tanto che se avesse potuto capirlo prima,e sicuramente lo aveva fatto,se il tempo davvero si fosse fermato,o se il tempo avesse catapultato l'ordine della vita e scatenato il caos,se gli inferi si fossero aperti,loro ci sarebbero stati,loro due contro il resto del mondo.

Perchè insieme valevano molto di più.

Noi valiamo di più,insieme.

Noi siamo felici,insieme.

Ma a volte John si ricordava che capacitarsene non sarebbe servito a nulla,perché quel lungo filo di pensieri portava a una sola persona.

Quando si alzarono,dopo un lungo tempo,tutto sembrava normale.

Apparte un avambraccio nel frigo.

Dei denti mischiati tra le bustine di thé.

E un polpaccio accanto alla polpa di polpo nel microonde.

John implorò sè stesso di non urlare o di non inginocchiarsi per terra a piangere dalla disperazione.

Forse doveva davvero tirare un pugno a chi gli aveva fatto conoscere suo marito.

"No, Dio," pensò il medico "povero Mike."

Giunse alla conclusione di voler tirare un pugno a Dio,così non avrebbe fatto male a nessuno. "Letteralmente" avrebbe detto Sherlock.

Un compleanno 'andata e ritorno'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora