Mai avrebbe pensato che quella sera sarebbe finita in un night club. Mai avrebbe pensato che si sarebbe fatta trascinare da uno sconosciuto in un posto cosi tanto insolito per lei. Eppure eccola lì seduta alle tre di notte su una poltrona color ciano ad osservare il suo nuovo amico.
Poche ore prima si era abbandonata ad un pianto disperato e ció aveva suscitato l'attenzione di una persona,l'unica persona in quel parco "Tutto apposto?"le disse camminando verso di lei,Jasey all'inizio non vide chi fosse poichè le lacrime ancora gli appannavano la vista ma appena si avvicinó meglio notó una massa di capelli rossi,che ragazzo strano pensó subito. "Si tutto apposto"disse cercando di alzarsi e asciugarsi le lacrime col dorso di una mano, "Aspetta" la fermó il ragazzo misterioso,Jasey girandosi potè vedere meglio i dettagli del rosso. Grandi occhi verdi e un sorriso sbieco stavano ad incornicare un volto perfetto e il piercing al sopracciglio rendeva la sua aria più ribelle,certo non che la maglietta nera di chissà quale band rock e jeans strappati anche essi neri non gli dessero un'aria da ribelle,pensó lei.
"Sono Michael Gordon Clifford"disse annoitato Michael,"Come mai hanno tutti dei secondi nomi"? Pensó a voce alta Jasey portandosi una mano davanti alla bocca appena si rese conto di quello che aveva detto. Il ragazzo rise piano anche se c'era qualcosa in quello sguardo di strano come se non fosse un caso che proprio quella sera a l'una di notte quel ragazzo fosse li. "Sono Jasey"disse distrattamente la ragazza per poi chinarsi ad allacciarsi i lacci delle scarpe,Michael annuii d'altronde sapeva già chi fosse.
Poche ore prima:
Luke si sentii quasi subito in colpa di come aveva trattato Jasey,d'altronde non era del tutto colpa sua, lui odiava essere visto mentre suonava,chiamó l'amico Michael che rispose quasi subito "Amico mi serve una mano" disse a bassa voce,come se qualcuno in quella casa vuota potesse mai sentirlo. "Dimmi tutto"disse il rosso con voce roca
"Ho fatto scappare una ragazza e adesso potrebbe essere ovunque ed io sono cosi preoccupato"disse agitato camminando avanti indietro,a Michael sembró strana quella reazione,Luke Hemmings non si interessava mai a nessuna ragazza. "Tu cercala ti prego non dovrebbe essere lontano da qui,é vestita con una felpa rossa e dei leggins neri"aggiunse quasi in tono disperato il biondo. "Ci saranno milioni di persone vestite cosi.."sbuffo il rosso dall'altro capo del telefono, "e poi non è un abbigliamente inusuale? Insomma è gennaio e siamo in Irlanda" aggiunse "Fai come ti dico e cercala una volta trovata portala a casa,cerca di farti dire dove abita"disse in tono autoritario Luke che stava perdendo la pazineza. "Va bene capo " asserii Michael per poi attaccare la chiamata.
E ora tutti e due si trovano in quel locale immenso,Michael sapeva benissimo di aver trasgredito alle imposizioni di Luke,ma quando vide il volto angelico della ragazza non potè fare a meno di pensare cose innapropriate, un po' di alcool qualche canzone techno a tutto volume e l'angelo sarebbe stato ai suoi piedi. Sorrise sornione al pensiero. Michael dopo aver ritirato il suo cocktail ne ordinó uno anche per lei,il più forte disse. Il barman servii il Perfect night e Michael sorrise furbo,si quello era il drink più alcolico di questo mondo. Lo porse subito a Jasey che stava comodamente seduta sulla poltrona color ciano consumato ai bordi,la ragazza lo afferró subito,aveva ancora molta sede e visto il suo liquido trasparente credette fosse acqua,lo bevve in un unico sorso rischiando di strozzarsi e il bruciore in gola diventó insostenibile "Che cazzo c'era dentro"sputó acida incominciando a tossire mentre la sensazione di bruciore si stava affiovolendo. Il rosso sorrise furbo "Alcool",Jasey strabuzzó gli occhi in sedici anni di vita non aveva mai toccato nemmeno un po' di alcool,questo era inaccettabile pensó mentre aiutandosi con la mani cercó di alzarsi,cosa inutile poichè la testa le girava. Rischió di cadere sul pavimento ma un braccio pronto, la prese da sotto la schiena facendo avvicinare i loro corpi. "Balliamo,bambina" il viso di Michael si avvicino a quello di Jasey velocemente e le porto le mani sui fianchi,una strana sensazione di calore le avvolse il gracile corpo,non riusciva a pensare lucidamente quindi si abbandonó alle danze con il ragazzo sconosciuto. Incominciò a ondeggiare i fianchi a ritmo di musica techno e si lasció completamente andare,anche quando sentì la grande mano del rosso palparle il sedere. Sorrise confusa e incominció a ridere sguaiatamente, "Ti piace?" La voce calda del ragazzo davanti a lei le fece un strano effetto, e nonostante non avesse capito una parola di quest'ultimo annuì forse con troppo entusiasmo. I corpi sudati dei ragazzi in pista non facevano altro che stringersi portando i due ad avvicinarsi sempre più,ora sentiva il fiato caldo del suo amico collo e una sensazione di piacere l'avvolse completamente. "Andiamo in bagno,Jas" urló per sovrastare la musica. Quel soprannome... "Luke!" Urlò quando una grossa mano la prese per il polso,si girò di scatto ritrovandosi il biondo a pochi centimetri da lei. "Andiamo,ti porto a casa" disse risoluto trascinando Jasey fuori dal locale sotto le proteste di Michael,che era troppo ubriaco per reagire. L'aria fresca la colpì in pieno viso facendola sussultare, "Dove abiti,ti porto a casa" si morse un labbro,lei non viveva da nessuna parte per ora.
"Io non.." esitò,era troppo ubriaca per formulare una frase di senso compiuto. "Ti porto a casa mia" asserii Luke sorridendo sghembo,la bionda incapace di spicciare parola si limitò a seguirlo.Si svegliò il mattino seguente, la testa le scoppiava e non si ricordava assolutamente dove fosse o cosa avesse fatto la sera precedente. Luke entrò in quel momento nella stanza con in mano una tazza di thè fumante,
"Come ti senti?" Disse poggiando il contenitore in ceramica sul comodino vicino al letto
"Credo bene" mentì Jasey,doveva andarsene e al più presto. Il ragazzo sorrise e andò verso la porta, "Aspetta" lo fermò la bionda, "Credo di doverti ringraziare,no? Così fanno le persone normali!" disse risoluta,una risata cristallina si propagó per tutta la stanza, "Riposati Jas,nel pomeriggio parleremo" e uscì dalla stanza. Jasey era confusa e stordita ma incampace di alzarsi,così si rimise sotto le coperte e chiuse gli occhi cadendo in un sonno tranquillo e profondo,cosa che non faceva da anni.

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Apatic. ||Luke Hemmings||
FanfictionJasey Miller era una ragazza priva di emozioni o almeno cosi veniva definita,l'oscuro passato l'aveva resa apatica. Si fotteva di tutto,regole e divieti erano il nulla assoluto per lei e niente era in grado di svegliarla dall'indefferenza,cosi crede...