Chapter 1

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Jasey si portó l'ennesima sigaretta tra le labbra,era la quinta oggi e non era nemmeno finita la giornata pensó,non che ovviamente le importasse a lei non importava più di nulla ormai.
Dopo averla accesa aspiró il contenuto per poi rilasciare una nuvoletta di fumo densa e scura. Il freddo dell'Irlanda si stava facendo sentire da giorni,rimpiendo la nazione di fiocchi bianchi,se fosse stata più piccola di certo sarebbe stata li a giocare nel cortile della sua scuola con Ashton prendendo la neve tra le mani per poi lanciarla addosso all'amico riccio,ma ora a sedici anni si ritrovava a spegnare la sigaretta tra la neve calpestandola col piede.
Non sapeva che fare,non voleva tornare a casa ma non voleva stare a gelare per le strade deserte,si portó una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio e decise che per quella notta sarebbe stata in un Motel. Accese il suo Nokia Eg,si perché lei odiava la tecnologia,e cercó tra i contatti i numeri dei Motel. Dopo anni passati tra questi edifici li aveva salvati tutti in contatti anche se ormai li sapeva a memoria,dopo pochi minuti trovó il numero che cercava e lo selezionó e una nuvoletta di aria uscì dalla sua bocca, Jasey odiava aspettare.
"Salve IrishMotel" la voce programmata della receptionist surclassó i suoi penseri e dopo alcuni secondi la ragazza rispose
"Salve,vorrei alloggiare nel vostro Motel per questa notte,sono disponibili posti"? La voce fredda e meccanica di Jasey fece sussultare la donna che subito si affrettó a rispondere con un si sussurrato. Dopo averla ringraziata si incamminó con un pezzo di carta tra le dita,l'indirizzo non era molto leggibile poichè l'aveva scarabocchiato velocemente ma comunque capiva la sua scrittura.

Erano ormai le otto di sera e Jasey stava camminando da circa un'ora,solo adesso si rese contó sia di aver fame sia di aver sbagliato strada,davanti a lei si ergeva imponente una villa,lesse più volte l'indirizzo e si convinse che quello doveva essere il suo Motel anche se nessuna scritta dimostrava di aver ragione ma ormai essendo troppo stanca e affamata per richiamare e magari tornare indietro si incamminó con passo deciso verso l'entrata e non potè fare a meno di osservare la costruzione,il grande palazzo era pitturato di un bianco candido con il tetto rosso e le finestre opacizzate. Tutta la villa era circondanta da un giardino immenso,due alberi di olivi erano posti all'entrata ai lati del cancello e un viale fatto di sassolini gialli conduceva la ragazza all'entrata. La porta era di un legno particolare pensó toccó con i polpastrelli le venature del legno e dopo averlo ammirato si decise a suonare. Dopo alcuni minuti di silenzio proprio mentre Jasey ormai arresa e convinta di dover passare la notte su una panchina gelata se ne stava andando la porta si aprì,cigolando come nei film horror, ma quello che ne uscì fu tutt'altro che un orrore,"Ciao tu chi sei"? La voce squillante di un ragazzo entró nella sua testa,lei odiava le persone allegre e con un tono di voce alto. Decisamente seccata si giró pronta a dire qualcosa di acido ma si fermó di fronte a quello che a suo parere sembrava un dio greco, i capelli biondi tirati su in un ciuffo morbido gli davano un aria sbarazzina mentre gli occhi di un azzurro cielo lo facevano sembrano un angelo,la prima cosa che Jasey notó di lui fu il sorriso,un sorriso vero e caloroso come quelli di suo fratello Rob erano un tempo.
"Credo di aver sbagliato indirizzo" si affrettó a dire mentre con passo veloce raggiunse il grande cancello di ferro,una mano la prese per il polso e lei sussultó a questo contatto,odiava i contatti umani,si mosse velocemente e il ragazzo lasció la presa "Davvero fa niente me ne va do" sussurró Jasey in tono freddo.
Gli occhi del ragazzo a quelle parole si fecere più cupi e tristi "è molto tardi potrebbe essere pericoloso tornare da sola" asserì il biondo
"Grazie ma.." Si sforzo di ribattere Jasey ma proprio quando sembra aver convinto il ragazzo una grande scossa le si propagó per tutto il corpo,un lampo bianco davanti ai suoi non le fece più capire niente e piano si accasció al suolo prima di sensi.

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Ciao a tutte ragazze questo è primo capitolo della mia nuova storia,spero sia di vostro gradimento. Se volete votate e commentate,a presto!❤️

Apatic. ||Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora