Capitolo 17

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Pov's Gaia

X: "Signorina ci sono buone notizie"

Mi alzai di scatto, seguita dal mio fidanzato e da Cameron.

G: "Mi dica dottore..."
X: "suo fratello sta riprendendo coscienza"
G: "Cosa?! O mio Dio!"

Mi girai di scatto e abbracciai Fede.

G: "si è risvegliato!"
Avevo un sorriso che andava da un orecchio all'altro.

C: "È sveglio!"
Esultò Cam cominciando a scuotere il dottore.

Scoppiai a ridere. Ero al settimo cielo, mio fratello, il mio unico punto di riferimento si era ripreso.

G: "possiamo entrare nella sua stanza?"

X: "Certo!"

Ci avvicinammo alla sua stanza e aprimmo la porta.
Cominciarono a tremarmi le mani, stavo per piangere dalla felicità.

Entrammo nella stanza

G: "N-Nash"

N: "Sorellina"

G: "Hey.."
Mi avvicinai al suo letto.
"Mi sei mancato tantissimo!"
Provai ad Abbracciarlo.

Mi strinse forte a se

N: "Gaia...io devo parlarti..."
G: "Dimmi.."
Mi prese la mano e la strinse fra le sue
N: "Forse non dovrei dirtelo io...ma..Gaia...tu non sei mia sorella.."
G: "COSA?! Nash...tu stai fottutamente scherzando vero?!"

Ero stata adottata...ero completamente Basita..

I miei "genitori" mi hanno nascosto per 18 fottuti anni di essere stata adottata!

N: "Gaia, io l'ho scoperto solo un paio di settimane fa...e...io...non riesco ancora a crederci.."

Sentivo le lacrime agli occhi, le gambe tremare, il respiro farsi più veloce.

Stavo per avere uno dei miei Attacchi di Panico

Mi accasciai a terra, con le mani nei capelli cominciando a piangere

Iniziavo a vedere tutto offuscato, la testa mi girava e non mi sentivo più le gambe

N: "Ragazzi, cazzo, sta per avere un attacco di panico!"

Federico corse subito da me cercando di tranquillizzarmi.

Mi sussurrava cose dolci all'orecchio

Ma niente, ero ancora Scioccata e non riuscivo ancora a realizzare che i miei falsi genitori mi avessero tenuto nascosto tutto

F: "Amore, Amore calmati...ci siamo noi qui con te.."

Quella era l'ultima frase che sentì

Poi tutto nero.

Pov's Fede

Era svenuta fra le mie braccia.

F: "Cameron, cazzo, chiama un dottore!"

Ero lì con lei fra le braccia, non sapevo cosa fare, come muovermi, finché i medici la sollevarono mettendola sul lettino accanto al fratello.

Cominciarono a collegarla a tantissimi fili.

D: "il suo cuore si è fermato per alcuni attimi, ma adesso è tutto apposto, dobbiamo solo tenerla sotto controllo"

Cosa?!

Al solo pensiero di....no ok non devo pensarci...

Spazio a me

Ragazze mi scuso per il ritardo ma non ho avuto molto tempo per scrivere il capitolo, sto aggiornando una volta al mese, come potete vedere.
Ho anche pubblicato un altra storia.
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